L'ultimo libro di Fred Vargas è ambientato in un paesino della Bretagna: efferati delitti, un rapimento, la leggenda di un fantasma zoppo e un discendente dello scrittore Chateaubriand. Il commissario Adamsberg si mette sulle tracce di un serial killer.
Torna il personaggio del commissario Adamsberg inviato in un paesino bretone sulle tracce di un serial killer.
Attenta al fascino medievale della Bretagna, con atmosfere ovattate e fredde, con Sulla pietra (Einaudi) l'autrice francese Fred Vargas trae ispirazione anche da alcuni resti del Neolitico per accentuarne il mistero.
Adamsberg qui trova un dolmen, un monumento funebre vecchio di quattromila anni, per poi stendersi sulla superficie a pensare e meditare sul caso.
Dopotutto l'azione si svolge nel paese dell'autore delle Memorie dall'oltretomba del visconte François-René de Chateaubriand.
– A quel che dicono, il nostro dovrebbe avere tremiladuecento anni.
– Dunque sono pietre intrise di secoli. Perfetto per me.
– Ma perfetto per cosa?
– E a che cosa servivano questi dolmen? – domandò Adamsberg senza rispondere.
– Sono dei monumenti funerari. Delle tombe, se preferisci. Pietre verticali che sorreggono un lastrone orizzontale. Spero che questo non ti metta a disagio.
– Per niente. Ho intenzione di andare a sdraiarmi sul lastrone, sotto il sole.
– E che cavolo ci vai a fare là sopra?
– Non lo so, Johan.
– Sii rispettoso, è pur sempre una tomba.
Adamsberg è un poliziotto bizarro, uno "spalatore di nuvole" capace di creare improbabili connessioni per risolvere tutti i tipi di omicidi, uno più sordido dell'altro. Un personaggio pittoresco che si libera sia dagli oneri amministrativi sia dalla mentalità necessariamente ristretta della sua gerarchia.
A Louviec, senza l'erudito comandante Danglard che è rimasto a Parigi, Adamsberg farà squadra con il commissario locale Matthieu, per scoprire chi uccide a coltellate delle vittime che apparentemente non hanno nulla in comune, lasciando nelle loro mani un uovo fecondato schiacciato.
Per garantire la componente umoristica, Fred Vargas mette in scena un personaggio attraente e abbastanza pittoresco, chiamato Josselin de Chateaubriand, detto "il visconte" perchè assomiglia come una goccia d'acqua all'eminente discentente, ma Josselin usa la sua somiglianza solo per attirare i turisti verso la locanda del paese gestita da un taverniere dal grande stomaco e dal grande cuore.
Adamsberg e la squadra si stabiliranno nella locanda dell'imponente Johan che prepara dei piatti da leccarsi i baffi e gli darà alcune dritte sugli abitanti del paese. Vale il detto il paese è piccolo e la gente mormora.
Come Marie Serpentin, detta "la vipera" una pettegola dotata di un oscuro potere per proteggere dai "calpestatori di ombre" la vita degli abitanti del villaggio preparando strani intrugli.
La romanziera cosparge infatti elementi folkloristici e antiche credenze in questa oscura storia di vendetta, in cui sono sparsi cadaveri ricoperti di morsi di pulci e anche la figura rilevante di un uomo gobbo portafortuna che tutti tormentano da anni.
La chiave delle indagini scritte dall'ex archeozoologa si trova spesso nelle tracce lasciate dagli animali. Nessun ragno questa volta (vedi il precedente Il morso della reclusa), ma, oltre al riccio malconcio che trova il commissario per strada, c'è un asino da adottare da parte di un agente, un cane trovato eviscerato, qualche bombice e soprattutto delle pulci con morsi consistenti nelle vittime.
Ricca di false piste e affascinanti divagazioni, la storia si esaurisce negli ultimi capitoli, mentre perquisizioni, arresti e interrogatori, e il rapimento di una bambina, si susseguono al ritmo di un meccanismo ben oliato che diventa presto scontato.
La riduzione cinematografica del romanzo
Le Contre-Temps a Moncontour |
Il villaggio di Moncontour situato nel dipartimento delle Côtes-d'Armor in Bretagna è stato il set cinematografico del film per la tv Sur la dalle basato sul romanzo, sceneggiato dallo scrittore Emmanuel Carrère.
La ricerca delle location è iniziata nel novembre 2023. La squadra del regista Josée Dayan è venuta a scoprire il fascino delle antiche pietre e dei bastioni di Moncontour dove le riprese si sono svolte nella primavera del 2024.
Yvan Attal interpreterà il commissario Adamsberg, Virginie Ledoyen e Sylvie Testud saranno due investigatori. Moncontour vestirà i panni del villaggio bretone immaginario Louviec, menzionato nel romanzo di Vargas.
Grande ruolo avrà Le Contre-Temps, vero e proprio locale imperdibile della cittadina medievale che sarà la location della locanda citata nel libro.
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