Il premio Strega del 1964 e Giovanni Arpino
Dal prestigioso premio Strega istituito nel 1947 da Maria e Goffredo Bellonci, ricordiamo il vincitore dell'anno 1964 Giovanni Arpino con il romanzo L'ombra delle colline che narra il viaggio da Roma al Piemonte di Stefano e Laura per trovare il padre un ex colonnello in pensione, un viaggio nella memoria fra mito e Resistenza con radici familiari rievocando il passato per capire il presente un viaggio interiore fra i ricordi d'infanzia del protagonista Stefano, fra un nonno materno sempre presente a banchetti luculliani il padre, autoritario e nostalgico e i personaggi della vecchia provincia piemontese, tentando di liberarsi da ossessioni ed esperienze traumatiche, logorato anche dal male oscuro del tormento e dalla delusione, come il ricordo della morte di un soldato tedesco a cui, negli anni della guerra, aveva sparato con una pistola sottratta al padre colonnello.
Giovanni Arpino |
E' un mondo duro questo che l'avvio alla guerra sta separando, con la madre che continua ad accudire la casa e trovare le scorte alimentari per sopravvivere, ma il segnale di una sventura si manifesta attraverso Doro il contadino a cui gli muore un maiale e che per la disperazione si getta in un pozzo.
E' l'esposizione di un confine fra una società antica e la nuova che si veniva a formare dalla guerra :
'' Ero incredibilmente felice e non potevo dirlo. Mi sentivo i denti acuti e pronti di un animale cacciatore, una giovane volpe rossa di due anni, finalmente alle soglie di un mondo da scoprire e far suo.”
Nel corso del viaggio Laura lo assilla, non capisce perché Stefano non la sposi e non voglia avere un figlio ma egli evita sempre di rispondere. In albergo dormono in camere separate e si viene a scoprire che entrambi condividono un dolore, l’aborto di una loro creatura : '' Perché non l’abbiamo lasciata venire… Avrebbe tre anni adesso, sarebbe una così bella bambina…”. Ma Stefano non è più soddisfatto di questo mondo non vuole nella coscienza un altra nascita convinto che : ''...non vale la pena di riprodursi in un mondo come questo”. Così che lo smarrimento di Stefano non riesce a radicarsi dentro di se incapace di assimilare gli eventi chiudendosi nella sua diffidenza verso gli altri, ma lasciando però una linea di apertura nella speranza di continuare a vivere.
Giovanni Arpino nacque a Pola nel 1927, morto a Torino nel 1987, oltre a scrittore è stato per molti anni giornalista sportivo.
Oltre a L'ombra delle colline tra i suoi libri si possono ricordare: La suora giovane (1959); Un delitto d'onore (1961); Una nuvola d'ira (1962); Il buio e il miele (1969) da cui è stato tratto il film Profumo di donna; Randagio è l'eroe (1972); Azzurro tenebra (1977); Il fratello italiano (1980, premio Campiello); Passo d'addio (1986) è stato il suo ultimo romanzo; e Storie d'altre storie (2015) una galleria di ritratti di eroi immaginari letterari da Cappuccetto Rosso e il Cacciatore, Sandokan, Marian e Yanez, Frankenstein e la sua mamma, il dottor Faust e il Diavolo, a Lolita, il capitano Achab, presentandoli nella loro vita "vera".
Il libro
Giovanni Arpino
L'OMBRA DELLE COLLINE
Lindau editore
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