6 feb 2023

 

Le streghe della foresta di Pendle. Una storia vera di stregoneria e persecuzione nell'Inghilterra del 1600

Michela Alessandroni nel suo saggio riporta alla luce una delle pagine più terribili della storia inglese accaduta a Pendle nel Lancashire tra la primavera e l’estate del 1612. 


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L'arresto di una strega in una stampa del 1800


I processi alle streghe di Pendle sono i più famosi della storia inglese. Dodici persone vennero giustiziate, accusate dell'omicidio di altri individui mediante l'uso della stregoneria. La maggior parte erano donne e  molte delle accuse vennero fatte dagli stessi parenti delle famiglie Demdike e Chattox. 


All'epoca la contea del Lancashire appariva selvaggia e quasi primitiva, legata alle superstizioni dei loro abitanti, i quali vivevano in assoluta miseria in alcuni cottage sparsi. Qui un gruppo di donne che praticavano guarigioni con strani riti, risultarono esposte all'attenzione dei proprietari terrieri locali. 

Elizabeth Southerns, chiamata anche "Mother Demdike", e Anne Whittle "Old Chattox" erano due donne che si erano guadagnate una malevole reputazione come potenti streghe. Anziane e scontrose erano relegate ai margini della società. 

Gli abitanti della zona si rivolgevano a loro per cure mediche e rimedi miracolosi, ma talvolta anche per fare qualche maleficio verso altri. Si mantenevano economicamente grazie alle pratiche (presunte) magiche e qualche lavoro saltuario. 

A  quel tempo la Chattox aveva più di settant'anni ed era cieca e anche Demdike aveva qualche anno di più della rivale. Demdike viveva con i suoi figli e non era considerato insolito che l'intera famiglia credesse nella magia e che potessero usarla. 

Si, perché le due donne ad un certo punto si misero a competere tra loro facendo sfoggio dei loro poteri, pretendendone la loro superiorità, con tutti i rischi e le conseguenze che ne potevano derivare, tra morti sospette di persone o di bestiame. 

Erano certe di possedere poteri eccezionali, questo avrebbe portato anche più benefici nelle loro casse.  Anche gli abitanti si divisero tra loro sostenendo le loro rivalità.   

In un tempo in cui la medicina non era molto avanzata, le persone si curavano con erbe medicinali che solo queste "streghe" sapevano usare, talvolta anche per sciogliere incantesimi. 

Le notti dell’Europa medievale e moderna, nell'immaginazione popolare, si affollarono di eserciti e processioni di spettri. Ciò avrà un ruolo importante nell'immaginario di quello che verrà chiamato "sabba delle streghe", queste si riunivano presso cimiteri vicino alle chiese per compiere rituali pagani che contrastavano con la religione. 

"Il confine tra essere una guaritrice benevola e una strega cattiva era alquanto sottile e facile da oltrepassare agli occhi dei profani." scrive Michela Alessandroni


Il re Giacomo (famoso per aver commissionato la Bibbia anglicana) credeva nelle streghe e prima di essere re aveva scritto un trattato Daemonologie per mettere in guardia da queste.  

L'autrice ci racconta anche il perché il futuro re ce l'aveva a morte con queste megere, poiché quando sposò Anna di Danimarca una violenta tempesta li colse durante il viaggio, causando la perdita di alcune navi. Si dette quindi la colpa alla stregoneria. In Danimarca scoppierà una grande caccia alle streghe, in cui una donna sarà tra le principali sospettate. Da allora il re rese più severe le pene per stregoneria. 

Sebbene Demdike e la sua famiglia avevano già ricevuto accuse dai loro vicini di lanciare maledizioni,  fu un evento nel marzo 1612 che attirò l'attenzione del giudice di pace di Pendle, Robert Nowell, segnando il destino della famiglia.

Alizon Device, nipote di Demdike, incontrò un venditore ambulante di nome John Law. Alizon chiese  degli spilli a John (le spille di metallo erano spesso associate alla stregoneria nel XVII secolo, in particolare alla magia dell'amore, motivo per cui Alizon forse le voleva). 

