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IL LIBRO IN EVIDENZA

Vampiri una nuova storia. La figura del vampiro tra filosofia, scienza e politica

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recensione di un libro sui vampiri tra filosofia, scienza e politica Crediamo di sapere tutto di loro, ne distinguiamo le fattezze emaciate, angoli di un sogghigno macchiato di sangue. Artigli adunchi avvolti in nuvole di pizzo. Che cos’altro rimane da dire del vampiro? Moltissimo, sostiene Nick Groom, o forse ancora tutto, perché quanto pensiamo di sapere non è che la punta emersa di un vasto continente sotterraneo, misterioso e inesplorato, del quale solo la più rigorosa delle analisi storiografiche può restituire una mappa attendibile.

Il Vampiro - John W. Polidori. Un mito duecento anni dopo

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A duecento anni dalla sua pubblicazione il racconto precursore di una leggendaria figura letteraria  John William Polidori  nel 1819 inventa Lord Ruthven il precursore letterario del vampiro nobile con il suo protagonista destinato a diventare archetipo dell'eroe malvagio del romanzo horror . In pieno romanticismo la figura viene "ripulita" da folklore e credenze slave, liberato da un certo gusto popolare rozzo, trasformandosi in un raffinato aristocratico, alto, dal viso pallido e vestito di nero, assetato del sangue di belle fanciulle che attrae con il suo sguardo penetrante e fascinoso, una figura sinistra bella e dannata. Caratteristiche che diventeranno integranti e molto in voga tra i romanzi inglesi dell'orrore e che troveremo all’apice quasi un secolo dopo nel capolavoro di Bram Stoker.  John William Polidori, by F.G. Gainsford 

Storie di vampiri. Due secoli di narrativa vampirica tra amore e morte

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Già dal Cinquecento al Settecento in atti giudiziari, cronache e documenti ecclesiastici vennero registrati oltre trentamila casi di vampirismo, ma in letteratura bisognerà aspettare gli inizi del 1800 con l'apparizione del racconto Il vampiro di John William Polidori, medico e amico di Lord Byron, pubblicato nel 1819, ispirato per un gioco, nella villa di Byron dove erano riuniti anche Percy e Mary Shelley, ognuno doveva scrivere una storia del terrore, l'altro sarebbe stato Frankenstein . 

La famiglia del Vurdalak – Aleksej K. Tolstoj

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Una storia gotica e romantica su una famiglia speciale La famiglia del Vurdalak ebbe uno strano destino. Venne scritto in francese da Aleksej Konstantinovich Tolstoj (cugino di secondo grado del più noto autore di Guerra e pace) intorno al 1840 ma fu pubblicato postumo in Russia nel 1884. Venne riscoperto e pubblicato in Europa solo nel 1950. Tolstoj lo scrisse durante un viaggio tra la Francia e Francoforte dato che era anche un funzionario dell'ambasciata russa. Nella terribile e stupefacente storia, narrata da un diplomatico francese come realmente accaduta in Serbia durante un viaggio, si accennano eventi politici contro gli invasori Turchi, ma soprattutto il centro della narrazione è rivolto a ciò che accade a questa strana famiglia di un piccolo villaggio che accoglie gentilmente il nostro ospite a fermarsi una notte dopo un lungo viaggio. Ruins in The Moonlit - A. Bocklin (1849) 

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