Storia di Ella e John, delle persone che incontrano, le esperienze vissute, l'amore che condividono e il loro coraggio nel riprendere la fine della propria vita
Ella e John sono sposati da anni, forse da secoli, non se lo ricordano più. Una coppia che non è messa bene: John malato di Alzheimer, Ella con un cancro terminale, ma invece di piangersi addosso contro il parere di medici e figli, riprendono il loro vecchio camper che ne ha viste tante di gite familiari e partono da Detroit con destinazione Disneyland attraverso la mitica Route 66 che taglia tutto il continente.
La vita in fondo è come un autostrada, lungo il tragitto ci fermiamo per varie ragioni, poi continuiamo il nostro viaggio, ma se provassimo a ripercorrere di nuovo la stessa strada, nella nostra memoria, apparirebbe diversa, sostituita da nuove realtà, anche se la fine sarebbe nota.
Così la narratrice Ella Robins ripercorre quella strada sia materiale, sia attraverso i ricordi e le diapositive che fa vedere al marito il quale non si ricorda quasi più di nulla.
"Ero Ella Robins, moglie di John, madre di Cindy e Kevin, nonna di Lydia e Joseph, residente a Madison Heights, Michigan. Credo che nulla di clamorosamente bello o brutto sia mai capitato nella mia vita. Sono accadute solo cose normali. Ho vissuto una vita completamente ordinaria. Volevo soltanto la mia casa, l'amore e il benessere dei miei cari, nient' altro. Ero consapevole di non essere stata messa su questa terra per una ragione particolare, ma ero lì, ed ero contenta di essere lì, ammirata da tanta bellezza. Era un momento perfetto. In quel momento, conoscevo la mia vita. Presto, conoscerò la mia morte. Potrebbe essere perfetta, a sua volta. Ma ne dubito”.
Ella sta morendo di cancro. Ha visto cosa succede agli amici che incontrano lo stesso destino e ha altri piani. Vorrebbe stringere la mano al suo destino infame, (che è molto diverso dalla giovane signora vestita di marrone descritta nel Gattopardo da Lampedusa ne La morte del Principe), questo ha un chiassoso vestito a quadri, alito cattivo e anello di zirconio al mignolo "Ben presto, entreremo nel suo regno e lui ci darà una bella pacca sulla schiena con la zampa bagnaticcia e carnosa, ci sorriderà con i suoi denti sporchi di nicotina e ci assicurerà - Questo destino? Ma è il migliore sul mercato".
La donna prepara un itinerario diverso, contro i desideri di dottori e figli. Lei e suo marito John faranno la loro "ultima vacanza" lungo la Route 66 in direzione di Disneyland. Partiranno da Detroit con lo stesso camper, il Leisure Seeker, che hanno avuto per la maggior parte del loro matrimonio e ha visto molte loro vacanze.
Insieme a lei il marito John non solo perché è suo marito, ma perché è l'unico dei due a poter guidare, nonostante la sua smemoratezza si rivela un abile guidatore. "È questa casa?" chiede ripetutamente durante il loro viaggio. Lei risponde: "No, tesoro, non stiamo andando a casa, siamo in vacanza"(...) " Le uniche cose che lo legano alla realtà sono la nostra casa e me, e abbiamo tolto la casa. Ma nessuno - medici, figli, governo - riuscirà a convincermi che questa vacanza non è una buona idea. Diamine, è l'unica idea che ci rimane."
Andranno in giro a rivisitare luoghi del loro passato ormai cambiati. Si fermeranno in Texas a vedere il Cadillac Ranch, una scultura monumentale all'aperto ad Amarillo, composta da Cadillac infilate nel terreno, decideranno di togliere dalla lista il Museo del fil di ferro "perché rischia di essere il museo più stupido del mondo". Al Midpoint Café, collocato esattamente sul punto mediano 'geomatematico' della Route 66, assaggeranno delle torte fatte in casa "Brutte ma buone". Viaggeranno verso quelli che ora sono diventati locali fatiscenti, malandati e persino inaccessibili che avevano visitato in passato insieme.
