4 mar 2021

 

La fattoria del Coup de Vague. Due zie, un nipote e una ragazza

Un romanzo di Simenon senza Maigret del 1939 protagoniste due zie irreprensibili, un nipote ingenuo, una ragazza fragile.



Jean ha sempre vissuto felicemente con le sue due zie nel villaggio di Marsilly, non lontano da La Rochelle, in una fattoria chiamata Coup de Vague (colpo d'onda), a pochi passi dal mare, insieme gestiscono un'attività di mitilicoltura. 

Adora il suo lavoro, la sua moto e di tanto in tanto una partita a biliardo; la vita gli sembra semplice, senza mistero. Almeno finché non si innamora della fragile Marthe. Un "incidente" gli farà scoprire che il villaggio non è così sereno come sembra e che le stesse zie nascondono segreti. 


La tenuta è gestita dalle risolute zie di Jean, la coriacea Hortense "alta come una torre" e la serena Emile Laclau che sembra una suora. Non avendo genitori vivi, le due donne si sono occupate di lui fin dall'infanzia tenendolo in una sorta di bozzolo lontano dai guai. 

Ma ora adulto e ricercato dalle ragazze, non possono fare più di tanto se si innamora. Jean è abituato ad essere sempre guidato dalle zie e fa il suo lavoro meccanicamente, senza chiedere di più. Non ha quasi nessuna preoccupazione poiché le zie pensano a tutto. 

Un giorno, però, Marthe Sarlat - che è la sua fidanzata all'insaputa delle sorelle Laclau - annuncia di essere incinta. Senza dubbio per paura, Jean si confida alle sue zie che, una volta informate, prendono in mano la questione, anche se non accetteranno di buon occhio la nuova arrivata, la quale dopo il matrimonio riparatorio obbligato con il nipote, sarà costretta a soggiornare malaticcia nella stessa casa.

Le giornate sono scandite da rituali sempre uguali, "come un meccanismo ben congegnato" gestite dalle zie che padroneggiano e controllano tutto alla perfezione, ma all'improvviso queste giornate per Jean prendono una direzione diversa. 

Capisce che le zie - che tutti nel villaggio chiamano "megere" - gli stanno nascondendo qualcosa, e tenta di reagire, anche se tutte le mattine all'alba meccanicamente si reca sulla riva a cogliere mitili e ostriche.



marsilly boucholeurs

Marsilly, i Boucholeurs (mitilicoltori) anni '30 (foto charente.fr)


Questa volta Simenon dai pescatori di aringhe della Normandia del precedente romanzo uscito sempre per Adelphi, si sposta ai coltivatori di mitili, disegnando ritratti di provincia senza concessione, traducendo fattezze caratteriali come la codardia o l'orgoglio. Cercando di descrivere con asprezza i personaggi, nonostante siano tutti vittime l'uno dell'altro, del loro passato, del loro non detto e della loro frustrazione. 

Troviamo anche una minima critica sulle classi sociali, tra il maestro elementare e il medico che detesta e disprezza i contadini fumando la pipa dentro l'ambulatorio con i denti scuri di tartaro e se qualcuno glielo faceva notare rispondeva che "così non sento quanto puzzano". 

Jean è un ragazzo semplice e l'universo femminile "gli aveva sempre fatto una certa impressione", perciò si sente turbato quando di nascosto segue la zia e Marthe dall'ostetrica per l'aborto, oppure quando sente parlare "di cose di donne". 

Poco più avanti ha la sensazione di essere circondato da elementi ostili e pericolosi, lontano dall'idea che si era fatta di un paese felice, ora  tutto ciò gli ispira disgusto e paura, specie quegli sciagurati del Café de la Poste che lo deridono, compreso il dissoluto padre di Marthe e gli altri paesani che si nascondono dietro le persiane verdi oppure si incontrano solo vestiti di nero in occasione di battesimi, matrimoni o funerali. 

La fattoria del Coup de Vague  rivela i segreti di una piccola società rurale, ferma in un tempo lontano, (il libro venne pubblicato a puntate sul settimanale Marienne tra il 1938 e il 1939), quando ancora l'Algeria era francese, era vietato l'aborto, e le donne erano private di una scelta, condannate a subire, tanto che si doveva rispettare le apparenze. 

Lo stesso Jean verrà mandato dalle zie ad Algeri per occuparsi di un caso di esportazione di cozze, mentre le due sorelle, in sua assenza, metteranno fine a una storia ricca di segreti. 

Al ritorno il giovane cercherà di reagire, ma la vita in fattoria ha le sue esigenze e il lavoro deve riprendere, e dopo la tragedia incombente tutto deve ritornare alla normalità.  


Nota: 

Il romanzo venne pubblicato nel 1969 da Mondadori con traduzione e titolo diversi "Le zie". 



* (immagine in alto Camille Pissarro - Peasants Chatting in the Farmyard, Eragny)





La fattoria del Coup de Vague


Il libro consigliato


Titolo: LA FATTORIA DEL COUP DE VAGUE

Autore: Georges Simenon

Editore: Adelphi

Anno: 2021

Pagine: 142

Traduzione: Simona Mambrini
















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