9 set 2021

 

Storie di matrimonio - Henry James. Tre storie vittoriane

Il filo che lega i tre racconti vittoriani qui raccolti è evidentemente il matrimonio, o, meglio, la sua mancata realizzazione, per incapacità dei protagonisti o per l'avversa presenza di altri personaggi. Ambigui ed inquietanti, questi tre racconti, profondamente unitari, offrono un saggio singolare dello stile di Henry James, della sua sostanziale sfiducia nella stabilità dei rapporti umani, e della sua magistrale capacità di rappresentare la complessità dei sentimenti e del vivere sociale.

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Il matrimonio di Longstaff è apparso per la prima volta in forma di rivista su Scribner's Monthly nell'agosto 1878.

La bella Diana sembra avere tutto da guadagnare quando gli viene offerta una proposta di matrimonio dal sig. Longstaff, ma lei rifiuta indignata la sua offerta. Lo shock di questo rifiuto dà in qualche modo a Longstaff la scossa di cui ha bisogno per ripristinare la propria salute. Allo stesso tempo Diana in qualche modo si innamora retrospettivamente di Longstaff, anche se non lo vede da più di due anni. Diana stessa sviluppa una sorta di malattia debilitante che sarebbe accettabile se si stesse semplicemente struggendo per amore di Longstaff e potesse essere ripristinata alla ripresa dei contatti con lui. La seconda proposta di lui sarà abbastanza accettabile ma giungerà troppo tardi. 



Louisa Pallant apparve per la prima volta sotto forma di rivista su Harper's New Monthly Magazine nel febbraio 1888.

La vedova Louisa Pallant arriva finalmente alla mezza età per pentirsi della sua dissolutezza, tanto più che ha una bella figlia completamente senza cuore (Linda) fredda, intelligente, calcolatrice e socialmente ambiziosa. La stessa Louisa ammette che la ragazza è l'incarnazione delle sue debolezze e dei suoi difetti.

Quindi quando un ricco e ingenuo giovane americano (Archie Parker) sembra sul punto di chiedere la mano della figlia, la signora Pallant fa il grande gesto di mettere in guardia il ragazzo parlando della natura corrotta della ragazza. Così la signora Pallant dimostra sia a se stessa che al narratore del racconto che il suo rifiuto della vanità è completo. 

Letto frettolosamente, questo resoconto ben eseguito della caccia al marito vittoriana può sembrare quasi formalistico, ma il narratore è in una buona posizione per apprezzare il cambiamento di opinione della signora Pallant. Per prima cosa è lo zio di Archie Parker; per altro questo aveva conosciuto la signora Pallant quando era una giovane donna, l'aveva amata ed era stato crudelmente "rifiutato" da lei. Sarà attraverso l'occhio diffidente di questa persona che osserviamo la sequenza etica della vita della signora Pallant: mondanità abituale, pentimento, espiazione e infine assoluzione. 



I matrimoni venne pubblicato per la prima volta nell'Atlantic Monthly nell'agosto 1891. 

Adela Chart ha recentemente perso sua madre, alla quale era e ancora oggi rimane devota. Ora si sente gelosamente infastidita dalle attenzioni di suo padre per la signora Churchley, una donna ricca ma appariscente. Adela cerca di ottenere il sostegno da parte di suo fratello Godfrey per disapprovare la relazione del padre, ma Godfrey è preoccupato per altre cose e non condivide le sue ansie. Adela allora si inventa una storia secondo cui suo padre ha maltrattato la madre mentre era viva. Godfrey indignato, accusa Adela di aver rovinato le sue possibilità, facendo temere ad Adela di avere qualche segreto colpevole da nascondere. Adela farà di tutto per scongiurare il matrimonio, ma non terrà conto che non è la sola dalla parte opposta a non volere questa unione. 



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Henry James

Passigli editore 1985

pag. 125




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