Fra le novità in uscita del mese di aprile segnalo Il sogno un racconto inedito di Mary Shelley sospeso tra fantasia e realtà, incentrato su una ragazza indecisa se sposare o no il figlio dell'uomo che ha ucciso suo padre. Una tenuta nelle campagne del Brandeburgo è la protagonista del romanzo Di passaggio della tedesca Jenny Erpenbeck, una narrazione lungo un secolo dove la storia tedesca influenzerà i loro proprietari.
Virginia Woolf e Vita Sackville-West si conobbero nel 1922, da allora fino alla morte di Virginia nel 1941 le due donne si scrissero centinaia di lettere su molti temi: dall'amore alla letteratura, Scrivi sempre a mezzanotte è un epistolario interessante e curioso tra le due donne, apparentemente vicine intimamente ma anche per certi aspetti distanti tra loro.
Mary Shelley
IL SOGNO
La Vita Felice
Virginia Woolf e Vita Sackville-West si conobbero nel 1922, da allora fino alla morte di Virginia nel 1941 le due donne si scrissero centinaia di lettere su molti temi: dall'amore alla letteratura, Scrivi sempre a mezzanotte è un epistolario interessante e curioso tra le due donne, apparentemente vicine intimamente ma anche per certi aspetti distanti tra loro.
Mary Shelley
IL SOGNO
La Vita Felice
Il sogno è un inedito racconto scritto da Mary Shelley, pubblicato per
la prima volta sull'annuario letterario The Keepsake nel 1832. Ambientato in Francia intorno al XVII secolo, è la storia di una giovane donna di nome Constance
innamorata di Gaspar, figlio del nemico di suo padre.
La contessa Constance de Villeneuve è un'ereditiera rimasta orfana di recente residente a Nantes, in Francia, ed è innamorata di Gaspar De Vaudemont. I loro padri si uccisero in battaglia, e Constance si trova divisa tra l’amore per Gaspar e il dovere nei confronti del defunto padre.
Gaspar e il re Enrico IV, un'amico di suo padre, cercano di rassicurare Constance che sarebbe sbagliato sacrificare la sua felicità, ma lei appare incerta. Incapace di prendere una decisione sul matrimonio, decide di passare una notte a dormire sul Giaciglio di Santa Caterina, una sporgenza rocciosa che domina il fiume Loira. La leggenda vuole che Santa Caterina apparirà a tutti coloro che dormono sulla roccia e offrirà loro una guida...
«Non può essere, ella pensò, che il cielo mi proibisca di amare un uomo tanto coraggioso, generoso e buono come il nobile Gaspar. Un altro non potrei amare; se sarò divisa da lui morirò. E dunque questo cuore, queste membra, così piene di ardore, sono già destinate a prematura tomba? No, la vita parla ancora in loro a voce piena. Vivrò per amare...»
Ambiguamente gotico come alcuni degli altri racconti di Shelley, (vedi Metamorfosi), Il Sogno tocca tematiche comuni come l'amore contrastato, i messaggi nei sogni e le visioni.
La storia potrebbe essere stata ispirata dal poema di John Keats La vigilia di Sant'Agnese, che è anche la storia di una giovane donna che si rivolge a un potere soprannaturale per un consiglio romantico. Nel Regno Unito la Santa è considerata patrona delle ragazze e l'usanza popolare vuole che le ragazze si riuniscano a praticare rituali alla vigilia di sant'Agnese (20-21 gennaio) allo scopo di trovare i loro futuri mariti.
La contessa Constance de Villeneuve è un'ereditiera rimasta orfana di recente residente a Nantes, in Francia, ed è innamorata di Gaspar De Vaudemont. I loro padri si uccisero in battaglia, e Constance si trova divisa tra l’amore per Gaspar e il dovere nei confronti del defunto padre.
Gaspar e il re Enrico IV, un'amico di suo padre, cercano di rassicurare Constance che sarebbe sbagliato sacrificare la sua felicità, ma lei appare incerta. Incapace di prendere una decisione sul matrimonio, decide di passare una notte a dormire sul Giaciglio di Santa Caterina, una sporgenza rocciosa che domina il fiume Loira. La leggenda vuole che Santa Caterina apparirà a tutti coloro che dormono sulla roccia e offrirà loro una guida...
