Un gruppo di studentesse speciali fanno da cavia in un oscuro collegio
Nel libro di Lois Duncan, la giovane Katherine "Kit" Gordy viene mandata nell’oscuro collegio di Blackwood. Quando arriva davanti alla lugubre dimora circondata da cancelli di ferro che ha come sentinelle imponenti alberi scuri e selvaggi, non può fare a meno di pensare, che questo posto è malvagio. La grandiosa villa le trasmette un brivido di paura. Ma Kit cerca di tranquillizzarsi pensando all'arrivo di altre ragazze, cercando di ignorare le voci secondo cui il collegio altamente esclusivo appare infestato. Poi le sue compagne di classe insieme a lei, iniziano a mostrare talenti straordinari e sconosciuti. Gli strani sogni, le voci, le lettere spedite mai giunte ai familiari e agli amici, vengono celati dalla magia che li circonda. Quando Kit e le sue amiche si rendono conto che Blackwood non è quello che dovrebbe essere, potrebbe essere troppo tardi.
Dark Hall (Mondadori) è un romanzo breve di Lois Duncan, scrittrice americana (1934-2016) nota soprattutto per i suo romanzi per giovani adulti. La Duncan si descriveva come una ragazza timida, sognatrice e topo di biblioteca. Talento precoce, iniziò a scrivere già all'età di dieci anni e tre anni dopo pubblicò il suo primo racconto. Alcuni dei suoi libri sono diventati film.
Nel 1971 pubblicherà Hotel for Dog, (Hotel Bau) adattato in film nel 2009. Incuriosita dalla narrativa soprannaturale nel 1973 esce I Know What You Did Last Summer che diventerà un film e un libro in italiano intitolato So cosa hai fatto (1997). Nel 1974 pubblica Dark Hall.
Nel 1989 l'omicidio della figlia - un caso ancora irrisolto - segnerà un cambiamento nella sua scrittura, spostando i suoi lavori su storie più leggere per bambini e libri illustrati.
Tornando a Dark Hall ci troviamo di fronte a una sorta di storia gotica dove la giovane Kit viene lasciata dai genitori nel prestigioso collegio femminile di Blackwood gestito da una certa Madame Duret. La dimora sugli opuscoli sembra meravigliosa con laghetto e boschi, ma nella realtà con un tetto di ardesia nera appuntito e muri di pietra grigia, appare inquietante. Una sola parola viene in mente: il male.
Kit percepisce un certo disagio, ma con l'idea che arriveranno altri studenti per certi versi il suo umore si placa. Anche se appare strano che solo quattro studentesse giungeranno in un luogo così grande. Poi c'è l'affascinate figlio di Madame che insegna musica da cui lei viene attratta.
Ben presto la nostra giovane verrà a sapere di essere stata scelta insieme alle altre ragazze dopo un rigido reclutamento, poiché tutte hanno un alto quoziente ESP, percezioni extra sensoriali.
Ci vuole poco per inserire alcuni avvenimenti insoliti, come le porte chiuse a chiave solo dall'esterno, le lettere inoltrate a Madame mai spedite a casa, e poi quei visitatori notturni che ispirano le ragazze a scoprire talenti artistici per loro inesistenti. Senza contare il passato tragico della dimora.
«Non vi annoierete a Blackwood questo ve lo assicuro.»
Finché gli spiriti guida evocati da Madame sono quelli di Emily Brontë, Franz Schubert o il paesaggista Thomas Cole, va tutto bene, almeno per le tasche della signora Duret che utilizza opere letterarie e dipinti per ottenere un guadagno finanziario, ma poi queste entità cambiano e lasciano il posto ad altre più terribili che diventano ingorde usando le ragazze, le quali si sveglieranno al mattino sempre più sfinite.
Una vecchia illustrazione sulla scrittura automatica |
L'idea di usare l'Arte e la scienza come elemento horror appare insolito. Viene sostenuto che gli artisti morti precocemente, usando le ragazze, avrebbero la possibilità di completare il lavoro della loro vita.
Si accenna per certi versi alla scrittura automatica, un processo che può avvenire in stato di trance, ampliandola alla musica e alla pittura.
Si accenna per certi versi alla scrittura automatica, un processo che può avvenire in stato di trance, ampliandola alla musica e alla pittura.
Tuttavia si nota che Madame Duret con queste opere, per certi versi autentiche perché dettate dall'aldilà da veri artisti o letterati, ci fa una fortuna vendendoli come capolavori perduti.
Solo che la cinica Madame Duret e il professor Farley vedono le ragazze come soggetti sacrificabili di un importante esperimento, che già hanno messo in pratica in un altro college europeo.
Una delle ragazze, Ruth, sarà felice di essere usata dai defunti per fare scoperte scientifiche almeno finché non scopre cosa le succederà più avanti.
Una delle ragazze, Ruth, sarà felice di essere usata dai defunti per fare scoperte scientifiche almeno finché non scopre cosa le succederà più avanti.
Il problema, sembra ammonire la scrittrice, è che non bisogna mai aprire le porte dell'aldilà poiché non si sa mai chi ne entra.
Dark Hall è una lettura leggera che scorre via velocemente, forse approfondendo poco personaggi e situazioni, probabilmente rivolto verso un pubblico giovane poco smaliziato.
Il libro è stato aggiornato nel 2011 introducendo alcuni elementi più moderni come cellulari e internet, anche se poi come in un classico del genere questi non funzionano nell'oscura Blackwood.
Anche di questo romanzo è stato tratto un film nel 2018 con Uma Thurman nella parte di Madame Duret.
Autore: Lois Duncan
Editore: Mondadori
Anno: 2018
Pagine: 204
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