Quattro anziani investigatori dilettanti cercano di risolvere un misterioso omicidio, ma il romanzo è anche una profonda riflessione sulla vecchiaia
Nella lussureggiante campagna del Kent si trova immerso nel verde il Coopers Chase Retirement Village, un lussuoso centro residenziale per pensionati. Una volta alla settimana quattro amici residenti, Elizabeth, Joyce, Ibrahim e Ron ovvero il Club dei delitti del giovedì, si ritrovano per indagare su vecchi omicidi irrisolti contribuendo ognuno in modo diverso. Ma questa volta si troveranno davanti a un reale omicidio che coinvolge il Coopers Chase, e i quattro pensionati sono determinati ad andare a fino in fondo.
Quando Tony Curran, un costruttore locale con un passato dubbio, viene trovato picchiato a morte, gli anziani investigatori si ritrovano le mani il loro primo caso dal vivo, un caso con un vero cadavere e da qualche parte là fuori anche un vero assassino .
Le loro indagini sollevano una serie di sospetti che includono un costruttore rivale, un prete decaduto, il figlio di un pugile e l'ex socio in affari della vittima, l'oscuro e sfuggente imprenditore immobiliare Ian Ventham.
Ma poi anche Ventham cade morto sotto gli occhi di un gruppo di residenti di Coopers Chase che manifestavano contro l'ampliamento della lussuosa casa di riposo. Qualcuno vuole demolire la vecchia canonica con cimitero annesso e farne altre residenze di lusso.
Dopo aver intuito un comportamento scorretto, la "piccola banda" di detective dilettanti si ritrova a seguire due assassini e si chiede se uno di loro possa nascondersi nella loro comunità.
L'autore del libro Richard Osman, è un noto presentatore di quiz della televisione britannica e anche un appassionato della narrativa poliziesca. Per questo suo romanzo d'esordio, ha attinto alle sue conoscenze insieme ai trucchi del mestiere del genere giallo, confezionando un romanzo acuto e divertente con delle note anche amare e commoventi sulla terza età.
«...La memoria era il vandalo che faceva razzie in tutta Coopers Chase. Smemoratezza, dimenticanze, distrazione, grovigli di nomi ingarbugliati. Che cosa sono venuta a fare qui? I nipotini ti guardano e ridacchiano di te. Figli e figlie ci scherzano su, ma tu devi stare all’erta. Ogni tanto capita che ti svegli di notte coi sudori freddi. Di tutte le cose da perdere, proprio la memoria? Che si prendano una gamba, un polmone, o che altro ma non la memoria, non la mente».
L'intera narrazione è tenuta insieme e portata avanti dai suoi personaggi bizzarri. Tutti e quattro i detective dilettanti fanno la loro parte: Elizabeth era stata una spia in passato, donna coraggiosa e piena di risorse; Ibrahim, un ex psichiatra, risulta meticoloso e metodico; Ron, ex sindacalista, ha cuore e testa calda; e l'ex infermiera Joyce trasuda cordialità e compassione.
Poi ci sono i veri detective come l'agente Donna De Freitas e l'ispettore capo Chris Hudson, i quali vengono coinvolti dalla combriccola per aiutarsi a vicenda sulle informazioni del caso. La polizia locale, dovendo seguire i mezzi di indagine più accettati, ha qualche scrupolo a unirsi a loro quando viene invitata ma i loro obiettivi in fondo sono gli stessi.
Conosceremo meglio l'ex infermiera Joyce, grazie alle annotazioni sul suo diario. Quando non ci informa di una torta al limone sfornata con successo, un tortino di manzo e patate in crosta o del piacere di bere gin tonic in lattina, ci tiene aggiornati sull'andamento del caso e fornisce informazioni su coloro che sono collegati ad esso.
La vecchiaia a volte può essere un peso per loro e potrebbero dover sopportare determinati problemi fisici e mentali, ma insieme risultano un gruppo affiatato, una forza con cui fare i conti. Questi investigatori dilettanti sono anche un poco ortodossi quando si tratta di usare metodi che impiegano per indagare e potenzialmente intrappolare un assassino.
Il club dei delitti del giovedì (SEM editore) è un avvincente giallo classico inglese, completo di false piste, colpi di scena inaspettati e un paio di agenti di polizia i quali, nonostante i loro migliori sforzi, riescono sempre a essere un passo indietro rispetto alle loro controparti amatoriali.
C'è un certo umorismo regolare, come la scena in cui l'ispettore Hudson viene invitato dai nostri eroi e messo a sedere su uno stretto divano tra due di loro, sarà costretto a mangiare una torta succulenta, lui che vuole stare a dieta.
Ma ci sono anche diverse riflessioni sulla solitudine e la vecchiaia, come quando l'agente De Freitas all'inizio del romanzo tiene una lezione di consigli pratici sulla sicurezza alla casa di riposo e questi rispondono :
«Io ho la cataratta. Se mi mostra un tesserino della biblioteca, io la faccio accomodare.»
«Non devono più nemmeno fare la lettura del contatore, adesso. È tutto in rete.»
«Sul cloud, cara mia.»
«Fosse per me, farei entrare anche un ladro d’appartamenti pur di avere qualcuno che viene a trovarmi.»
Insomma se stai cercando divertimento, intrattenimento e un giallo riflessivo, intelligente, oltre che insolito e coinvolgente, allora è molto probabile che Il club dei delitti del giovedì ti piaccia.
Dato che in Inghilterra ha avuto molto successo, collocato tra i primi dieci libri più venduti dell'autunno 2020, è probabile che i nostri quattro pensionati ritorneranno in futuro.
Elizabeth si incammina nell’aria fredda della sera, senza voltarsi indietro. Fa buio un po’ prima ogni giorno, e i foulard cominciano a uscire dai guardaroba. L’estate tiene ancora un coperchio sull’autunno, ma non durerà a lungo. Quanti autunni ci saranno ancora per lei? Per quanti altri anni potrà infilarsi un paio di stivali comodi e camminare tra le foglie? Un giorno la primavera verrà senza di lei. I narcisi cresceranno sempre intorno al lago, ma tu non sarai qui a vederli. È così che vanno le cose: goditele intanto che puoi.
Il libro
Titolo: IL CLUB DEI DELITTI DEL GIOVEDÌ
Autore: Richard Osman
Editore: SEM
Anno:2020
Pagine: 384
Traduzione: Roberta Corradin
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