27 nov 2014

 

84, Charing Cross Road - Helene Hanff. L'amicizia fra una scrittrice bibliofila e un libraio inglese

Intenso racconto di un'amicizia fra un arguto libraio inglese e una  scrittrice americana bibliofila


Nel mese di giugno del 1971, un volumetto di una sconosciuta scrittrice americana di mezza età, Helene Hanff, venne pubblicato in Gran Bretagna. Intitolato 84, Charing Cross Road divenne subito uno dei best-seller più insoliti basato su una corrispondenza epistolare tra la bibliofila Hanff, a New York, e il personale di Marks & Co, una libreria antiquaria di Londra.


charing cross poster

un manifesto del film 




La corrispondenza intrisa di calore, fiducia, umorismo e umanità attraverserà due decenni - dall’ austerità del dopoguerra della Gran Bretagna fino agli anni sessanta - aggiungendo un rapporto speciale e significativo tra le due nazioni descritto anche in passato da vari scrittori come per esempio Henry James.

In queste pagine epistolari entriamo in punta di piedi tra una specie di intimità fra lo scrivente e il ricevente, due persone accomunate dalla passione per i libri che si troveranno in sintonia fino alla fine. 

Sarà uno speciale legame sentimentale che consentirà all’autrice di conservare le lettere ammontate in uno scaffale fra i suoi amati libri e poi riorganizzarle per la pubblicazione, a cui la famiglia Doel indecisa sulla pubblicazione acconsentirà volentieri.  


La prima lettera inizia il 5 ottobre del 1949. Dopo aver visto un annuncio per Marks & Co, descrivendoli come specialisti dei libri fuori catalogo, la Hanff scrive a loro con una lista di titoli desiderati che non era riuscita a reperire a New York.

"Sono una scrittrice senza soldi che ama i libri di antiquariato", spiegherà . "Se avete qualche copia usata decente di uno qualsiasi dei libri in elenco a non più di 5 dollari l’uno vi prego di considerare questo mio ordine di acquisto e di inviarmeli”.


84 Charing Cross Road, 1969. Foto: National Library of Australia, Alec Bolton

immagine della libreria Marks & Co. intorno agli anni '60


L'ordine viene preso dal responsabile del negozio, Frank Doel, che invierà alcuni dei libri richiesti con la promessa di trovare gli altri, siglando le lettere con un  "Cara signora” e  firmato "Distinti saluti, FPD", tutto con tono molto formale e british, un tono che col tempo cambierà. 

Soddisfatta dell’arrivo del pacco, pochi giorni dopo, la scrittrice si trova imbarazzata toccando quelle pagine delicate, rendendosi conto di quanto un libro potesse essere così piacevole al tatto.

Continuerà ad ordinare libri con una voracità quasi insaziabile, in specie opere classiche della letteratura inglese: Jane Austen, John Donne, Chaucer, Samuel Pepys. 

E i libri continuavano a riempire il suo monolocale di Manhattan.

Sentendo parlare del razionamento dei generi alimentari in Gran Bretagna si offrirà di mandare per Natale un piccolo regalo di prodotti alimentari che gli inglesi non vedevano da anni, fra cui un prosciutto.

A Charing Cross Road, "FPD" e il suo staff rimasero profondamente commossi da questo gesto di una donna che non avevano mai conosciuto, lontana oltre 5000 chilometri. 

Per Pasqua li dilettò di nuovo con un pacco contenente uova vere: le prime in molti anni che vedevano - fino ad ora avevano mangiato solo uova in polvere - iniziando così un più affettuoso rapporto transatlantico e più personale. 

La scrittrice scambiò lettere non solo con Doel, ma anche con la moglie irlandese Nora, così come con il resto dei dipendenti di Marks & Co. 

Disarmato dall' eccentricità e dalla simpatia della scrivente Doel incomincia a tralasciare il Lei e inizia a darle del Tu rivolgendosi come "Cara Helene" e lei con "Caro Frank ". 

