12 giu 2023

 

Libri da leggere 2023. Novità giugno

Libri novità per giugno: Un matrimonio epistolare, Una stanza tutta per sé, Femina, I biglietti misteriosi di Margareth Small, Storia dei vampiri e degli spiriti malefici

Alcuni libri novità usciti in questo periodo che propongo sono: una raccolta di lettere tra l'autore siciliano del Gattopardo e la sua futura moglie baronessa baltica psicanalista, visti nella loro intimità su come trascorrevano le giornate, su parenti, amici, pranzi e cani e, soprattutto, sulle reciproche letture. 

Per chi è curioso su dove hanno scritto o scrivono i grandi scrittori, un bel libro mostra alcune indiscrezioni sulle stanze o "torri d'avorio" dove i grandi autori da Jane Austen a Paolo Cognetti producevano e producono le loro opere.  

Mentre un interessante saggio di una storica inglese, porta alla luce le donne del Medioevo dimenticate o cancellate dai documenti con la parola «femina» annotata accanto. 

C'è poi un romanzo inglese su una donna anziana rimasta analfabeta ma che continua a ricevere delle strane lettere legate al suo oscuro passato. 

Il libro è stato  ispirato direttamente dalle testimonianze di persone con difficoltà di apprendimento e dai racconti in prima persona incredibilmente commoventi della vita di degenti in istituti per soggiorni di lunga durata, che l'autore ha ascoltato mentre lavorava per il Mencap, un ente di beneficienza del Regno Unito per le persone con difficoltà di apprendimento. 

Infine, per chi ama il mistero, una dissertazione sui vampiri e le creature della notte, scritte da un demonologo e occultista nel 1820, molto prima che i romanzi sui vampiri conquistassero il grande pubblico.  

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UN MATRIMONIO EPISTOLARE

Caterina Cardona

Sellerio

Corrispondenza tra Giuseppe Tomasi di Lampedusa e la moglie Alessandra Wolff von Stomersee. 

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del Gattopardo, e Alessandra Wolff von Stomersee, baronessa baltica e psicoanalista che contribuì a introdurre Freud in Italia, si sposarono nel 1932, trentottenne lei, di due anni di meno lui: si erano conosciuti grazie a complicati incroci di famiglia, frequenti tra gli aristocratici del tempo. 

Per una lunga fase della vita si spedirono lettere con molte notizie su come trascorrevano le giornate, su parenti, amici, pranzi e cani e, soprattutto, sulle reciproche letture. Rari i sentimenti. Scritte tra il 1932 e il 1943, quando, a causa delle vicende belliche, il loro matrimonio finì per assumere un «assetto più tradizionale», queste circa duecento lettere costituiscono una testimonianza estremamente significativa. 

Fino ad allora il loro era stato, infatti, quello che si potrebbe definire un «matrimonio epistolare»: basato su di una forte consonanza intellettuale ma di cui lo stare lontani per lunghi periodi costituiva «un elemento strutturale». 

Nel commento che conclude il volume, Giorgio Manganelli caratterizza così i due personaggi: lei, «regina boreale che ha per reggia un castello tedesco in terra di Lettonia»; lui, «custode della propria infanzia»; e sottolinea quanta energia promani da lei e quanto più languido, infantile ed emotivo appaia lui. Caterina Cardona sulle lettere, attraverso le lettere e oltre le lettere di Giuseppe e Licy conduce la sua sottile indagine svelando «un gioco della psiche, una astuzia della intelligenza e degli affetti» (Manganelli) che cattura l’interesse del lettore conducendolo alla ricerca della chiave profonda di un matrimonio e alla genesi imprevista di un capolavoro: Il Gattopardo.





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UNA STANZA TUTTA PER SÉ 

Dove scrivono i grandi scrittori

Alex Johnson

L'Ippocampo


Dagli attici alle torri medievali, dalle sale da biliardo alle vasche da bagno, dalle stanze d'albergo alle isole private, esploriamo i luoghi dove cinquanta grandi autori hanno amato scrivere. Queste «stanze tutte per sé», per riprendere la famosa espressione di Virginia Woolf, ci invitano a sbirciare dietro le quinte, svelandoci i metodi di lavoro e le curiose manie di scrittori come Jane Austen, le sorelle Brontë, Agatha Christie, Paolo Cognetti, Ernest Hemingway, Umberto Eco, Jack London, Haruki Murakami, Marcel Proust, J.K. Rowling, Virginia Woolf...

Le stanze in cui scrivevano gli autori preferiti hanno un fascino particolare, Alex Johnson esamina gli spazi di scrittura di una variegata gamma di grandi scrittori, e scrive un profilo succinto di ogni autore, ma riesce comunque a inserire un sacco di perle interessanti sulle loro routine creative, dal banale  Wodehouse che iniziava ogni giorno della settimana puntualmente alle 7:30, all'insolito DH Lawrence il quale evitava la scrivania a favore della scrittura sotto gli alberi, alla bizzarra Agatha Christie che avrebbe discusso le sue trame nella vasca da bagno. 

Un bel libro da leggere o da regalare, con carta spessa e di qualità e pagine da ammirare appieno con le deliziose illustrazioni di James Oses.





