Liberamente tratto dallo sceneggiato televisivo "Il segno del comando", il romanzo di Loredana Lipperini ci porta nella Roma misteriosa, esoterica e soprannaturale degli anni '70.
All'epoca "Il segno del comando" fu un grande successo televisivo prodotto e trasmesso dalla Rai nel 1971. Oltre 14 milioni di telespettatori lo seguirono per cinque puntate la domenica sera, rimanendo uno degli sceneggiati più visti della televisione italiana.
La sceneggiatura finale fu di Giuseppe D'Agata e nel 1987 lo scrittore rielaborò la sceneggiatura, ricavandone un romanzo, approfittandone per riprendere il finale originale, svelando alcuni punti oscuri rimasti in sospeso nello sceneggiato.
Nel romanzo di Loredana Lipperini la suspense non manca esplorando il mistero, il soprannaturale, l'esoterismo, lo spiritismo, il giallo metafisico e anche il gotico.
Come nell'originale la trama si concentra sull'intreccio, con il protagonista, Edward Forster, un professore di letteratura inglese a Cambridge, specializzato nella vita e nelle opere di Lord Byron.
Il professore riceve un invito a Roma per la presentazione della Settimana Byroniana a seguito della sua scoperta di un diario inedito del poeta inglese, ma anche da una lettera dal pittore Marco Tagliaferri che contiene una fotografia che riproduce una piazza romana, descritta nei minimi dettagli in uno dei diari di Byron.
Una piazza che però, secondo Forster, non esiste, è solo un'invenzione dello scrittore, ma il suo soggiorno a Roma sarà turbato da un mistero, il pittore, è deceduto e non può dare spiegazioni.
Il professore si troverà coinvolto in situazioni apparentemente inspiegabili, legate a una donna enigmatica di nome Lucia, affascinante fanciulla con lunghi capelli rossi, e farà subito una stupefacente scoperta che riguarda proprio Tagliaferri.
Forster, non senza una certa angoscia, si mette alla ricerca della verità, seguito da una presenza femminile soprannaturale nella sua indagine.
Tra oggetti antichi o in disuso, spesso carichi di simbolismo, il protagonista percorre le vie della Capitale, includendo eventi e avvenimenti storici che hanno caratterizzato l'Italia negli anni '70.
Si esplorano personaggi femminili che aspirano a una maggiore libertà e indipendenza, impegnate in percorsi di studio e di emancipazione.
Forster stesso sarà influenzato da diverse figure femminili, tra cui Barbara, una studentessa che porta con sé il libro femminista "Sputiamo su Hegel", (un saggio di Carla Lonzi del 1970 su Amazon ) e Morgana, una figura misteriosa che lo guiderà sulla strada giusta.
Il testo di Lipperini, sempre mantenendo l'ambientazione e i personaggi principali dello sceneggiato, approfondisce la psicologia di questi, introducendo nuovi elementi narrativi per offrire un finale originale.
La scrittrice apporta anche significative modifiche ai personaggi e alla trama, creando un'opera che definisce come "lontana e fedele all'originale".
Arricchendo la figura dei personaggi preesistenti, fornisce loro una storia e delle motivazioni più complesse. Alcuni sono stati modificati, mentre altri sono completamente nuovi.
Ad esempio, il protagonista, il professor Forster, viene presentato come un eroe "imperfetto", pieno di dubbi e ripensamenti, che impara a comprendere la realtà in modo più profondo grazie alla poesia e alle donne che incontra. Mentre la figura di Barbara, viene attualizzata in un chiaro contesto femminista.
Ci sono streghe vere e presunte, occultisti legati al nazismo, studiosi di alchimia, medium, protagonisti della scena letteraria del tempo e dei primi movimenti per i diritti civili.
In una Roma che ha ospitato realmente incantatori, alchimisti e maghi, e che vive le grandi trasformazioni degli anni Settanta, Forster è circondato da uomini che lo ingannano e da molte donne, inseguite, inseguitrici o complici.
Si cerca anche di risolvere alcuni degli enigmi irrisolti dello sceneggiato originale. Ad esempio, spiegando il motivo per cui il Barone Rosso, l'antiquario irlandese, porta l'orologio sul lato interno del polso.
Questa riscrittura introduce nuovi personaggi e sottotrame. Tra cui Morgana, un nome che si rifà al mito, Walter Wirth, un uomo devoto ad un altro uomo senza nome con obiettivi simili a quelli del Principe Anchisi, e il conte Essen, un nobile austriaco con intenti misteriosi.
Il musicista cieco dello sceneggiato originale assume l'identità di Arturo Belbo, un possibile riferimento ad altri contesti letterari.
Nel complesso la riscrittura di Lipperini non si limita a un semplice riadattamento dello sceneggiato originale, reinterpreta la storia in profondità, aggiungendo nuove sfumature, significati e personaggi, trasformando "Il Segno del Comando" da un'opera in "bianco e nero" a un romanzo a "colori" come afferma nel suo blog, definendo la sua opera come un "gioco" o un "esperimento" che possa appassionare i lettori.
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Titolo: IL SEGNO DEL COMANDO
Autore: Loredana Lipperini
Editore: Rai Libri
Anno: 2024
Pagine: 352
2 commenti :
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