Tre libri novità: Le ricette della signora Tokue, Marie aspetta Marie, La casa dell’oscurità
Segnalo tra le numerose nuove uscite del periodo almeno tre romanzi che potrebbero interessare i lettori. Un gustoso romanzo giapponese Le ricette della signora Tokue, da cui è stato tratto un film. Una storia francese degli anni '40 Marie aspetta Marie dove una donna sposata si innamora di un altro uomo più giovane. E poi un giallo classico inedito del 1942 La casa dell’oscurità di Ethel Lina White, scrittrice gallese all'epoca una delle autrici di gialli più popolari del Regno Unito.
Durian Sukegawa
LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKUE
LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKUE
Einaudi 2018
Sentaro è un uomo di mezza età, ombroso e solitario. Pasticciere senza vocazione, è costretto a lavorare in una piccola bottega di dolciumi, sotto un ciliegio nei sobborghi di Tokyo, per ripagare un debito contratto anni prima con il proprietario.
Da mattina a sera Sentaro confeziona dorayaki - dolci tipici giapponesi a base di pandispagna e an, una confettura di fagioli azuki - e li serve a una clientela modesta ma fedele, composta principalmente da studentesse chiassose che si ritrovano nel locale dopo la scuola. Da loro si discosta Wakana, un'adolescente introversa, vittima di un contesto familiare complicato.
Da mattina a sera Sentaro confeziona dorayaki - dolci tipici giapponesi a base di pandispagna e an, una confettura di fagioli azuki - e li serve a una clientela modesta ma fedele, composta principalmente da studentesse chiassose che si ritrovano nel locale dopo la scuola. Da loro si discosta Wakana, un'adolescente introversa, vittima di un contesto familiare complicato.
Il pasticciere infelice lavora solo il minimo indispensabile: appena può abbassa la saracinesca e affoga i suoi dispiaceri nel sakè, contando i giorni che lo separano dal momento in cui salderà il suo debito e riacquisterà la libertà. Finché all'improvviso tutto cambia: sotto il ciliegio in fiore davanti a al locale compare un'anziana signora dai capelli bianchi e dalle mani nodose e deformi.
La settantaseienne Tokue si offre come aiuto pasticciera per una paga ridicola. Riluttante all'inizio, Sentaro si convince ad assumerla dopo aver assaggiato la sua sublime confettura an, che non ha paragoni con quella industriale che ha sempre utilizzato.
La settantaseienne Tokue si offre come aiuto pasticciera per una paga ridicola. Riluttante all'inizio, Sentaro si convince ad assumerla dopo aver assaggiato la sua sublime confettura an, che non ha paragoni con quella industriale che ha sempre utilizzato.
Nel giro di poco tempo, le vendite raddoppiano con la felicità di Sentaro. Ma qual è la ricetta segreta della signora Tokue? Con amorevole perseveranza, l'anziana signora insegna a Sentaro i lenti e minuziosi passaggi quasi filosofici grazie ai quali si compie la magia: «Si tratta di osservare bene l'aspetto degli azuki. Di aprirsi a ciò che hanno da dirci. Significa, per esempio, immaginare i giorni di pioggia e i giorni di sole che hanno vissuto. Ascoltare la storia del loro viaggio, dei venti che li hanno portati fino a noi». Questi dolcetti giapponesi diventeranno un pretesto per i viaggi interiori di Sentaro e della signora Tokue, fra i quali si instaurerà un legame profondo lasciando emergere segreti ben piú nascosti e ferite insanabili.
Le ricette della signora Tokue è una favola moderna sull'amicizia, la libertà e la resilienza. Un tenero romanzo che ci incoraggia a credere e a trovare la grazia nelle piccole cose della vita. Ne è stato tratto un film nel 2015.
Vedi qui la recensione completa
Le ricette della signora Tokue è una favola moderna sull'amicizia, la libertà e la resilienza. Un tenero romanzo che ci incoraggia a credere e a trovare la grazia nelle piccole cose della vita. Ne è stato tratto un film nel 2015.
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Madeleine Bourdouxhe
MARIE ASPETTA MARIE
MARIE ASPETTA MARIE
Adelphi 2018
Sposata da sei anni con Jean, Marie considera la sua esistenza felice. Eppure la felicità è solo una dolce routine immersa nella noia e nel vuoto. Mary si prende cura di John come se fosse sua madre, John gli parla come un bambino. È ancora una donna? Sì, ma improvvisamente, il suo desiderio si accende per un altro, un giovane incontrato su una spiaggia che gli ha chiesto 'Ti piace l'avventura?' e che gli lascia il suo numero di telefono. Marie la paziente, la donna silenziosa, apre gli occhi e si mette a disposizione del mondo. Marie non è insoddisfatta, annoiata, o frustrata come tante eroine della letteratura. Lei tradisce in piena libertà, ed è di questa libertà che l’autrice ci vuole parlare.
