4 ott 2021

 

Quando Patty andava al college - Jean Webster

In questo romanzo inedito le storie di vita scolastica femminile nell'America del '900

Patty Wyatt è una studentessa di un college femminile americano all’inizio del XX secolo. Brillante e irresponsabile, trascorre il suo ultimo anno giocando principalmente sul suo fascino e talento per le bravate. Invece di studiare regolarmente dedica la maggior parte del suo tempo e dei suoi sforzi imbrogliando amabilmente colleghe e professori eludendo le regole imposte con degli espedienti creativi.  "In fondo, si domanda Patty, che gusto ci sarebbe se si rispettassero sempre alla lettera le regole, talvolta ingiuste, che ci vengono imposte? "

Patty, ill. C. D. Williams



Quando Patty andava al college, (editore flower-ed), venne pubblicato nel 1903. Questo libro inedito nel nostro paese, ci narra anche di quanto siano stati rilevanti i college femminili, così come delle relazioni che vi si formarono, questo è importante fra le pagine del libro dove vediamo vari personaggi che vengono a trovare Patty e le sue amiche. 

Il libro appartiene al genere letterario School Stories “storie di collegio” o “romanzo per studentesse”,  nato in Inghilterra alla fine dell’Ottocento, quando furono istituite le prime scuole private femminili. 

Era imperativo che le ragazze sapessero cucire, cucinare, cantare e suonare uno strumento. Tutte abilità che potevano essere usate durante la vita di una ragazza, soprattutto per aiutare il futuro marito e renderlo orgoglioso. 

Alla fine quando i college femminili iniziarono ad aprire e spandersi, le ragazze ebbero maggiori opportunità di istruzione e aspirare a diventare indipendenti dalla famiglia. Patty a fine romanzo ha una profonda tristezza sul fatto che tutta questa vita spensierata sia finita, per tornare amaramente a casa tra gli adulti che parlano di mariti, matrimoni e famiglia. 

Come scrive nell’introduzione la traduttrice Sara Staffolani - inizialmente Jean non voleva scrivere un romanzo di collegio, più che altro perché i libri dell’epoca sulla vita universitaria femminile erano piuttosto noiosi, poco realistici e solitamente non riscuotevano un gran successo. Ma in seguito cambiò idea - . 

Decise di raccogliere le storie di Patty (i Patty Papers) per la pubblicazione, basandosi sulla sua vita al Vassar college che frequentò dal 1898 al 1901, lei si divertì molto al college tra le avventure vissute con le proprie compagne di classe, rievocando nelle pagine un periodo spensierato apparentemente lontano. 

Jean Webster riesce a ridurre l'intera esperienza del college femminile in un'essenza senza tempo. La sua protagonista è brillante, stravagante, divertente, realistica, a volte ridicola, ma profondamente umana, e la scrittrice descrive un mondo femminile chiuso dove gli uomini si intromettono solo come insegnanti, bidelli, fratelli, padri, e occasionalmente corteggiatori.

In queste quindici storie vediamo Patty, una ragazza molto intraprendente che si considera buona, bella e brillante, assimilare pagine di Shakespeare, Shelley, Wordsworth, intenta in una varietà di situazioni da cui emerge quasi sempre trionfante, applicando i suoi studi sociali alla sua classe di latino o l'iscrizione di uno studente fittizio nel club di tedesco; con le sue furbate "Lo stesso barone Münchhausen sarebbe arrossito davanti alle sue trovate". 

Inganna amabilmente i suoi insegnanti con la sua eloquenza, interagendo e elargendo consigli alle matricole. Per esempio stupisce le sue colleghe di stanza facendosi prestare un cacciavite da uno scontroso bidello ligio ai doveri. 

Aiuterà una matricola che non eccelle in alcune materie e che ha nostalgia dell’Italia dove aveva vissuto fino ad ora; insegnerà alle ragazze con molta ironia come togliere un bollitore troppo caldo con un ombrello; intuisce che il suo sfortunato ragazzo, con una singolare antipatia verso i maggiordomi,  non parteciperà al ballo di fine anno neanche questa volta, non che rifiuti, ma trova sempre una scusa per non venire dopo quello che gli era capitato qualche anno prima. 

Riuscirà a fare ingelosire le sue colleghe con un ospite del padre, un giornalista inglese curioso che è venuto a vedere uno spettacolo. 

L’associazione del college aveva l’abitudine di distribuire ogni anno trecento bambole tra gli studenti prima di Natale, da vestire e spedire a New York. Le bambole dovevano essere così ben vestite che le madri dell'East Side potevano usarle come modelli per l'abbigliamento dei propri figli.  

La sera prima della spedizione veniva tenuto uno spettacolo per vedere chi aveva vestito meglio la sua bambola e Patty era raggiante di partecipare con un bell’abito e conversare con il giornalista perplesso. Quando tornerà dalle amiche indignate, che erano presenti, gli rispondono che quando qualcuna di loro ha un uomo lo dovrebbe dividere con le amiche, specie se appare un individuo curioso. 

Molto malinconico appare l’ultimo capitolo con Patty che deve andare in chiesa alle prove del coro, ma essendo una bella giornata primaverile le salterà del tutto lasciandosi cadere distesa sul prato a contemplare la natura.

Si lascerà andare a delle profonde riflessioni, poi converserà con il vescovo, cercando una forma di redenzione, dato che tra qualche settimana avrebbe finito gli studi e lasciato il campus: la sua vita comunitaria, felice e irresponsabile, sarebbe terminata. 

Ricorderà il primo giorno di matricola quando era arrivata quattro anni prima. Gli era sembrata un eternità e ora si avviava verso la maturità con la paura di invecchiare. Dovrà dire addio alle sue amiche di stanza, le uniche persone al mondo a cui tiene, e sarebbe tornata a casa tra le persone adulte che avrebbero discusso di mariti, figli e domestici. 

E poi gli uomini - di cui non aveva mai avuto tempo di conoscere bene - forse un giorno probabilmente avrebbe sposato uno di loro, e allora tutto sarebbe finito; e prima di avere il tempo di pensare, sarebbe diventata una vecchia signora, che avrebbe narrato ai suoi nipoti le storie di quando era una ragazza del college.

Il libro è una piccola perla estremamente divertente e forse una delle migliori storie di vita in un college femminile. Anche per chi non ha goduto del piacere di studiare in un college, questo libro potrebbe almeno suscitare gradevoli ricordi studenteschi con un'amica che abbia avuto l'arguzia, la leggerezza e il fascino di Patty. 


Su Jean Webster vedi anche i seguenti romanzi


LA PRINCIPESSA DEL GRANO


JERRY JUNIOR


 


quando patty andava al college

Il libro consigliato


Titolo: QUANDO PATTY ANDAVA AL COLLEGE

Autore: Jean Webster

Editore: flower-ed

Anno: 2021

Pagine: 172

Traduzione: Sara Staffolani


(illustrazione di C. D. Williams edizione 1904)






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