Nell'ultimo romanzo Jo Nesbø si approccia all'horror con sorpresa finale
L'adolescente Richard Elauved viene accolto dagli zii nella piccola città di Ballantyne dopo la morte dei suoi genitori. Il suo atteggiamento crudele nei confronti dei suoi compagni di classe lo lascia con pochi amici, a parte la coetanea Karen per la quale nutre una cotta e Tom, anche lui spesso ridicolizzato per la sua balbuzie.
"A differenza di tutte le ville di Ballantyne quella non era di legno, ma aveva i muri di mattoni rossi ricoperti di muschio, alcuni allentati...Ma il particolare più strano era quello che a distanza mi era sembrato un fungo: la chioma di una grande quercia. Si stagliava chiaramente all’interno dell’ala sinistra, e crescendo aveva sfondato il tetto. Com’era possibile?"
Un giorno, mentre Richard e Tom camminano lungo la riva del fiume, si imbattono in una cabina telefonica stranamente isolata. Richard ha l'idea di fare uno scherzo chiamando un numero casuale nell'elenco telefonico.
Sebbene inizialmente esitante, Tom cede e compone il primo nome che trovano, un certo Imu Jonasson. Le cose prendono una piega oscura e il ricevitore del telefono si anima iniziando a ingurgitare prima il braccio, poi tutto il corpo del ragazzo lasciando Richard allibito e stordito.
Non sorprende che nessuno creda alla versione degli eventi raccontata da Richard, neanche il lettore ci crede. Il fatto che il nome e il numero composto, dopo un controllo, non compaiano più nell'elenco non aiuta. Tuttavia Richard resta fedele alla sua storia, tra la costernazione della sua famiglia e delle autorità.
Quando un altro dei suoi compagni di classe scompare in sua presenza, trasformandosi in magicicada, sorta di cicala dagli occhi rossi, le autorità decidono di mandarlo in un centro di correzione che a sua volta nasconde oscuri segreti. Di mezzo ci sono alcuni volumi di logomagia bianca e nera che vengono evocati.
Tutto è raccontato in prima persona da Richard, ma via via che andiamo avanti la storia horror prende una piega insolita, classica da narratore inaffidabile.
Quindici anni dopo aver lasciato la scuola, Richard ritorna a ritrovare l'intera classe per una festa che si trasformerà in una folla mortale di ex studenti cannibali, senza pensieri se non di sangue e vendetta.
Risulta quasi impossibile spiegare e dare un'interpretazione ragionevole del testo senza rivelare troppo. In apparenza La casa delle tenebre sembra un horror per ragazzi dato che il protagonista ha 14 anni, e costituisce due terzi del romanzo.
Ma poi nella parte finale scopriamo la verità, trasformandosi in qualcosa di completamente diverso, rendendo difficile spiegare, senza rivelare, ciò che sta al centro della storia che è dentro un' altra storia, nella mente di un giovane che è stato ricoverato in una clinica per 15 anni.
Il romanzo si rivela costruito in modo abbastanza intelligente, specie nel personaggio di Karen in particolare, ma nella sua risoluzione appare anche piuttosto spiazzante.
Nesbø adatta il suo stile di scrittura, affrontando l'horror psicologico con un romanzo alla Stephen King, e il romanzo stesso, sembra agire al di fuori di ogni logica finora compresa, mantenendo i lettori disorientati e anche con il fiato sospeso, finendo per essere un thriller inquietante che mette in discussione la natura stessa della verità e l'inaffidabilità della memoria.
Il libro
Titolo: LA CASA DELLE TENEBRE
Autore: Jo Nesbø
Editore: Einaudi
Anno: 2023
Pagine: 256
Traduzione: Eva Kampmann
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