Constance, illustrazione da The Keepsake 1832 |
«Non può essere, ella pensò, che il cielo mi proibisca di amare un uomo tanto coraggioso, generoso e buono come il nobile Gaspar. Un altro non potrei amare; se sarò divisa da lui morirò. E dunque questo cuore, queste membra, così piene di ardore, sono già destinate a prematura tomba? No, la vita parla ancora in loro a voce piena. Vivrò per amare...»
Ambiguamente gotico come alcuni degli altri racconti di Shelley, (vedi Metamorfosi), Il Sogno tocca tematiche comuni come l'amore contrastato, i messaggi nei sogni e le visioni.
La storia potrebbe essere stata ispirata dal poema di John Keats La vigilia di Sant'Agnese, che è anche la storia di una giovane donna che si rivolge a un potere soprannaturale per un consiglio romantico. Nel Regno Unito la Santa è considerata patrona delle ragazze e l'usanza popolare vuole che le ragazze si riuniscano a praticare rituali alla vigilia di sant'Agnese (20-21 gennaio) allo scopo di trovare i loro futuri mariti.
Jenny Erpenbeck
DI PASSAGGIO
Sellerio
DI PASSAGGIO
Sellerio
Una casa sul lago Märkish è la scena di storie e destini dagli anni venti a oggi.
Una tenuta nelle campagne del Brandeburgo viene suddivisa tra le quattro figlie di un vecchio possidente terriero. La parte più modesta, un bosco su cui sorge una piccola casa con un grande giardino e l’accesso diretto al lago, è affidata all’ultimogenita, Klara, che proprio nelle acque di quel lago decide di togliersi la vita. Tra cessioni ed espropri, l’abitazione con gli anni passa di mano in mano, testimone silenziosa di violenze e passioni, urla e sospiri dei suoi inquilini, tutti inesorabilmente alla ricerca dello Heim, un luogo in cui sentirsi "a casa".
Undici le vite, undici i destini che si danno il cambio, incastrandosi come tessere di un raffinatissimo mosaico naturale, su cui però la storia lascia le sue indelebili impronte, dalla tragedia della guerra all’orrore dei campi di concentramento, dalla sofferenza dei vinti all’arroganza dei "liberatori".
A scandire il ritmo di questo racconto fuori dal tempo ma dal tempo profondamente segnato, è la presenza costante della dodicesima tessera, il giardiniere, l’unico a credere soltanto nella natura e nell'alternarsi delle stagioni, il solo a prendersi cura della casa, con immutata devozione, fino alla fine.
Undici le vite, undici i destini che si danno il cambio, incastrandosi come tessere di un raffinatissimo mosaico naturale, su cui però la storia lascia le sue indelebili impronte, dalla tragedia della guerra all’orrore dei campi di concentramento, dalla sofferenza dei vinti all’arroganza dei "liberatori".
A scandire il ritmo di questo racconto fuori dal tempo ma dal tempo profondamente segnato, è la presenza costante della dodicesima tessera, il giardiniere, l’unico a credere soltanto nella natura e nell'alternarsi delle stagioni, il solo a prendersi cura della casa, con immutata devozione, fino alla fine.
Virginia Woolf, Vita Sackville-West
SCRIVI SEMPRE A MEZZANOTTE
Donzelli
Virginia Woolf e Vita Sackville-West si incontrarono per la prima volta nel dicembre 1922 ad una cena di Clive Bell, marito di Vanessa, sorella di Virginia, lei aveva 40 anni Vita dieci anni meno. Quasi un mese dopo lei andò da Vita nella sua casa di Ebury Street. Le due donne si incontreranno, si separeranno - poiché Vita è un appassionata viaggiatrice - ma soprattutto si scriveranno.
È stata calcolata una corrispondenza di oltre 500 lettere in quasi venti anni. In questo libro ne vengono selezionate circa un centinaio, un carteggio che andrà avanti fino alla morte di Virginia. Dichiarazioni appassionate, lettere d'amore (Vita aveva tendenze saffiche e per provocare talvolta si travestiva da uomo), di scrittura, le due donne commenteranno i loro libri, con idee controverse.