Simone de Beauvoir nel suo saggio Il secondo sesso cita la protagonista descrivendo il piacere che Marie assume nel diffondere l'impasto sul fornello: sentire nella punta delle dita la libertà e il potere della ghisa ben lucidata che restituisce la sua brillante immagine. Quando torna dalla cantina, le piace il peso dei secchi pieni di carbone che diventano sempre più pesanti, strofinare il pavimento e sbucciare le verdure.
Storia di un viaggio introspettivo e di un ritorno alla luce, Marie aspetta Marie evoca i tormenti dell'anima e del cuore con una nuova sensualità piena di modestia. Con un tono leggero e preciso, Madeleine Bourdouxhe celebra l'intimo ascolto e il riscatto dai legami costruiti dalla tradizione, dalla famiglia, dall'abitudine e da se stessi.
Marie aspetta Marie, originariamente intitolato A la Recherche de Marie, in consapevole omaggio a Marcel Proust, fu scritto nel 1940. Nella Parigi occupata dai tedeschi, era difficile trovare un editore che non avesse simpatie naziste, ci vollero quindi tre anni perché Madeleine Bourdouxhe (1906-1996) trovasse un editore che pubblicasse il suo romanzo. Dopo la guerra, Bourdouxhe entrò a far parte della scena letteraria parigina e divenne amica di Simone de Beauvoir, Sartre e Queneau. Come membro attivo della Libre Academie de Belgique, si dedicò alla promozione di autori belgi. A la Recherche de Marie è rimasto il suo ultimo romanzo pubblicato. Solo negli anni Ottanta venne riscoperta dalla critica letteraria femminista e le sue opere finalmente riapparvero completamente. In Italia l'altro suo romanzo pubblicato è La donna di Gilles (1937).
Marie aspetta Marie, originariamente intitolato A la Recherche de Marie, in consapevole omaggio a Marcel Proust, fu scritto nel 1940. Nella Parigi occupata dai tedeschi, era difficile trovare un editore che non avesse simpatie naziste, ci vollero quindi tre anni perché Madeleine Bourdouxhe (1906-1996) trovasse un editore che pubblicasse il suo romanzo. Dopo la guerra, Bourdouxhe entrò a far parte della scena letteraria parigina e divenne amica di Simone de Beauvoir, Sartre e Queneau. Come membro attivo della Libre Academie de Belgique, si dedicò alla promozione di autori belgi. A la Recherche de Marie è rimasto il suo ultimo romanzo pubblicato. Solo negli anni Ottanta venne riscoperta dalla critica letteraria femminista e le sue opere finalmente riapparvero completamente. In Italia l'altro suo romanzo pubblicato è La donna di Gilles (1937).
Ethel Lina White
Mondadori 2018
Al numero civico 11 di India Crescent c’è una casa vuota da circa dieci anni. Si dice che il suo proprietario, il generale Tygarth, e sua moglie vivano all'estero, ma è da così tanto tempo che sono stati visti in città che pochi li ricordano. Solo una o due persone rammentano la sua tragica storia di tirannia domestica, amore maledetto e una morte prematura. Solo l’avvocato, il signor Spree sa più di ogni altro che il vecchio generale ha ordinato che la casa fosse chiusa per un certo numero di anni. Ora, tra quindici giorni, la casa verrà riaperta. Ma Elizabeth Fetherstonehaugh, una giovane governante cui la camera da letto confina con quella della proprietà disabitata, sente degli strani rumori notturni che provengono dalla casa accanto: per lei stanno diventando un ossessione. Lei è una ragazza solitaria con una fervida immaginazione, ogni tanto nel cuore della notte pensa di sentire strani rumori nella casa vuota. Colpi secchi, scricchiolii, rimbombi. “Passi che risuonavano dove non c’erano
piedi. Cassetti che sembravano aprirsi anche se non c’erano mani. E
quando le pareva di sentire i tonfi di mobili spostati da un punto
all’altro, allora sapeva che era giunto il momento di accendere la
lampada sul comodino… Un giallo inedito del 1942 di un autrice apprezzata da Alfred Hitchcock.
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