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FEMINA

Storia del Medioevo attraverso le donne che sono state cancellate

Janina Ramirez

Il Saggiatore


Nel 1878 alcune ossa antiche vennero estratte dal terreno a Birka, vicino a Stoccolma e identificate con certezza come i resti di un guerriero nordico del X secolo.  I resti erano circondati da ogni tipo di strumento mortale: lance, asce, frecce e spade e un paio di robusti cavalli da guerra. 

Poi, negli ultimi 10 anni, sono cominciati a emergere alcuni dubbi. Il bacino dello scheletro era sospettosamente largo, le ossa dell'avambraccio straordinariamente sottili. 

Nel 2017, il DNA venne stato estratto da un dente e la verità finalmente svelata: il guerriero Birka era una donna.

In un colpo solo le idee sulle donne norrene, e sulle donne nella cultura medievale in generale, furono capovolte. Sparirono le immagini di donne soggiogate con libri di preghiere, gli sguardi muti e gli occhi bassi, ed entrò qualcosa di più arduo e interessante. La notizia fece il giro del mondo e i suoi effetti hanno iniziato a registrarsi anche nella cultura popolare.

Durante le sue ricerche, Janina Ramirez ha scoperto innumerevoli nomi di donne cancellati dai documenti storici, con la parola «femina» annotata accanto. Mentre i guardiani del passato avevano ordinato di bruciare i libri di autrici e distruggere le opere d’arte prodotte da artiste, una donna del XXI secolo ha riconnesso i fili delle vite sfaccettate di quelle vissute nell’età di mezzo. 

Femina va oltre i documenti ufficiali per svelare il vero impatto di donne come Jadwiga, l’unica «re» donna in Europa, Margery Kempe, imprenditrice e mistica girovaga, e Cynethryth, che poteva vantare una moneta coniata tutta sua...






neil alexander


I BIGLIETTI MISTERIOSI DI MARGARET SMALL

Alexander Neil

Garzanti

C'è posta per Margaret Small e non si tratta di pubblicità. La busta colorata contiene cinquanta sterline e una lettera, breve e scritta con una grafia ordinata. Margaret riesce a distinguere la firma: C. 

Il resto, invece, non riesce a leggerlo. Sotto i suoi occhi le lettere oscillano, sparpagliandosi sul pezzo di carta. Lei prova ad afferrarle, ma le sfuggono via. Margaret è diversa dalla maggior parte delle persone. Ha qualche difficoltà in più. Per questo, quand'era bambina, sua nonna l'ha affidata all'istituto St Mary; da quel momento, Margaret non l'ha più vista. 

Alla St Mary nessuno le ha veramente insegnato qualcosa – lì i bambini vengono abbandonati a loro stessi – eppure, in quella scuola, ci è rimasta più a lungo del previsto: ne è uscita all'età di quarantun anni. Oggi di anni ne ha settantacinque e a leggere non ha ancora imparato. Lei ancora non lo sa, ma dietro quelle lettere si nascondono segreti sconvolgenti che riguardano il suo passato. Il passato che lei voleva dimenticare.

Per risolvere il mistero del suo benefattore Margaret deve tornare indietro nei suoi ricordi di quasi 70 anni, al tempo in cui era 'scomparsa' in un istituto di lunga degenza per bambini con difficoltà di apprendimento.





de plancy vampiri


STORIA DEI VAMPIRI E DEGLI SPIRITI MALEFICI

Jacques Collin de Plancy 

Luni editrice

L'occultista e demonologo Collin de Plancy (1793 - 1887) - già autore di un Dizionario infernale -  in questa "Storia dei Vampiri" ci presenta una accuratissima disamina e analisi dei vampiri e dei casi di vampirismo, veri o presunti che fossero, e nella sua prefazione afferma che «Se il vampirismo avesse qualche fondamento, si dovrebbe credere che Dio sia stato spodestato e che sia Satana a governare ora questo sfortunato mondo sublunare». 

Sul finire del Settecento e per tutto l’Ottocento, in particolare in Francia e Inghilterra, si sviluppò la ricerca quasi ossessiva delle forze dell’occulto, che coinvolse persone di ogni ceto sociale, portando alla produzione di molti testi che ancora oggi dominano e suscitano terrore, sia sui vampiri sia su personaggi “malefici” nati proprio in quel particolare momento storico culturale. 

Questo libro, pubblicato nel 1820 a Parigi solo un anno dopo Il vampiro  di John Polidori e due anni dopo Frankenstein di Mary Shelley, anticipa di due secoli i moderni studi sul vampirismo e sulle “presenze” dell’occulto, oggi argomento totalmente sdoganato e di comune accettazione, ed è la base e il fondamento di tutti gli studi successivi. Un libro che probabilmente suscitò l'attenzione anche di Bram Stoker. Alla fine del suo studio l'autore scrive:

"Concludiamo che tutte queste storie di fantasmi, di revenants, di spettri, di demoni, di Strigi, di vampiri, meritano più attenzione delle prodigiose avventure delle Mille e una notte e dei Racconti di Mamma oca; ma nessuna mente sensibile riporrà più fede in queste Storie che in questi Racconti."


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