Vita era anche una scrittrice, di estrazione sociale diversa, viveva in un ambiente nobile, (si comprò anche un castello nel Kent e da abile botanica fece ristrutturare l'imponente giardino di Sissinghurst, uno dei più visitati d'Inghilterra) mentre Virginia era una avanguardista intellettuale, ciò si rispecchierà nei loro romanzi, quelli di Vita più commerciali, scrisse anche libri su giardini e fiori, e una guida alle case di campagna inglesi.
È stata calcolata una corrispondenza di oltre 500 lettere in quasi venti anni. In questo libro ne vengono selezionate circa un centinaio, un carteggio che andrà avanti fino alla morte di Virginia. Dichiarazioni appassionate, lettere d'amore (Vita aveva tendenze saffiche e per provocare talvolta si travestiva da uomo), di scrittura, le due donne commenteranno i loro libri, con idee controverse.
Vita era anche una scrittrice, di estrazione sociale diversa, viveva in un ambiente nobile, (si comprò anche un castello nel Kent e da abile botanica fece ristrutturare l'imponente giardino di Sissinghurst, uno dei più visitati d'Inghilterra) mentre Virginia era una avanguardista intellettuale, ciò si rispecchierà nei loro romanzi, quelli di Vita più commerciali, scrisse anche libri su giardini e fiori, e una guida alle case di campagna inglesi.
Virginia vedeva in lei una luce che brilla e le lettere sono la materia con cui si costruirà la loro relazione dove si raccontano le loro giornate. Virginia sarà curiosa di sapere tutto dei viaggi avventurosi in Oriente dell'amica; si prendono in giro, si punzecchiano. Virginia le dedicherà un romanzo Orlando immortalandola per l'eternità, biografia di un personaggio che vive per quattro secoli passando da un sesso all'altro.
"L'adorata creatura" le manca quando è lontana "in modo piuttosto semplice, disperato, più di quanto potessi credere". Ma neanche Vita non è da meno riempiendola di regali e attenzioni, tra alti e bassi. Sarà a lei che il marito Leonard darà per prima la notizia della sua morte nel 1941, rammaricandosi di non essere intervenuta prima.
Il titolo è riferito a una lettera di Virginia dell’ottobre 1928:
«Creatura carissima, era molto bella la lettera che hai scritto alla luce delle stelle a mezzanotte. Scrivi sempre a quell'ora, perché il tuo cuore ha bisogno del chiaro di luna per liquefarsi. Il mio frigge alla luce della stufa, visto che sono solo le nove e alle undici devo andare a letto (...) sono ansiosa per giovedì 11 (il giorno della pubblicazione di Orlando)».
Fra l'altro Vita Sackville-West prima dell'uscita di Orlando scrisse un racconto su commissione per la biblioteca della Casa di bambole della regina Mary Mistero nella casa di bambole che anticipava alcune tematiche del romanzo di Virginia Woolf.
Virginia Woolf e Vita Sackville-West |
"L'adorata creatura" le manca quando è lontana "in modo piuttosto semplice, disperato, più di quanto potessi credere". Ma neanche Vita non è da meno riempiendola di regali e attenzioni, tra alti e bassi. Sarà a lei che il marito Leonard darà per prima la notizia della sua morte nel 1941, rammaricandosi di non essere intervenuta prima.
Il titolo è riferito a una lettera di Virginia dell’ottobre 1928:
«Creatura carissima, era molto bella la lettera che hai scritto alla luce delle stelle a mezzanotte. Scrivi sempre a quell'ora, perché il tuo cuore ha bisogno del chiaro di luna per liquefarsi. Il mio frigge alla luce della stufa, visto che sono solo le nove e alle undici devo andare a letto (...) sono ansiosa per giovedì 11 (il giorno della pubblicazione di Orlando)».
Fra l'altro Vita Sackville-West prima dell'uscita di Orlando scrisse un racconto su commissione per la biblioteca della Casa di bambole della regina Mary Mistero nella casa di bambole che anticipava alcune tematiche del romanzo di Virginia Woolf.
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