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La Catena del Destino di Bram Stoker: un racconto gotico dimenticato del 1875 dove la vera paura nasce dalla nostra mente.
Prima di scrivere Dracula, nel 1875 un giovane Bram Stoker pubblicò un racconto che ancora oggi fa riflettere. Si chiama "La Catena del Destino" (Caravaggio editore) e fidatevi: non è la solita storia di fantasmi che vi aspettate
Dimenticatevi vampiri e creature della notte. Qui Stoker fa qualcosa di molto più sottile e, se vogliamo, inquietante: ci mostra come la paura più terrificante sia quella che creiamo noi stessi.
È suspense psicologica allo stato puro, scritta quasi vent'anni prima del capolavoro che lo avrebbe reso immortale.
La storia? Un orfano di nome Frank Stanford va a trovare i suoi cari amici, i coniugi Trevor, nella loro nuova casa: Scarp, una di quelle dimore antiche e imponenti che già solo a nominarle ti verrebbe la pelle d'oca.
La prima notte, Frank fa un sogno vivido e terrificante. Vede una ragazza che assomiglia a quella di un ritratto antico appeso in camera sua, terrorizzata nel suo letto, mentre figure demoniache - tre megere e una presenza maligna - si radunano fuori dalla sua finestra.
Poi scopre una vecchia leggenda: i precedenti proprietari della casa, i Kirk e i Fothering, erano legati da una faida violenta e da una maledizione secolare. La maledizione? La più bella della famiglia Fothering sarebbe morta se avesse messo piede in quella dimora.
E indovinate un po'? L'ignara Mrs. Trevor ha invitato proprio una discendente dei Fothering: Diana, nella segreta speranza che Frank se ne innamori e la sposi.
Ecco dove Stoker diventa geniale. Frank, convinto che il suo sogno sia un avvertimento profetico, decide di raccontare tutto a Diana per proteggerla. Ma Diana è una ragazza razionale, scettica, apparentemente non crede alle superstizioni.
E qui sta il colpo di scena: l'avvertimento stesso diventa la fonte del terrore. Le parole di Frank, nate dalle migliori intenzioni, piantano il seme della paura nella mente di Diana, trasformandola da scettica a vittima della suggestione.
Stoker costruisce con maestria tutti gli elementi classici del gotico: la dimora isolata, il ritratto misterioso, il ritrovamento in biblioteca di un libro antico ("Il Libro di Kirk"), la maledizione. Ci fa credere che stia per succedere qualcosa di soprannaturale.
Ma quando arriva l'ora profetizzata e la luna inonda la stanza, Frank ha un'illuminazione improvvisa: ogni elemento terrificante del suo sogno ha una spiegazione razionale e banale.
L'orrore, in realtà, non era mai stato reale, se non nella sua mente. E, sentendo delle grida, corre disperatamente verso la camera della ragazza per avvisarla, ma è troppo tardi per evitarle lo shock, tuttavia, per scuoterla dall'incubo egli si lancia attraverso la bassa vetrata della finestra rimanendo ferito.
Quello che succede dopo è forse la parte più bella e inaspettata del racconto. Un errore così grave dovrebbe distruggere ogni possibilità tra Frank e Diana. Invece, diventa il fondamento del loro legame.
Non c'è un colpo di fulmine romantico, ma settimane di cura reciproca, empatia, silenziosa osservazione. Diana si riprende prima lentamente, così come Frank, vegliando su di lui, e Mrs. Trevor - figura saggia e materna - riformula il gesto del ragazzo non come follia, ma come atto di coraggio.
I Trevor, che non hanno mai avuto figli, vedono in Frank il figlio desiderato. Mrs. Trevor lo assiste durante la sua convalescenza come fosse davvero sua madre, e alla fine esprime gratitudine per il fatto che Dio le ha finalmente dato un figlio.
"La Catena del Destino" non è un racconto di fantasmi. È una riflessione profonda sul potere della suggestione, su come la nostra mente possa essere il nostro peggior nemico.
Stoker ci dimostra che i paesaggi interiori sono infinitamente più terrificanti - e affascinanti - di qualsiasi casa infestata.
La catena del destino viene spezzata non da un esorcismo o da una formula magica, ma da qualcosa di molto più potente: l'amore in tutte le sue forme. Quello materno di Mrs. Trevor, quello nascente e tenero tra Frank e Diana, quello costruito attraverso la cura e la compassione.
La vera domanda che lascia turbato è semplice: quanto delle nostre paure è reale e quanto lo creiamo noi stessi?
Consigliato a chi ama il gotico classico ma siete stanchi delle solite formule. Questo racconto del 1875 breve e intenso, dimostra che Stoker sapeva perfettamente cosa stesse facendo già da giovane, venti anni prima di darci le atmofere inquietanti del Conte Dracula.
Una lettura che vale la pena recuperare, (l'ultima edizione italiana risale agli anni '80), soprattutto se volete scoprire il lato psicologico del maestro del gotico britannico.
- Su Bram Stoker vedi in questo blog anche i seguenti articoli:
Lady Athlyne. Un romanzo romantico
Gibbet Hill. Un racconto gotico sconosciuto
La via del vizio. Dramma sociale nella Londra vittoriana
Bram Stoker
LA CATENA DEL DESTINO
Caravaggio Editore
142 pagine
Edizione 2025 tascabile, annotata e illustrata.
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