18 nov 2024

 

Le notti della morte blu. Éric Fouassier ci porta nella Parigi ai tempi del colera

Éric Fouassier torna con il terzo volume sulle indagini dell'Ufficio degli affari occulti nella Parigi del 1800. 

Parigi primavera 1832. Un'epidemia di colera terrorizza la popolazione parigina. Viene chiamata "morte blu" per via della colorazione della pelle prima della morte, questa sta devastando mezza città scatenando le voci più selvagge. In contemporanea una serie di atroci omicidi coinvolgono il poverissimo quartiere di Saint-Merri. Le vittime vengono pugnalate e poi amputato un organo. Chi può uccidere in questo modo, asportando un polmone, un fegato o un rene? Un maniaco? 


paris



Mentre la popolazione è nel panico, l'elegante ispettore Valentin Verne esplora tutte le strade. Assistito dalla bella Aglaé e da due recenti reclute, Inghippo, un truffatore pentito, e Tafik, un ex mamelucco dell'esercito napoleonico, andrà a caccia della verità per le strade di Parigi nei suoi angoli più bui e luridi. 

Le notti della morte blu è il terzo capitolo dell'eccellente serie di Eric Fouassier con protagonista l'ispettore Valentin Verne, il brillante creatore dell'Ufficio per gli affari occulti, dove la scienza si affianca con il vizio e il crimine.

Questo thriller storico contiene tutto ciò che ci si può aspettare da questo genere: un quadro storico di qualità al servizio di una trama ben realizzata, con alcuni personaggi reali e fittizzi dell'epoca. Tutto appare molto documentato, offrendoci un'immersione totale nella Parigi del 1832. 

La scrittura è molto piacevole e fluida. Ci sono rivelazioni e colpi di scena nel corso della storia, con una galleria di personaggi immaginari e storici che è molto interessante da seguire. 

Il lettore viene introdotto in questa Parigi durante il regno di Luigi Filippo in compagnia di Valentin e Aglaé, ma anche di Vidocq, ex galeotto, ora capo della sicurezza, che è ancora un simpatico mascalzone. La cornice della storia è l'epidemia reale di colera che colpi Parigi nel 1832. 

I medici pensano che dovrebbero confinare la popolazione ma i politici si trattengono. La situazione ricorda fortemente quella del COVID-19, con le tribolazioni e reclusioni, che come accena nelle note lo scrittore, hanno ispirato l'idea di utilizzare questa epidemia di colera per costruire la sua trama.


All'epoca anche il poeta tedesco Heinrich Heine si trovava come corrispondente a Parigi e scriveva: 

"I parigini erano tanto più allegri sui boulevard, dove si potevano persino vedere maschere scolorite e caricaturali. Si facevano beffe della paura del colera e della malattia stessa....Ben presto divenne chiaro che non si trattava di uno scherzo, e le risate cessarono, e diversi carri pieni di persone partirono dalla ridotta direttamente all'Hôtel-Dieu, l'ospedale centrale, dove arrivarono con i loro avventurosi abiti mascherati, ugualmente diversi. 

Poiché nel primo sgomento la gente credeva all'infezione e gli anziani ospiti dell'Hôtel-Dieu lanciavano un terribile grido di paura, i morti furono, come si dice, sepolti così in fretta che non si tolsero nemmeno i loro vestiti sciocchi dai colori vivaci, ed è strano come, dopo essere vissuti, giacciano ora allegri nelle loro tombe...

A causa della grande miseria che regna qui, a causa della colossale impurità che non si riscontra solo tra le classi più povere, a causa dell'irritabilità della gente in generale, a causa della sua sconfinata incoscienza, a causa della completa mancanza di precauzioni, doveva accadere che qui il colera si diffondesse più velocemente e in modo più terribile che altrove". 


Fouassier per certi versi riprende quelle descrizioni applicandole alla sua storia. La popolazione incredula pensa di essere vittima di un complotto ordito dai ricchi e dalla politica.  

Vidocq affida a Verne il compito urgente di risolvere questa inquietante serie di omicidi, che, se resa pubblica, potrebbe essere strumentalizzata a fini politici, causando la caduta del governo. 

Nonostante i suoi sforzi, le indagini dell'ispettore si arenano. Le false piste si moltiplicano, finché una trappola in una clinica non darà finalmente una svolta a un'indagine che sembrava infinita.

Valentin Verne è molto diverso da un normale poliziotto. Sorta di aitante dandy, veste elegantemente, in aggiunta è dotato di ottime conoscenze scientifiche. Nel suo passato venne consegnato bambino al “Vicario”, un predatore pedofilo che abusò di lui, ma egli riuscì a sfuggire alle sue grinfie. 

Nonostante ora il Vicario sia morto, quell'uomo è sempre nella sua mente, rendendolo incapace di amare. Ma Aglaé ex attrice che abbiamo già visto nel precedente romanzo, si è follemente innamorata di lui cercando di risvegliare nell'uomo le sue passioni. 

Fouassier crea un romanzo avvincente e macabro, rievocando l'atmosfera dei romanzi popolari della fine dell'Ottocento. La narrazione si sviluppa in modo sorprendente fino all'ultima pagina, caratterizzata da una meticolosa ricostruzione storica e dalla presenza di personaggi celebri, tra cui la scrittrice George Sand, che aggiunge un tocco di autentico piacere.


dello stesso autore le altre recensioni della serie

L'ufficio degli affari occulti


Il fantasma del vicario




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Titolo: LE NOTTI DELLA MORTE BLU

Autore: Éric Fouassier 

Editore: Neri Pozza

Anno: 2024

Pagine: 320








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