La donna scrive che avrebbe voluto visitare l’Inghilterra e assaporare la letteratura inglese in loco, ma con il passare degli anni non poté permettersi di fare l’agognato viaggio.

Single e senza figli, visse un'esistenza modesta come scrittrice di libri di storia per bambini, sceneggiature televisive e articoli di riviste, e si considerava essenzialmente una drammaturga fallita.

La lunga corrispondenza con la "sua libreria", e in particolare con Frank Doel, le diede un legame prezioso con una città che sembrava destinata a non vedere. 


La morte del suo amico libraio


Quando, nel gennaio del 1969, ricevette una lettera da Marks & Co informandola che Doel era morto di peritonite fu una notizia devastante per lei. Un forte e lungo legame di amicizia era stato perso. 

Come gli scriverà Nora, la moglie, avrebbe molto desiderato che i due si conoscessero di persona, Frank era una persona accomodante con un profondo senso dell’umorismo e molto modesto, riusciva a comunicare a tutti le sue conoscenze con molta affabilità, e Nora confesserà di aver avuto una punta di gelosia su Frank che riusciva a esprimere sentimenti personali attraverso le lettere di una sconosciuta lontana piuttosto che alla moglie vicina.


Il libro epistolare che racconta il suo rapporto con il negozio e i libri, nascerà dal suo profondo senso di perdita. Pubblicato negli Stati Uniti nel 1970, sarà un successo immediato. 

Inaspettatamente, la Hanff venne catapultata fuori dall'oscurità per essere festeggiata dai media come una nuova celebrità letteraria e migliaia di lettere dei fan arrivavano nel suo piccolo appartamento sulla East 72nd Street.

Finalmente la scrittrice riuscirà a volare a Londra godendosi cinque settimane nella città dei suoi sogni ma sarà troppo tardi: troverà tristemente un negozio vuoto e polveroso, la libreria era stata chiusa per cessata attività dopo la morte di Frank.

Per Helen, Marks & Co aveva avuto un legame ideale con Londra fornendogli volumi rilegati con l’odore e il sapore di quelle terre e delle case di campagne inglesi. Questo legame però inizierà ancora prima di conoscere la libreria.




Anthony Hopkins, 84 Charing Cross Road (1987)

Immagine dal film tratto dal libro 


Non avendo potuto finire gli studi intraprenderà una sua educazione letteraria da autodidatta e alla ricerca di una guida troverà fra gli scaffali di una biblioteca dei volumi di critica letteraria di Arthur Quiller-Couch un professore di Cambridge, verrà attratta dai suoi scritti tanto che ne diverrà il suo maestro inconsapevole.

Inizierà la sua ricerca fra le opere citate con sensatezza e umorismo, questo non sarà facile nelle biblioteche di New York, alcuni libri risulteranno irreperibili, e anche economicamente non alla sua portata. 

La sua ricerca sarà anche diretta alle proprie origini linguistiche e a Londra come centro focale di questo. Eliminando via via le grandi catene librarie dai prezzi per lei inaccessibili troverà per caso questa libreria antiquaria di Londra.

La libreria era molto nota e tra i suoi clienti era possibile trovare Charlie Chaplin, Bernard Shaw e alcuni funzionari del British Museum. Adesso al suo posto c'è un ristorante, e una targa commemorativa sul muro ricorda la libreria.

Negli anni successivi, 84, Charing Cross Road si trasformò in un fenomeno culturale. Nel 1975 è stato adattato per la televisione dalla BBC. Poi, nel 1981, in versione teatrale.

La fama arrivò anche ad Hollywood tanto che il regista Mel Brooks ne acquisì i diritti per un incantevole film nel 1987 , facendo interpretare il ruolo della scrittrice a sua moglie Anne Bancroft e il libraio da Anthony Hopkins.




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