Gli spazi immaginari che occupano i personaggi letterari spesso possono essere interessanti ai fini della storia fornendo l'occasione per il lettore di andare ancora più a fondo nel racconto. Nelle pagine descritte dagli scrittori possono esserci vecchie case coloniche raccapriccianti, fatiscenti castelli, immense tenute che si affacciano su specchi d’acqua le cui onde si infrangono fragorose contro le rocce di notte, costruzioni memorabili che servono anche come impostazione per collocare i nostri personaggi nello svolgimento del racconto. In Rebecca la tenuta di Manderley ha questo incipit: " Sognai l’altra notte che ritornavo a Manderley. Mi pareva di essere al cancello che dà sul viale d’ingresso, e non potevo entrare: la via era sbarrata. Una catena con un lucchetto chiudeva il cancello” . Daphne Du Maurier descriverà la gotica tenuta di campagna piena di oggetti d'antiquariato, cimeli, e governanti malvagie che renderebbero Downtown Abbey in confronto come...