Romanzi vittoriani inediti
Quanto può essere difficile abituarsi al matrimonio nell'Inghilterra vittoriana
Quanto può essere difficile abituarsi al matrimonio nell'Inghilterra vittoriana
Una coppia quasi perfetta, venne scritto nel 1829, da Emily Eden ammiratrice di Jane Austen, ma fu pubblicato solo nel 1860. Il romanzo racconta le difficoltà coniugali di Helen Beaufort e Lord Teviot, i quali, nonostante abbiano tutti i vantaggi della giovinezza, della bellezza, dell'intelligenza e della fortuna, non riescono ad andare d'accordo. Un gioiello quasi satirico su quanto possa essere difficile abituarsi al matrimonio, anche se sei giovane, bella e tuo marito si presenta ricco e titolato.
Emily Eden scrisse Una coppia quasi perfetta sulla franca ammirazione dei libri di Jane Austen, quindi le somiglianze tra il suo lavoro e quello della famosa scrittrice non dovrebbero sorprendere. La Eden immaginava di continuare dove alcuni romanzi di Austen finivano, in specie sulla vita di coppia.
In questo caso abbiamo il matrimonio tra la bella Helen Beaufort e lo scapolo più ricercato Lord Teviot. Teviot, un giovane aristocratico molto ricco "con cinque ville in campagna – ovverosia quattro in più rispetto a quelle in cui gli fosse dato vivere –, con 120.000 sterline all’anno – vale a dire 30.000 in meno di quante ne avrebbe mai potute spendere –, con diamanti collezionati dalle ultime dieci generazioni".
Lui e la diciottenne Helen si sposano all'inizio del libro, prima però di conoscersi molto bene.
In realtà come personaggi principali non paiono molto interessanti, mentre la caratterizzazione dei personaggi secondari è più coinvolgente. A cominciare dalla signora Anne Douglas, una vicina della famiglia di Helen, che inizia come una sorta di caricatura.
Appare come una donna irritante che si fa in quattro per dire cose spiacevoli su tutti quelli che incontra, criticando aspramente la famiglia della sposa:
«Quanto detesto salire la grande rampa di scale del castello degli Eskdale, con il reggimento di servitori in livrea schierati su ambo i lati, uno più insolente dell’altro!».
«Deve essere impressionante, mia cara, l’accumulazione di insolenza prima di giungere a destinazione, considerando quanto è lunga la scala» (risponde il marito).
«Non dire corbellerie, Mr Douglas» disse bruscamente sua moglie.
In quanto alla giovane Helen non si risparmia:
«Mi è parsa spaventosamente vecchia».
«Suvvia, Anne! Se Helen è vecchia a diciotto anni, noi dobbiamo essere due poveri decrepiti. Le sono venuti i capelli grigi?».
Lord Teviot, uomo di forti sentimenti e di carattere, follemente innamorato della giovane moglie, si risente del troppo attaccamento alla sua famiglia, tanto più convinto che lei non lo ami.
La sposa è sempre stata una sorta di creatura domestica protetta per tutta la sua vita, e ora a 18 anni è ancora tutto tranne che una bambina, non si sente ancora pronta a lasciare la sua casa, e non pare completamente innamorata di suo marito. "Forse ha ragione, non lo amo quanto dovrei. Ma non è ancora troppo tardi" rifletterà Helen.
I due dovranno affrontare un percorso irto di difficoltà, cercando di trovare alla fine un giusto equilibrio, aiutati anche da amici e familiari.
Nel complesso il romanzo è un sofisticato dramma psicologico ambientato in piacevoli case di campagna, tra cene in nobili castelli e visite di cortesia. Una storia di equivoci e intenti incrociati piuttosto che dissipati dal matrimonio, una storia di orgoglio e reticenza.
Pettegolezzi, civetterie, connivenze e malvagità girano intorno alla storia, queste donne però non sono veramente cattive perché non hanno alcun potere sulla trama, ma è divertente leggere le loro battute ridicole e per certi aspetti esilaranti.
L'autrice
Emily Eden (1797 -1869) oltre ai due romanzi più avanti indicati, scrisse anche due libri rivolti al suo soggiorno in India dal 1836 al 1842, "Up the Country" e "People and Princes of India".
Fu anche una ottima acquarellista. Alcuni volumi contenenti dei suoi dipinti furono venduti da Christie's nel 1907 e si trovano ora al Victoria Memorial Hall di Calcutta.
Gli Eden erano una famiglia potente e ben piazzata. Emily ebbe una vita sociale più favorevole di Jane Austen. Una selezione delle sue lettere furono pubblicate nel 1919 da Violet Dickinson, discendente di Eden e
amica di Virginia Woolf, recensite dalla stessa Woolf.
Verso la fine del 1830 lei e la sorella Fanny andarono in India, dove suo fratello George Eden, primo conte di Auckland, era governatore generale.
La combinazione di impegni pubblici e domestici che contraddistinsero la
vita familiare di Emily Eden ispirerà la sua narrativa, conferendole una mondana
genialità molto diversa dallo spirito di Jane Austen.
