20 mag 2024

 

La fabbrica dei destini invisibili. Una donna alla ricerca della verità e il lato oscuro della rivoluzione industriale

Una protagonista coraggiosa in anticipo sui tempi. 

Francia fine '800. Claude, nuova ispettrice del lavoro, deve fare molta fatica a camuffare il suo aspetto vestendosi con abiti maschili, poichè come donna non viene accettata in un ambiente maschile. 


fabbrica destini invisibili



Durante un'ispezione con il suo collega si ritrova di fronte alla morte sospetta di alcuni operai. Poco lontano  nell'orfanatrofio dove Suor Placide assolve il suo compito di educandato, una delle nuove ragazze del collegio-fabbrica di seta Perrin assomiglia molto a una sua ex pensionante che lei pensava fosse sparita per sposarsi. 

Due donne e due misteri  si intrecceranno per far scoppiare uno scandalo.

Cécile Baudin nel suo romanzo a sfondo storico La fabbrica dei destini invisibili editrice Nord, affronta un episodio nella vita del dipartimento dell’Ain, una delle tante regioni francesi che hanno cambiato volto dopo la Rivoluzione industriale. 

Le nuove leggi sul lavoro garantiscono salari migliori e orari più umani, ma  ci sono ancora centinaia di donne giovani che vengono sfruttate dove si fila sino a tarda ora. 

È proprio per difendere i diritti di queste giovani invisibili se Claude Tardy è diventata ispettrice del lavoro. Una professione nuova e ancora tutta maschile, al punto che, per poterla svolgere, spesso  è costretta a indossare vestiti da uomo. 

Così una fredda sera di dicembre del 1893, con baffi finti e redingote,  viene chiamata a indagare sulla morte sospetta di un operaio trovato impiccato agli stessi fili metallici su cui si spezzava la schiena durante il giorno. È accompagnata dal suo mentore l'anziano Edgar appassionato di fotografia. Apparentemente un suicidio ma Claude non è molto convinta. 

La faccenda si complica qualche mese dopo, quando dalle acque di un lago gelato che serve per fabbricare ghiaccio, emerge il cadavere di un altro operaio. 

Due morti in apparenza che non avrebbero nulla in comune, se non fosse che le vittime si somigliano come gocce d’acqua e sembrano in qualche modo legate a un convitto di religiose, dove le giovani operaie delle seterie vengono ospitate fino al giorno del futuro matrimonio. 

Suor Placide si occupa di accogliere le giovani reclute nella fabbrica-convitto di Soieries Perrin. Il concetto di questo collegio-fabbrica è quello di riunire un'azienda insieme a un dormitorio situato accanto ad essa, consentendo alle operaie di rimanere permanentemente sul sito. 

Questo tipo di edifici si svilupparono con l'industria tessile, accogliendo spesso ragazze indigenti e guidate dagli organi ecclesiasti.


Il lavoro di Suor Placide non è facile, gli ospiti sono giovanette e orfane, (e la scelta non sarà a caso) il suo ruolo è farsi carico della loro educazione. 

Quando però una delle degli ospiti vede un fantasma nel dormitorio, paura e angoscia si impossessano di queste bambine. Ma non è un opera sovrannaturale, è qualcosa di peggiore che nasce dalla mente diabolica di un gruppo di uomini legati alla fabbrica, tra cui un losco medico chirurgo e il figlio debosciato del proprietario della fabbrica.    

I personaggi sono coinvolgenti. Claude è una donna determinata a dimostrare che il suo status di femmina non le impedirà di perseguire con successo la sua carriera.  

Edgar è appassionato di fotografia, anche se la perdita di memoria spesso lo attanaglia. Mentre Suor Placide si impegna molto per queste ragazzine di cui è responsabile. 

Una prima parte del libro alterna le indagini di Claude e di Suor Placide che poi convergono dopo che alcuni fatti portano al convento come punto di partenza e anche dopo la strana morte del nipote dell'anziana suora.  

Il lettore tra le pagine si trova  immerso nel vivo dell'intrigo, lasciandosi trasportare da questa avvincente indagine. L'atmosfera inquietante dona poi un tono fantastico a questa storia dove realtà e illusione si mescolano sapientemente.

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Autore: Cécile Baudin
 
Editore: Nord

Anno: 2024

Pagine: 360


Vedi anche nella Francia del 1800  "Il fantasma del Vicario"









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