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Scoperta sensazionale per gli amanti della letteratura gotica: dopo oltre 130 anni è stato ritrovato "Gibbet Hill", un racconto sconosciuto di Bram Stoker, pubblicato poco prima che l’autore iniziasse a lavorare al celebre "Dracula". Questa storia, rimasta nell’ombra per più di un secolo, offre uno sguardo inedito sull’evoluzione creativa di Stoker e presenta sorprendenti parallelismi con il suo capolavoro vampiresco.
Il racconto è stato scoperto casualmente da Brian Cleary, appassionato delle opere di Stoker, tra gli archivi della National Library of Ireland. Cleary ha rintracciato la pubblicazione originale in un supplemento natalizio del 1890 del Daily Express Dublin Edition. La storia era sconosciuta persino ai biografi e agli studiosi di Stoker, rappresentando una vera e propria perla letteraria recuperata dal passato.
Il protagonista senza nome di "Gibbet Hill" si trova coinvolto in un’esperienza inquietante durante una passeggiata autunnale nel Surrey. Incontra tre bambini enigmatici vicino al monumento di un marinaio assassinato, luogo già citato da Dickens in "Nicholas Nickleby".
Dopo una cerimonia misteriosa con un serpente, il narratore si addormenta e si risveglia legato dai bambini, coinvolto in un gioco sinistro con un pugnale. Solo l’intervento di una coppia di turisti lo salva, ma il racconto si chiude lasciando il lettore in uno stato di inquietudine e incertezza, tipico dell’immaginario gotico di Stoker.
"Gibbet Hill" anticipa molti temi che Stoker svilupperà in "Dracula":
- Immaginario gotico: il racconto è permeato da atmosfere oscure e soprannaturali.
- Trinità di personaggi inquietanti: i tre bambini richiamano la triade delle vampire in "Dracula".
- Sguardi malefici: la descrizione degli occhi che "brillavano di una luce oscura ed empia" prefigura le atmosfere sinistre del romanzo sui vampiri.
- Tema della colonizzazione inversa: due dei bambini sono indiani in Inghilterra, un parallelo con il conte Dracula che invade la società britannica, rovesciando il tradizionale rapporto colonizzatore/colonizzato
La storia si svolge a Gibbet Hill, il punto più alto della scarpata che circonda il Devil's Punch Bowl nel Surrey, luogo ricco di leggende e teatro di fatti di sangue.
Qui, nel 1786, un marinaio fu assassinato da tre uomini, i cui corpi vennero poi esposti sulla collina come monito. Charles Dickens cita questo luogo sempre in "Nicholas Nickleby", rafforzando il legame tra letteratura e cronaca nera inglese.
Nel 1851 Sir William Erle fece erigere una croce celtica in granito su Gibbet Hill, sul sito del patibolo. Lo fece per dissipare le paure e le superstizioni della gente del posto e per sollevare il loro morale.
All'epoca del racconto di Stoker la zona era divenuta destinazione turistica come accenna lo stesso scrittore.
Secondo il biografo Paul Murray, "Gibbet Hill" rappresenta una tappa fondamentale nella lunga gestazione di "Dracula". Il racconto, scritto e pubblicato nel 1890, si inserisce perfettamente nel percorso di oltre vent’anni che Stoker dedicò alla costruzione della sua poetica gotica.
Il racconto è oggi disponibile grazie a Caravaggio Editore, in un volume curato da Enrico de Luca, con testo arricchito da illustrazioni. Un’occasione imperdibile per chi vuole scoprire un lato inedito di Bram Stoker e approfondire le radici del suo immaginario letterario
vedi anche
Storia della bambina selvaggia
Titolo: GIBBET HILL
Autore: Bram Stoker
Editore: Caravaggio editore
Anno: 2024
Pagine: 70 con alcune illustrazioni
a cura di Enrico de Luca
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