Il 1849 si rivelò uno dei dolorosi per Miss Eden, scriverà nella prefazione alle lettere Violet Dickinson. Suo fratello, Lord Auckland, morì improvvisamente a gennaio, e tre mesi dopo perse la sorella Fanny. Per i successivi venti anni divise il suo tempo tra la casa di Eden Lodge a Kensington Gore e un piccolo cottage a Broadstairs, scrivendo i suoi libri e vedendo molti dei suoi amici. Sebbene fosse diventata piuttosto invalida, la sua casa era ancora un centro di interesse politico.
I romanzi di Eden scaturiscono da quella tradizione di moralismo, valutazione del carattere incarnata nei pettegolezzi sui matrimoni altrui, fra l'altro viene citato Orgoglio e pregiudizio "uno dei romanzi che secondo Lady Eskdale non possono recare alcun danno".
Il 1849 si rivelò uno dei dolorosi per Miss Eden, scriverà nella prefazione alle lettere Violet Dickinson. Suo fratello, Lord Auckland, morì improvvisamente a gennaio, e tre mesi dopo perse la sorella Fanny. Per i successivi venti anni divise il suo tempo tra la casa di Eden Lodge a Kensington Gore e un piccolo cottage a Broadstairs, scrivendo i suoi libri e vedendo molti dei suoi amici. Sebbene fosse diventata piuttosto invalida, la sua casa era ancora un centro di interesse politico.
I romanzi di Eden scaturiscono da quella tradizione di moralismo, valutazione del carattere incarnata nei pettegolezzi sui matrimoni altrui, fra l'altro viene citato Orgoglio e pregiudizio "uno dei romanzi che secondo Lady Eskdale non possono recare alcun danno".
Scrisse due romanzi di grande successo, Una casa quasi perfetta (1859) e questo "Una coppia quasi perfetta" (The Semi-Detached Couple 1860), inediti in Italia. Quest'ultimo fu scritto nel 1829 ma non venne pubblicato fino al 1860, dopo il successo del primo. Entrambi i romanzi hanno un tocco satirico che i critici li hanno paragonati a una Jane Austen minore.
Emily, che faceva tante osservazioni sui matrimoni altrui nei suoi libri e lettere, non si sposò mai, stava bene economicamente e poi non aveva bisogno di scrivere per guadagnare, ma lo fece solo per passione.
Aveva trentun anni, quando Lord Melbourne (il politico William Lamb) rimase vedovo. Molte persone pensarono sarebbe stata la giusta compagna per il neo vedovo, dato che era diventato un amico intimo, sebbene lei lo trovasse volgare.
"Posso rilevare solo una piccola vanità dall'ammirazione di Lord Melbourne", scrisse la signorina Eden nel 1832 alla scrittrice Maria Theresa Lewis. "Mi trovo molto in basso nella lista degli amori, e per quanto riguarda il suo modo di ragionare sui miei principi, sarebbe piuttosto difficile se non lo facesse, considerando la società in cui vive. E ha scoperto che non sono intelligente. Mi piace per quello, e per averlo detto".
Continua nella lettera:
Continua nella lettera:
"Sono troppo vecchia per sposarmi, (aveva 35 anni) e questa è la verità. Lady Cowper rimase convinta di questo fatto e un giorno mi disse che, se fossi più giovane, avrei dovuto essere meno previdente nei confronti di Lord M. (Melbourne) errore abbastanza vero.
Non penso che sia così piacevole come Sir Frederick, (Lamb) che ho incontrato la volta precedente, e probabilmente altrettanto malvagio, mi spaventa e mi sconcerta, e giura troppo.
Tuttavia, abbiamo finito per essere ottimi amici, il che è credibile date le circostanze, e anche se sono sicura che è molto gentile da parte dei miei amici augurarmi il matrimonio, e particolarmente gentile da parte di chiunque voglia sposarmi, ma penso che ora loro potrebbero rinunciarci e darmi credito per conoscere la mia felicità. "Sappiamo quello che siamo, ma non quello che potremmo essere", come qualcuno dice, credo Ophelia (Amleto) e so che sono molto felice ora, lo sono stata per alcuni anni, e preferirei non cambiare.
Se cambierò idea, lo dirò senza vergogna, ma al momento sono abbastanza contenta della mia posizione nella vita e desidero solo che possa durare.
Se fossi più giovane, o meno viziata di quanto non fossi stata, avrei osato sopportare le difficoltà di un nuovo ruolo, ma non ora".
Il biografo di Melbourne, Lord David Cecil, osserva che potrebbe essere stata un idea eccellente se si fossero sposati, ma "l'amore non è figlio della saggezza, e nessuno dei due in fondo lo ha voluto" .
Il libro consigliato
Titolo: UNA COPPIA QUASI PERFETTA
Autore: Emily Eden
Editore: Elliot
Anno: 2018
Pagine: 256
Titolo: UNA COPPIA QUASI PERFETTA
Autore: Emily Eden
Editore: Elliot
Anno: 2018
Pagine: 256
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