recensione di un libro sui vampiri tra filosofia, scienza e politica Crediamo di sapere tutto di loro, ne distinguiamo le fattezze emaciate, angoli di un sogghigno macchiato di sangue. Artigli adunchi avvolti in nuvole di pizzo. Che cos’altro rimane da dire del vampiro? Moltissimo, sostiene Nick Groom, o forse ancora tutto, perché quanto pensiamo di sapere non è che la punta emersa di un vasto continente sotterraneo, misterioso e inesplorato, del quale solo la più rigorosa delle analisi storiografiche può restituire una mappa attendibile.