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I giardini degli scrittori di Luca Bergamin: quando la natura ispira la letteratura

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In un libro l'affascinante viaggio tra i giardini amati dagli scrittori: da Austen a D'Annunzio, scopri come la natura ha nutrito la creatività dei grandi autori della letteratura. La passione per il giardinaggio e l'amore per la letteratura si intrecciano in modo sorprendente nelle vite di molti grandi scrittori. Il libro " I giardini degli scrittori " di Luca Bergamin ci accompagna in un affascinante tour botanico attraverso i luoghi verdi che hanno ispirato quaranta tra i più celebri autori della letteratura mondiale.

Le lupe. Un uomo prigioniero di due donne nel romanzo degli scrittori Boileau-Narcejac

Un prigioniero di guerra evaso inganna le donne che lo ospitano nella Francia occupata, ma a sua volta verrà ingannato. Un giallo noir della coppia di scrittori Boileau-Narcejac, autori de "La donna che visse due volte".  



le lupe copertina






Pierre Boileau e Thomas Narcejac sono stati una coppia di scrittori francesi che si dedicò alla scrittura di incredibili romanzi polizieschi dagli anni '50 agli anni '70. 

Mentre Boileau ideava la trama e la storia, Narcejac scriveva i libri, aggiungendo dialoghi fantastici e descrizioni asciutte. 

La coppia ha ispirato negli anni '50 anche grandi film, da Hitchcock "La donna che visse due volte (Vertigo) e Henri-Georges Clouzot con "I diabolici".   

Questo romanzo infatti ha una qualche assonanza con I diabolici uscito nel 1952, anche là ci sono due donne e un uomo coinvolto in un omicidio. 


👉 vedi : I Diabolici. Un thriller perfetto


Le lupe pubblicato nel 1956, ora stampato per Adelphi, è un tipico noir degli scrittori. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, la storia inizia con due prigionieri di guerra in fuga da un campo tedesco per tornare in Francia. 

Uno di loro, Bernard, muore in un incidente ferroviario sulla strada per Lione e l'altro, Gervais, decide di prendere l'identità di Bernard per ingannare Hélène, madrina di guerra, raffinata sensibile e colta e convincerla a proteggerlo. 

Le madrine di guerra erano delle donne che inviavano corrispondenze epistolari, per dare supporto morale ai soldati al fronte. Sarà tramite le lettere del defunto Bernard che Gervais riesce a rintracciare Hélène. 

Gervais, che aveva ucciso la moglie prima della guerra, all'inizio vorrebbe dire la verità ma qualcosa lo trattiene e non si pente di aver fatto ricorso all'inganno. 

Ma sarà poco preparato agli strani eventi che il suo ruolo potrebbe aver innescato.

Sebbene Gervais sia il protagonista principale della storia, il romanzo è molto più interessato alle tre donne che ruotano intorno alla trama. 

Hélène e sua sorella più giovane Agnès, vivono in un appartamento opprimente e la loro rivalità e meschinità intrappolano Gervais in una rete di inganni e bugie. 

L'arrivo di Julia, la sorella del defunto Bernard, pur sapendo la verità, non rivela il gioco di Gervais per motivi personali e finanziari, ma farà sì che la trama prenda un'altra piega. Hélène poi vuole sposare Gervais, ma Agnès appare gelosa. 

Inutile dire che questo noir sarebbe imperdibile da leggere, per chi ama il genere, così come raccontare il finale agghiacciante che chiude la storia narrata in prima persona da Gervais.

Ogni personaggio trama per mettere fuori gioco l'altro. Ognuno dubita dell'altro in un perfetto dramma a porte chiuse, con una guerra che infuria fuori. 

Gervais appare un prigionero in tutti i sensi, non può uscire di casa rischiando di essere catturato dai tedeschi che rastrellano la città. 

C'è una scena particolare che toglie il fiato, dove anche il titolo dato all'edizione inglese "Il prigioniero" è metaforicamente appropriato: 

"Le due donne mi avrebbero fatto senz’altro un mucchio di domande. Ero loro prigioniero, Agnès aveva detto bene. Mia madre, mia moglie, lo Stalag, Bernard e ora Hélène e Agnès, solo prigioni e carcerieri. E, anche volendo fuggire, ero nelle grinfie di quella città sinistra, con le sue strade sconosciute, i tedeschi, la polizia" 


Gli scrittori usano l'atmosfera bellica opprimente per aggiungere un altro strato di terrore e disperazione alla vicenda. 

I temi preferiti dagli autori, come identità, doppi e inganni (ricordate La donna che visse due volte ), qui sono tutti presenti e la coppia sembra divertirsi a giocarci fino al culmine. 

I loro personaggi hanno ognuno una motivazione, deliziosamente malvagia, per agire nel modo in cui si muovono.

Dal romanzo è stato tratto un film nel 1957 "I demoniaci" con Jean Moreau (dvd su Amazon) e un film per la tv  Les louves nel 1985. 



le lupe




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Titolo: LE LUPE

Autore: Pierre Boileau, Thomas Narcejac 

Editore: Adelphi

Anno: 2024

Pagine: 179


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