John si rifiutò di venderglieli, ne scaturirà un litigio e poco dopo il venditore stramazzerà a terra, forse inciampando, forse un ictus, sta di fatto che ciò si ritenne causa di un maleficio della ben nota strega, in quanto restò zoppo e deforme. 

Nelle confessioni venne fuori che ad Alizon apparve un cane nero il quale le parlò in inglese, dicendo: "Cosa vuoi che io faccia a quell'uomo? Lei rispose: "Che puoi fargli?" E il cane rispose di nuovo: 'Posso renderlo zoppo ". Al che lei rispose al suddetto cane nero di fare ciò che aveva proposto. 



streghe

Anche se si ritenne innocente, tutta la famiglia comparirà davanti al giudice Robert Nowell il 30 marzo 1612. Una serie positiva di processi ed esecuzioni alle streghe avrebbe reso Nowell molto popolare agli occhi del re, quindi quando Alizon Device tormentata dai sensi di colpa ammise di aver venduto la sua anima al Diavolo avrebbe avuto il caso più consistente della sua carriera.

Fra gli accusati e anche accusatori c'erano anche dei bambini. Edmund Robinson era un bambino inglese di dieci anni che scatenò questa caccia alle streghe, per lui forse appariva un gioco, raccontando di strane trasformazioni meta umane. Ma nel riesaminare le accuse il bambino ammetterà di aver inventato tutto perché aveva sentito di un raduno di streghe da altri e poi ci aveva aggiunto del suo.  

Alla fine, come in un effetto domino, anche le altre donne vennero accusate di stregoneria e del possesso di spiriti famigli (un demone che sembra obbedire a una strega, di solito sotto forma di animale) e rinchiuse nella prigione del castello di Lancashire. La vecchia Demdike morirà in cella in attesa delle assise. 

Ad Alice Nutter, l'unica che proveniva da una famiglia facoltosa, oggi gli è stata dedicata una statua dell'artista locale David Palmer nel suo paese natale a Roughlee.


alice nutter statua

La statua di Alice Nutter


Un capitolo a parte descrive l'influenza delle streghe nella letteratura, famose quelle del Macbeth meno noti i drammaturghi Thomas Heywood e Richard Brome con The Late Lancashire Witches, messo in scena al Globe Theatre nel 1634. Oppure lo scrittore vittoriano William Harrison Ainsworth che 1849 pubblicò un romanzo sulle streghe di Pendle " The Lancashire Witches". 


The Incantation

Un incantesimo
illustrazione dal libro The Lancashire Witches


In conclusione, Michela Alessandroni con accuratezza e ricchezza di particolari, oltre che con alcune illustrazioni d'epoca, riporta alla luce, narrando in maniera anche scorrevole, un episodio sconosciuto ai più, (in genere si conosce ampiamente il processo di Salem negli Stati Uniti) che fa riflettere.

Se le streghe della foresta di Pendle, (e allargando l'orizzonte anche ad altri processi famosi in Europa e oltre oceano sempre avvenuti nello stesso periodo) possono sembrare lontane dal nostro modo di vedere oggi, relegati a gadget e souvenir venduti nella stessa contea del Lancashire, oppure usate a pretesto in qualche film horror,  risultano molto vicine a noi in quanto discriminate per aver dato sollievo a qualche ammalato con erbe sconosciute, relegate ai margini della società, probabilmente accusate ingiustamente da tribunali per omicidi mai commessi, (certo forse una minoranza aveva approfittato di questo per compiere assassinii) ma molte o molti, nell'isteria collettiva furono costrette sotto tortura a confessare di essere streghe (o stregoni) eretici e adoratori del diavolo, poi bruciate al rogo o impiccate, in una società dove politica e religione non potevano convivere con un paganesimo spesso associato di venerare il maligno.  


"...le ho immaginate, una notte d’agosto, attendere insonni il loro destino nel buio delle segrete del castello di Lancaster in cui erano tenute prigioniere. Quella notte d’agosto, più di quattrocento anni dopo, il loro richiamo mi ha destato dal sonno affinché tornassi sui loro passi e scrivessi di loro."


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Autore: Michela Alessandroni

Editore: Flower-ed

Anno: 2023

Pagine: 122

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