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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

IL LIBRO IN EVIDENZA

Andare a piedi. Filosofia del camminare di Frédéric Gros

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Con il progredire della tecnologia gli esseri umani hanno cercato di usare sempre meno le gambe per muoversi e passeggiare. Camminare semplicemente però stimola l'intelletto secondo Frédéric Gros con il suo libro Andare a piedi (Garzanti) e come un atto di liberazione le persone ritrovano se stesse, staccandosi dalla loro routine e elaborando una sorta di pensiero libero.  Ci possono essere molti tipi di passeggiate anche emotive; ognuna di esse ci dà una sensazione speciale per luogo, per la natura di un giardino, la presenza o l'assenza di compagnia. Proprio come un arte di vivere, la passeggiata è una pratica quotidiana che merita importanza al punto di farne un'arte secondo Franz Hessel   in  L'arte di andare a passeggio  questo libro fra l'altro offre piccole passeggiate filosofiche che ci fanno voglia di andare a fare un giro. Frédéric Gros invece ci racconta la strada come metafora di una nuova visione del mondo in questo saggio Andare a piedi. F...

Gli hotel nei romanzi. 5 Libri in alberghi seducenti

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Un albergo trafficato può essere un ambiente seducente per uno scrittore. Ospita un ampio spettro di persone che non si conoscono, ma che trascorrono le notti sotto lo stesso tetto e vengono influenzati l’uno dall’altro in maniera inconsapevole come per esempio sentire reciprocamente acqua sporca che gocciola, oppure catturare frammenti di conversazioni negli ascensori o strane voci interiori fuori dal comune. Alcune  coppie che si incontrano in una hall potrebbero diventare o essere partner per tutta la vita, oppure amanti in anonimato.  Un gruppo di tre persone che arrivano alle 2 del mattino potrebbero essere colleghi di lavoro che hanno appena chiuso un accordo in un fuso orario diverso, o assassini che si sono recentemente disfatti di una loro vittima. Shining  di Stephen King sarebbe uno dei peggiori libri per pubblicizzare il settore alberghiero e del tempo libero, chi andrebbe a vivere in un hotel infestato, dove u no scrittore trova lavoro come cust...

I luoghi etruschi di D.H.Lawrence | Libri di viaggio

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Luoghi etruschi ci racconta una delle più importanti escursioni di D.H. Lawrence, alla ricerca di una concezione dell'esistenza umana, nel suo viaggio compiuto in marzo e aprile del 1927 negli antichi luoghi di sepoltura etrusca dell'Italia centrale con il suo amico Earl Brewster.  Questa esperienza è stata forse l'idea più influente nella mente di Lawrence negli ultimi anni della sua vita, che comprese due viaggi con vaste riflessioni, l'anno prima aveva visitato Firenze e nelle sue lettere esprimeva già le intenzioni di visitare questi luoghi etruschi. Nel frattempo Lawrence si era molto documentato su questo popolo, ma rinunciò a quel viaggio per pubblicare L'amante di Lady Chatterly. Luoghi etruschi uscì postumo, due anni dopo la sua morte. Il suo effetto è percepibile in quasi tutto quello che scrisse dopo il 1926, sul suo atteggiamento verso l'imminente morte e sulla sua salute precaria: si rendeva conto di non avere molti anni davanti.  Qu...

Vacanzieri in narrativa. 5 Libri da leggere

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Cinque libri su vacanze e vacanzieri in narrativa Anche i personaggi di fantasia vanno in vacanza talvolta. Come nella vita dovrebbe servire a scuoterli dalle loro routine, che a sua volta porta a interazioni più vivaci e a placare conflitti interiori. Ci sono vacanzieri felici di partire, altri si rendono conto troppo tardi dell'errore che hanno fatto a lasciare il loro paese, qualcuno sembra avere una sensazione di déjà vu condotto dall'istinto interiore, altri ancora vorrebbero continuare per tutta la vita a viaggiare.  Con dialoghi intelligenti  Un incantevole aprile  oltre a situazioni divertenti come personaggi ricorda l'humor di Woodehouse. L'ambientazione descritta è meravigliosa, con una grande casa ed ampi giardini, dove le donne risultano molto pungenti fra loro; in questi quattro personaggi che sono così diversi appariranno però  alcuni difetti. Elizabeth von Arnin  in questo romanzo ci narra di due donne londinesi, la signora...

La vita agra di Luciano Bianciardi

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Raccontato in prima persona  La vita agra  ci narra delle tribolazioni di un giovane toscano, intellettuale ambizioso, direttore di una biblioteca provinciale, che a causa del crollo di una miniera dove rimangono sepolti amici e compagni, si trasferisce a Milano la capitale all'epoca del boom economico. Nella frenetica Milano degli anni '60 in piena attività economica e culturale quest'uomo, con passo strascicante e  con le scarpe hegeliane che fanno male  per le   varie peregrinazioni sulle strade caotiche   della grande città, combatte una battaglia contro tutto questo fervore che gli ruota intorno.  O almeno ci prova. Qui vi è la sede della società proprietaria della miniera che ha avuto l'incidente, perciò vuole tentare di vendicarsi con un attentato terroristico si direbbe oggi. Milano è la capitale di molte imprese anche culturali molto organizzate perciò per guadagnarsi da vivere nel frattempo sfrutterà il su...

Il giardino di Elizabeth di E. von Arnim

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Una sensibile donna dell'Ottocento si isola lontano dalla vita mondana nella sua tenuta di campagna prendendosi cura del suo giardino  Nel libro di Elizabeth von Arnim  Il giardino di Elizabeth   la narratrice ci descrive in prima persona un personaggio, sicuramente l'autrice, che ha un rapporto speciale con la natura lontano dalla città curandosi delle piante e dei fiori, più che delle persone e i parenti, del trascorrere delle stagioni, della attenzione agli animali feriti che troverà nel suo imponente giardino. Mary Annette Beauchamp nata in Australia nel 1866, si trasferisce in Inghilterra con la sua famiglia in giovane età godendo di una educazione privilegiata a Londra e in Svizzera. Durante un viaggio in Italia incontrerà il conte von Arnim tenacemente innamorato di lei che gli farà la proposta di matrimonio in cima al Duomo di Firenze. Ben presto scoprirà che, come contessa von Arnim, dovrà affrontare un marito autocratico e una cerchia social...

L'enigma della camera chiusa. 12 Delitti impossibili della narrativa classica gialla

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Libri sui delitti della camera chiusa Se vi piacciono gli enigmi e a volte li risolvete prima dei loro autori, oppure li leggete per vedere come va a finire la storia, vi propongo qui alcuni gialli del genere mistero della camera chiusa .   Questo è un sottogenere della narrativa poliziesca in cui un reato, quasi sempre omicidio, viene svolto in circostanze apparentemente impossibili.  Il reato in questione, in genere comporta una scena del crimine dove nessun intruso sarebbe potuto entrare, per esempio una stanza chiusa a chiave dall'interno. A seguito di altre convenzioni del classico romanzo poliziesco, il lettore viene normalmente coinvolto a volte con dei puzzle e con tutti gli indizi apparenti, incoraggiato a risolvere il mistero prima che la soluzione riveli un culmine drammatico. I delitti della Rue morgue   di E. A. Poe del 1841, forse uno dei primi racconti polizieschi che presenta già elementi affini alla camera chiusa.  Due efferati om...

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