Tutti vogliono vivere felici, ma quando si tratta di riconoscere che cosa rende felice la vita ecco che non sanno rispondere e quanto più la si cerca più ci si allontana, scriveva Seneca, e nei racconti de La felicità è facile di Massimiliano Nuzzolo i personaggi che narrano le proprie storie cercano un loro modo di essere felici in base alle situazioni e alle loro vicissitudini.
Nei 19 racconti brevi narrati con un linguaggio schietto e talvolta ironico si aggirano anime ed esistenze responsabili della propria vita o del loro futuro oppure verso il destino che li ha colpiti duramente come nel racconto Economia di parola dove un uomo che ha appena perso la moglie si rifugia in un bar a bere alle due del mattino fra la frettolosità e un equivoco che si sviluppa con il barista che vuole chiudere il locale. Oppure il musicista jazz dall'esistenza sregolata in Come è bello il vino che vaga per la città mentre nella sua testa rimbombano le note degli strumenti e le fitte nello stomaco causate dal vino rosso bevuto dopo il concerto pensando a quanti suoi idoli erano morti consumati dalla vita e dall'alcool, con la paura di morire che per un momento pervade l'uomo, consolandosi poi con un altro bicchiere di vino in un bar e suonando la sua armonica.
Talvolta alcuni racconti virano nel cinismo come nell'insolita coppia di Io e Frank composta da una ventenne con il seno rifatto che narra la sua inquietudine e un 75 enne descritto come "un ammasso putrescente di organi che non volevano più saperne di stare insieme " dove l'unica cosa che la rincuora è l'idea che il vecchio marito Frank prima o poi sarebbe morto. Il cinismo orientaleggiante campeggia ne Il maestro e l'allievo dove un saggio seduto in cima a una rupe contempla il mare e il giovane allievo, che porta un secchio d'acqua, viene attaccato da un gabbiano, cade e si fa male a un ginocchio fra le risate del maestro che stilla una nota di saggezza sulla paura e l'avventatezza, sempre pronto con una frase adatta ad ogni situazione, ma che questa volta il giovane non gradisce in una azione terribile contro il suo maestro.
I racconti de La felicità è facile sono composti da poche pagine brevi e stringate quasi come degli haiku dove ogni frase va soppesata e che iniziano sempre con citazioni di opere letterarie famose, insieme a una loro musicalità: un riferimento alla musica è sempre presente nei racconti con richiami a canzoni pop e rock a cominciare dal titolo del libro Happines is Heasy dei Talk Talk, così come ad alcuni cenni cinematografici da Romero a Alien, E.T. e altri.
La felicità si insinua nei piaceri del sesso dentro una macchina dai vetri appannati e una coppia appartata ne Il parcheggio accanto al cimitero che però viene turbata dall'idea terrificante del protagonista che immagina, come in un film di Romero, gli zombi che escono dal cimitero e si attaccano ai finestrini dell'auto. Oppure nel sogno irreale di un ragazzino che incontra Steven Spielberg, Tom Cruise e Angelina Jolie a Carpenedo vicino Mestre per girare un seguito di ET.
Metterei in cima fra i più profondi il racconto Mongoloide dove un ragazzo narra con molta ironia la sua condizione fisica, l'emarginazione, le sue fantasie adolescenziali, con un linguaggio semplice e fanciullesco "Gesù non mi fa entrare in paradiso ma a me non m’importa mica. Che ci provi Gesù a essere mongoloide ". E il drammatico Mio nonno aveva un vocoder che esplora la condizione dei deportati attraverso il racconto di un nipote e suo nonno che avendo perso l'uso delle corde vocali si esprime con un vocoder un apparecchio elettronico che sintetizza la voce. "Per noi Mauthausen era solo un nome strano che suonava bene all’orecchio e a cui non associavamo ancora nulla di macabro." dirà il ragazzo meravigliato sull'abitudine del nonno a mangiare solo bucce di patate, riflettendo mentre mangia proprio delle patate alle privazioni subite dal povero nonno. Troverà poi analogie musicali fra la voce elettronica del vecchio e il gruppo dei Rockets e dei Kraftwerk che coinvolgerà successivamente il giovane e i suoi compagni nell' attività musicale.
Ogni racconto di Nuzzolo è una finestra su delle esistenze che alcune volte potrebbero disorientare il lettore, ma nello stesso tempo lo sorprende con parole e messaggi interiori su quello che può essere un breve momento della vita.
L'autore
Massimiliano Nuzzolo è nato a Mestre nel 1971. Ha esordito nel 2004 con il romanzo L’ultimo disco dei Cure. Nel 2007 ha pubblicato la raccolta di poesie Tre metri sotto terra (Coniglio editore). Esperto di musica e di culture giovanili, ha curato la raccolta di racconti La musica è il mio radar (Mursia 2010). Con Italic nel 2012, ha pubblicato il romanzo Fratture. Ha prodotto il disco "L'esperienza segna" dei Soluzione collaboratori del fu filosofo Sgalambro.
Il libro
La felicità è facile di Massimiliano Nuzzolo, Pequod edizioni
Su Amazon euro 11,90
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