17 nov 2016

 

L’albergo stregato – Wilkie Collins. Un romanzo gotico in una Venezia decadente

L'albergo stregato è una sorta di storia di fantasmi con mistero che si apre nell' Inghilterra del 1860 dove vediamo un allucinata donna di mezza età, la contessa Narona, vestita di nero, dal viso di un colorito spettrale, che si presenta dallo stimato dottor Wybrow, con la convinzione che lei stia impazzendo. Vedova, in procinto di risposarsi con un uomo già fidanzato con un altra donna più giovane chiamata Agnes, è convinta che questa possa provocare la sua rovina. 



Dopo il matrimonio la contessa e il suo sposo Lord Montbarry si trasferiscono a Venezia in un palazzo decadente. La storia si fa più intrigante quando Montbarry si ammala e muore lasciando una cospicua somma di denaro dall'assicurazione verso la vedova. Contemporaneamente la moglie del servitore del Lord, la signora Ferrari, riceve una banconota da 1000 sterline. Il servitore però è misteriosamente scomparso. Ma strani avvenimenti spettrali accadranno nel palazzo successivamente trasformato anni dopo in albergo alla moda specie nella camera numero 13. 

L'albergo stregato (Newton Compton) con il sottotitolo Un mistero della moderna Venezia si concentra sul tema del destino e della suggestione, con l'idea verso il lettore che qualcosa di sfavorevole si debba verificare. 

Pur essendo un romanzo breve rispetto agli altri libri dello scrittore noto per La donna in bianco, Armandale, e La pietra di luna, Collins costruisce un racconto con una lenta suspense, cosa che nei primi capitoli può far perdere la concentrazione, ma che si riscatta nell'ultima parte abbastanza raccapricciante. Collins si serve saltuariamente di testimonianze, lettere e manoscritti, per evidenziare gli avvenimenti come una sorta di indizi, dove man mano si arriva alla conclusione. 

Tratteggia anche con ironia alcuni personaggi secondari come la signora Rolland un ex cameriera mandata via a causa del suo brutto carattere: 
"Una donna alta e ossuta, già avanti con gli anni, con gli occhi infossati e capelli grigi come il ferro, si alzò rigidamente e salutò le signore con austera deferenza. Il suo aspetto era irreprensibile, ma con alcuni difetti evidenti: le sopracciglia folte e cespugliose, la voce solenne e spaventosamente profonda, i modi bruschi e severi, e soprattutto l’assoluta mancanza di curve femminili nella figura. Sembrava, insomma, una personificazione della Virtù nel suo aspetto meno attraente. Un estraneo, vedendola per la prima volta, si sarebbe chiesto se non si trattasse di un uomo."

Rilevante è anche l'ambientazione una Venezia decadente dove la morte pare sempre presente come successivamente descriveranno Thomas Mann e dopo Daphne du Maurier nel racconto Non voltarti, con avvenimenti insoliti e pericolosi, luoghi storici carichi di mistero, che lo scrittore qui abbellisce con uno stile gotico inserendo passaggi segreti e tetri sotterranei polverosi.

Ma non si sottrae in momenti delicati a lasciare un tocco di mistero verso il lettore.
"Cos’aveva spinto Henry, che preferiva Venezia fra tutte le città europee e che avrebbe dovuto rimanervi fino alla riunione di famiglia, a cambiare i suoi piani? E perché riferiva tale cambiamento in quel modo spiccio, senza una parola di spiegazione? Lasciamo quindi che la narrazione lo segua, e che a Venezia trovi una risposta a queste domande."

Dopo la morte di Lord Montbarry l'hotel rimase chiuso per 17 anni. Gli eredi decisero di ristrutturarlo e farlo diventare un hotel alla moda. Il fratello di Montbarry, Henry Westwick, farà parte della società che gestisce l'hotel. La stanza in cui lord Montbarry era morto verrà contrassegnata dal numero 14. La famiglia Westwick fra cui anche Agnes si ritroverà in vacanza nel nuovo nell'albergo e senza saperlo dormiranno nella stanza dove morì Montbarry: tre componenti della sua famiglia sperimenteranno separatamente insonnia, incubi e odori nauseabondi. 

  
Per non perdere la clientela la direzione cambierà la targhetta con il numero 13A, ma se altri estranei non avranno problemi, i familiari continueranno ad avvertire strane presenze anche in una altra stanza un tempo appartenuta al misterioso barone Rivar, uomo spietato senza principi morali.
"...dev’essere successo qualcosa a milord mentre stava morendo in questa casa, qualcosa che noi non sappiamo. Il suo fantasma si aggirerà inquieto fra queste mura finché non sarà riuscito a comunicare il suo segreto, e i vivi che appartengono alla sua famiglia possono percepirne la vicinanza."
Agnes si sveglierà nel cuore della notte e vedrà una testa mummificata librarsi dal soffitto "come separata dal corpo dalla lama di una ghigliottina.". Successivamente in un vano segreto verrà trovata una vera testa mozzata, e dai denti d'oro Henry scoprirà a chi appartiene.



La contessa Narona e Henry - Illustrazione di A. Hopkins (1879)

La contessa abbassò la veletta sul volto con un gesto brusco. «Il Destino può ancora farlo! Il Palace Hotel?», aggiunse, ancora una volta parlando soprattutto a se stessa. «Quel vecchio inferno trasformato in un moderno purgatorio. Lo stesso posto! Gesù, lo stesso posto!». 

Nel frattempo la lugubre contessa Narona giunge a Venezia e si mette in contatto con Henry soggiornando nell'albergo. Ha intenzione di scrivere una storia di fantasmi sotto forma di un opera teatrale dove gran parte di quello che scrive fa intuire ad Henry, leggendo poi lo scritto, che sono avvenimenti già accaduti alla sua famiglia e che la contessa conosce bene.



L'albergo stregato uscì nel 1878 nel Belgravia Magazine poi in volume l'anno successivo.
Essendo nato come un romanzo a puntate cerca di tenere il lettore, capitolo per capitolo, in attesa che qualcosa avvenga. Chi si aspetta una pura storia di fantasmi rimarrà deluso, poiché Collins prende la storia alla lontana, come era d'uso all'epoca, e ne fa una sorta di dramma intricato, con scambio di cadaveri, per poi infine giungere al momento clou della rivelazione del mistero.  

Occorre però arrivare alla quarta parte per trovare delle scene d'orrore. Per i gusti del lettore moderno forse può appare lento, ma essendo breve, e si ha la pazienza di arrivare in fondo, risulta sempre una storia del genere mistery gradevole, dove alla fine l'autore chiede se ci può essere davvero una spiegazione al mistero della vita e della morte.

Wilkie Collins (1824-89) fu l'inventore della Sensation Novel un evoluzione del romanzo melodrammatico con temi come l'adulterio, furto, bigamia, seduzione e omicidio con dei richiami al genere gotico, riunendo tutto nell'intreccio clamoroso, destinato a tenere in sospeso il lettore con imprevisti misteriosi, molte volte terrificanti.

Lo scrittore fu un caro amico di Charles Dickens incontrato nel 1851 fino alla morte di lui nel 1870, con cui collaborarono e fondarono due rinomate riviste letterarie Household Words e  All the Year Round. Collins è stato uno dei più noti, più amati, e, per un certo tempo, più pagati scrittori della narrativa vittoriana.


  • Il libro


L'albergo stregato
190 pagine
Newton Compton 2016



L'albergo stregato è disponibile anche nella collana  Mammut  che include i 6 romanzi più noti dello scrittore.














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