Nel terzo libro della trilogia di Kristina Ohlsson tornano i tre ragazzi svedesi in una nuova e misteriosa avventura
Nei suoi precedenti libri "Bambini di cristallo" (2013) e "Il bambino argento" (2014) Kristina Ohlsson ha raccontato enigmi emozionanti con elementi storici locali. Ora è il momento di un terzo libro sempre con i tre ragazzi curiosi della cittadina di Åhus in Svezia, ovvero Billie, Aladdin e Simona. Il libro si chiama "Gli angeli di pietra" ed è una storia ricca di mistero con delle statue che pare si spostino da sole e un vecchio mangiacassette che registra strane voci su qualcuno che chiede di essere trovato.
Non è la prima volta che Simona, Billie e Aladdin si trovano ad avere a che fare con cose strane. Nei Bambini di cristallo, c'era al centro della storia Billie, la ragazza aveva appena perso suo padre e doveva affrontare i fantasmi della vecchia casa.
Nel libro successivo, Il bambino argento, il protagonista era Aladdin i cui genitori di origine turca si ritrovano a gestire un ristorante in una vecchia torre idrica. Il ragazzo aveva visto aggirarsi un misterioso bambino davanti alla torre, e poi c'era il mistero dell'argento sepolto un secolo prima.
Ora tocca a Simona essere la protagonista di una strana storia e gli "angeli di pietra" del titolo si trovano nel giardino di sua nonna. Sono quattro statue raffiguranti un uomo, donna, una ragazza e un ragazzo.
Ora tocca a Simona essere la protagonista di una strana storia e gli "angeli di pietra" del titolo si trovano nel giardino di sua nonna. Sono quattro statue raffiguranti un uomo, donna, una ragazza e un ragazzo.
Su questo non ci sarebbe nulla di strano, ma ogni tanto i loro corpi si girano in varie posizioni. Alla fine vengono trovate sdraiate sull'erba. Qualcuno forse muove le statue? Chi e perché? E cosa rappresentano?
Simona dalla città Kristianstad fa spesso visita alla grande casa di sua nonna ad Åhus, una località turistica vicino al mare, un tempo un hotel, ora ci sono tante stanze vuote e silenziose dai nomi strani: Camera della Stella, Camera dei Marmi, Camera dei Sospiri.
La nonna si è ammalata, vive da sola e l'unica compagnia, oltre allo strano giardiniere, viene data dall'affettuosa nipote Simona.
La nonna gli regalerà un vecchio registratore a cassette, a sua volta donato da uno strano e scorbutico vicino di casa.
Questo pare un oggetto speciale: "può registrare suoni che nessun altro sente", dice la nonna.
Infatti Simona registra in alcune camere vuote misteriosi messaggi sui vecchi nastri ma non comprende il significato.
Qualcuno sembra arrabbiato e ogni giorno è sempre più misterioso. Simona come lo stesso lettore ne vuole sapere di più. Aiutata dai suoi amici, in una intercapedine sul davanzale della Camera dei Sospiri, troverà una piccola scatola con alcuni oggetti antichi e una lettera d'amore di un secolo prima, indizio di una possibile soluzione all'enigma.
Carl Larsson, correspondence, 1912 |
Simona afferrò una lettera e cercò di leggerla da sola, ma ci avrebbe messo troppo tempo: non riusciva nemmeno a decifrare la prima riga. Anzi, sì. C’era scritto: Stoccolma, 1929. «Stoccolma?» lesse, corrugando la fronte.
Billie posò le lettere. «Ah, che vicenda romantica» sospirò. «E triste». Si stese bocconi sul letto.
«E racconta, dai!» insistette Simona, che aveva completamente perso la pazienza. «Altrimenti ti metto a dormire nella Camera dei Sospiri».
Il linguaggio della scrittrice è chiaro e semplice trascinando alcuni indizi dai precedenti romanzi.
Tuttavia la Ohlsson lascia che i ragazzi discutano di percorsi e opportunità con forte senso del dovere verso il prossimo, specie nella questione della povera nonna malata, costretta a fare avanti e indietro dall'ospedale, figura a cui Simona tiene più di ogni altro, e che avrà un ruolo rilevante nella vicenda.
L'abilità, come in un classico libro giallo, sta nell'inserire abbastanza indizi in ogni capitolo senza svelare troppo, tanto per mantenere alta la tensione e consentire al lettore di mettere insieme i pezzi con i personaggi per arrivare in fondo all'enigma, contrariamente a quello che si potrebbe immaginare all'inizio, virando piuttosto verso una testimonianza familiare storico-sentimentale su un passato dove uomini e donne quando si innamoravano avevano delle convenzioni da seguire a dispetto dei loro veri sentimenti.
L'autrice
Kristina Ohlsson è cresciuta a Kristianstad nei luoghi dove si svolgono le sue storie, poi si è trasferita a Stoccolma. Prima di diventare una scrittrice a tempo pieno, ha lavorato per l'OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), per i Servizi segreti svedesi, e per il Ministero per gli affari esteri. Ha scritto diversi romanzi thriller. Nel 2013, ha debuttato come scrittrice di libri per ragazzi con Bambini di cristallo.
Autore: Kristina Ohlsson
Editore: Salani
Anno: 2019
Pagine: 236
Traduzione: Alessandro Storti
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