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Un libro, l'affascinante viaggio tra i giardini amati dagli scrittori: da Austen a D'Annunzio. Scopri come la natura ha nutrito la creatività dei grandi autori della letteratura.
La passione per il giardinaggio e l'amore per la letteratura si intrecciano in modo sorprendente nelle vite di molti grandi scrittori. Il libro "I giardini degli scrittori" di Luca Bergamin ci accompagna in un affascinante tour botanico attraverso i luoghi verdi che hanno ispirato quaranta tra i più celebri autori della letteratura mondiale.
Questo libro rappresenta molto più di una semplice guida botanica: è una sorta di esplorazione del profondo legame tra natura e creatività letteraria. Bergamini ci dimostra come giardini, orti e parchi per questi letterati, non siano stati semplici sfondi, ma vere e proprie fonti di ispirazione che hanno nutrito la loro immaginazione con colori, profumi e paesaggi luminosi.
Per molti autori, il giardino rappresentava un rifugio intimo dove trovare la concentrazione necessaria per scrivere. Era considerato uno spazio di contemplazione e connessione con il mondo naturale, essenziale per il processo creativo.
Impossibile elencare tutti gli autori ecco alcuni esempi:
Due grandi classici femminili e i loro Eden personali
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foto: Pierre Terre / Garden, Jane Austen's House (Wikimedia) |
La Sardegna di Grazia Deledda, vincitrice del Premio Nobel, rimase impressa nella sua memoria attraverso i ginepri che caratterizzavano il paesaggio di Nuoro. Anche dopo il trasferimento a Roma, questi elementi naturali continuarono a nutrire la sua scrittura.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa fece passeggiare i protagonisti del "Gattopardo" tra le piante di Palazzo Filangeri-Cutò, mentre Gabriele D'Annunzio creò al Vittoriale degli Italiani un vero paradiso botanico con cipressi, frutteti, limonaia e boschetto di magnolie.
Robert Louis Stevenson si innamorò delle orchidee esotiche nelle Isole Samoa, mentre Thomas Hardy osservava il paesaggio del Wessex dal suo cottage a Higher Bockhampton, descrivendolo con tale vivezza che i lettori possono quasi percepirne i profumi e i colori. Hermann Hesse tra i vigneti svizzeri, "zappava, innestava e potava".
Come sottolinea Bergamini, letteratura e natura si sono sempre "incrociate, ibridate, meticciate". Questa connessione rappresenta una costante storica che parte dal poeta Virgilio e arriva fino ai nostri giorni, attraversando continenti e generazioni di autori.
La passione per le piante, nata nel XIX secolo, ha attraversato epoche e culture diverse, dimostrando come il rapporto con la natura sia un elemento universale della creatività umana.
Luoghi visitabili per lettori viaggiatori
Uno degli aspetti più interessanti del libro è che tutti i quaranta giardini e parchi descritti sono visitabili. Questo rende l'esperienza letteraria e botanica accessibile a chiunque voglia seguire le orme dei propri autori preferiti.
Come vivere l'esperienza completa
Bergamini suggerisce di portare un libro durante la visita a questi luoghi, creando un'esperienza integrata di lettura e scoperta botanica. È un modo unico per comprendere meglio le opere letterarie attraverso i luoghi che le hanno ispirate.
Il viaggio botanico-letterario include anche i seguenti autori:
Honoré de Balzac sognava di piantagioni di ananas in Francia
Elsa Morante adorava i limoni dell'Arcipelago Campano
Fëdor Dostoevskij e la poetessa Elizabeth Barrett Browning furono affascinati dai Giardini di Boboli a Firenze
Charles Dickens si aggirava tra magnolie e gerani dal Kent a Genova
In un'epoca in cui il rapporto con la natura è sempre più prezioso, "I giardini degli scrittori" ci ricorda l'importanza del verde come fonte di ispirazione e benessere. Il libro dimostra come la bellezza naturale possa nutrire la creatività e l'anima umana.
Conclusioni: quando le radici si intrecciano
"I giardini degli scrittori" di Luca Bergamini offre una prospettiva unica sul mondo letterario, rivelando come le meraviglie del creato e della letteratura continuino a spingere le loro radici in chi legge e viaggia. È un libro perfetto per gli amanti della letteratura, del giardinaggio e dei viaggi culturali.
Fuori libro
Bergamin non cita il Giardino di Elizabeth von Arnim romanziera britannica che coltivava un fiorente giardino nella sua villa in Polonia, oramai scomparso, di cui la scrittrice ne parla nel libro omonimo.
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Titolo: I GIARDINI DEGLI SCRITTORI
Autore: Luca Bergamin
Editore: EDT
Anno: 2024
Pagine: 360
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