17 giu 2014

 

9 Romanzi ispirati alle opere di Shakespeare

Le opere di Shakespeare in genere trattano tematiche universali come l'amore contrastato, l'ambizione, l'avidità, la gelosia, la paura. Perciò se cercate una storia su uno di questi temi non resta che leggerlo e immedesimarsi in qualcuna di queste situazioni. Quindi non è inusuale che Shakespeare abbia ispirato romanzi di scrittori importanti da Melville a Frederick Forsyth. Ecco alcuni testi che hanno preso in prestito molti di questi temi dall'autore inglese.










1. Moby Dick di Herman Melville
(Macbeth / Re Lear)

Il romanzo si basa sui miti biblici e anche su Shakespeare. Il capitano Achab "È un uomo grande, non è religioso e pare un dio, (...) Achab è fuori dal comune'', dove la caccia alla grande balena bianca è una favolosa ossessione oltre la sua portata. Proprio come Macbeth e Re Lear sovverte l'ordine naturale delle cose, Achab determinato ad uccidere la sua preda nella ricerca arrogante, è condannato fin dall'inizio.




2. La figlia del tempo di Josephine Tey
(Riccardo III)

Il detective Alan Grant, costretto a letto dopo un incidente, per passare il tempo accosta ai ritratti celebri il metodo della fisiognomica che lo ha reso un ottimo poliziotto perciò comincia a interessarsi al re tanto vituperato dopo aver studiato il suo ritratto. Farà un indagine sulla sua figura anche se chiaramente Riccardo III era una persona reale, ma la falsa immagine che abbiamo di lui è stata originariamente creata da Shakespeare secondo lo scrittore.






3. Il nuovo mondo di Aldous Huxley
(La Tempesta)

Huxley fa numerosi riferimenti al lavoro di Shakespeare in questo romanzo distopico, il titolo è preso dalla Tempesta: "Splendido mondo nuovo, abitato da gente come questa!''. Come Calibano, John "il Selvaggio" è un emarginato, disprezzato per il suo aspetto, e Huxley esplora le idee sul potere dell'arte, della natura, dell'umanità, come Shakespeare fa nel suo inquietante gioco finale.







4. Lo scheletro nell'armadio  di W. Somerset Maugham
(La dodicesima notte)

Maugham era molto letto negli anni '30 e '40, tanto che molte sue opere sono state adattate in film, ora purtroppo è meno letto ma questo è un romanzo divertente con un certo snobismo letterario. Uno scrittore deve scrivere una biografia di un collega di cui conserva un vecchio ricordo, ma nella ricerca si imbatte in due vedove che non la raccontano giusta. La rappresentazione di "donna libera" come Rosie Driffield è sessista in termini moderni, ma il suo edonismo antipatico è ispirato a Sir Toby Belch nella Dodicesima notte: ''Fuori tempo, signore? Menti. Sei tu forse qualcosa più di un maggiordomo? Credi che, poiché tu sei virtuoso, non ci saran­no più frittelle e birra?''.







5. Il talento di Mr Ripley di Patricia Highsmith
(Macbeth)

Come Macbeth, Ripley vuole ciò che qualcun altro ha. E proprio come Macbeth uccide Duncan, Ripley invece colpisce Dickie Greenleaf, cercando di prendere il suo posto. Poi i morti aumentano mentre Ripley cerca di assicurarsi la sua posizione. Questo non è un racconto diretto, ma i paralleli sono chiari: Macbeth è accusato di assumere "abiti presi in prestito" e Ripley ruba letteralmente i vestiti e l'identità di Dickie. La differenza principale tra il re scozzese e il giovane americano sta nel fatto che Ripley è un vero e proprio psicopatico senza alcun rimorso.





6. Il club dei padri estinti di Matt Haig
(Amleto)

Philip ha tutti i sentimenti di un ragazzino che si avvicina all'adolescenza. Il padre apparendo come un fantasma lo avvisa che la sua morte non è stata un incidente, ma c'entra lo zio Alan che vuole la mamma di Philip e il pub della famiglia. Come un improbabile Amleto moderno , Philip seguirà la vendetta del padre fantasma fra avventure ed episodi comici fino alla tragedia finale. Un libro sul bisogno di trovare un senso a un lutto, sulla complessità di diventare grandi, sull'inversione dei ruoli nel rapporto padri-figli, sulla fatalità del proprio destino.






7. I mastini della guerra di Frederick Forsyth
(Giulio Cesare)

La ricerca di Shakespeare sulla violenza e il tradimento hanno ispirato numerosi scrittori contemporanei. Forsyth fa riferimento a Giulio Cesare nel titolo del suo romanzo sui mercenari che combattono in una repubblica africana immaginaria: ''...e lo spirito di Cesare, vagando in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate, uscita infocata dall’inferno, con voce di despota, proclamerà, in queste regioni, la distruzione, e libererà i molossi della guerra''. La storia mostra questi uomini senza scrupoli operare fuori dal proprio codice, coerente ma spietato e difficile per gli altri da capire.








8. La prima goccia di pioggia di Amanda Craig
(Sogno di una notte di mezza estate)

Si tratta di una rielaborazione moderna del Sogno di una notte di mezza estate impostata nella Toscana contemporanea, che ridicolizza delicatamente le categorie del pettegolezzo. I topos familiari della commedia shakespeariana sono tutti lì: confusione, angoscia e l'eventuale risoluzione. Amore e orgoglio, denaro e sogni, infanzia e maturità si mescolano insieme in una commedia che può trovare un epilogo solo in una magica notte di mezza estate.






9. Il bianco e il nero di Malorie Blackman
(Romeo e Giulietta)

In un mondo distopico i neri hanno il potere mentre i bianchi sono discriminati e come in Romeo e Giulietta, i problemi nascono quando Persepone (nera) si innamora di Callum (bianco) un amore non tollerato e scomodo per le rispettive famiglie.















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1 commento :

cooksappe ha detto...
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