Entrambi ottantenni: usano bastoni, armeggiano con i loro ricordi e quando cadono si alzano a fatica. La donna poi ha una borsa piena di barattoli di pillole, tubetti di burro cacao, pacchetti di kleenex, mentine, una pistola, e le amate pilloline di oxicodone che come una tossicomane ingoia due per volta. In un momento di eccitazione liberatoria getta via dal finestrino il suo caschetto di capelli sintetici, lasciando respirare la sua testa quasi calva, che poi coprirà con un cappellino da baseball.
Non sappiamo cosa Ella abbia intenzione di fare dopo Disneyland, (lo scopriremo solo nelle ultime pagine) ma niente, nemmeno i suoi figli via cellulare, o uno degli incontri lungo la strada, la convinceranno a tornare indietro.
Lo scrittore Michael Zadoorian ne fa una descrizione fedele di questi personaggi, ispirato dai genitori, dalle vacanze in camper e dal padre morto di Alzheimer, persone anziane che odorano di corpi svaniti, con quel costante conflitto di stanchezza e insonnia nei momenti sbagliati. Come nella classica letteratura on the road si riflette un America diversa dai ricordi di Ella e di un passato lontano.
Ci viene descritta un coppia vivace con più di 60 anni di matrimonio alle spalle con delicati tocchi di ironia, come quando John non riesce a ricordare il nome di Ella o la chiama con il nome sbagliato.
«Sai chi sono, John?»
«Come no» risponde, tutto un sorriso, simulato apposta per me.
«Chi sono, allora?»
«Come, non sai chi sei?»
Un vecchio trucco.
«Sì, io lo so. Volevo appunto sapere se lo sai anche tu».
«Lo so».
«Dunque chi sono?»
«Ma sei il mio amore».
«Giustissimo». Gli metto una mano sul ginocchio. «E come mi chiamo?»
Nuovo sorriso. Muove le labbra, ma non ne esce un suono.
'S Wonderful rimbomba dall'autoradio, la chitarra sembra un basso tuba.
«Allora?»
«Lillian?»
Ritraggo la mano. Ma guarda che figlio di buona donna! Lillian?
«E adesso chi sarebbe questa Lillian?»
Non fiata. Lo so che è confuso, ma sono grandissimi affari suoi.
«Mi hai sentito. Chi è Lillian?»
«Non lo so».
«Ah, non lo sai?» Gli do una botta sul braccio. «Ma se hai appena detto che Lillian è il tuo amore».
«Non lo so».
E io non so cosa significa tutto questo, ma vorrei strangolarlo. Quando chiedevo a John se mi avesse mai messo le corna, mi rispondeva sempre che non sarebbe stato lì, se non mi fosse stato fedele. Adesso ho qualche dubbio. «Chi è Lillian?».
John ed Ella non sono santi e non sono stupidi; sono solo un paio di persone di classe media che hanno lavorato, cresciuto una famiglia, affrontato insieme tempi buoni e cattivi, e si sono resi conto che l'orologio del tempo scorre inevitabile. E i momenti di tenerezza che passano tra loro appaiono dolorosamente dolci senza mai allontanarsi nel territorio della commozione.
Come dice John "questa si che è vita" mentre Ella risponde "la vita che resta".
Come dice John "questa si che è vita" mentre Ella risponde "la vita che resta".
Donald Sutherland e Helen Mirren in Ella & John |
Da questo libro il regista Paolo Virzi nel 2017 ha tratto il film Ella & John con Donald Sutherland e Helen Mirren una storia d’amore coniugale nutrita da passione e devozione, che uscirà il 18 gennaio al cinema.
L'autore
Michael Zadoorian è nato a Detroit nel 1957, oltre a In viaggio contromano (2009) ha pubblicato Second Hand: una storia d'amore (2000) i racconti Il mondo delle cose (2009) editi da Marcos y Marcos
Il libro
Michael Zadoorian
Marcos y Marcos
2 commenti :
Ho messo in lista questo libro proprio quando ho saputo del film in lavorazione e sono molto curiosa, anche se temo una commozione incontenibile...
Il tema è abbastanza drammatico, raccontato in modo agrodolce con un finale inevitabile, e riguardo al film penso che la coppia Sutherland/Mirren sia appropriata per rappresentare questi personaggi, in specie la tenace Ella che non vuole lasciare quel che resta della sua vita in mano ai medici o case di cura.
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