Un padre sfortunato, ma affettuoso, cerca disperatamente di riconnettersi con suo figlio affetto da mutismo dopo la morte accidentale di sua madre. Sarà un costume da panda l'elemento che aiuterà a cambiare il loro complicato rapporto.
ill. Harry Anderson (1948) |
I giorni del panda (Mondadori) è l'esordio letterario dello scrittore inglese James Gould-Bourn.
La vita di Danny sta cadendo a pezzi. È un genitore single con un figlio di undici anni, Will, che non parla dalla morte di sua madre, avvenuta in un incidente stradale quattordici mesi fa. Danny è anche tormentato da un losco padrone di casa per un affitto arretrato non pagato e ha appena perso il lavoro di operaio.
Non ha molte referenze o capacità per trovarsi un altro impiego. Il padrone di casa gli pone un termine per procurarsi i soldi per l'affitto, altrimenti gli intima un qualche tormento fisico. Perciò lottando per trovare lavoro e alla disperata ricerca di denaro, al parco incontra per caso alcuni artisti di strada, siccome pensa che si possa guadagnare, Danny decide di fare ciò che farebbe chiunque nella sua posizione.
Preso dalla disperazione, spende i suoi ultimi soldi in un costume da panda usato, liso e puzzolente, decidendo impulsivamente di diventare un panda ballerino. Un giorno, mentre si esibisce in modo orrendo e sconclusionato, vede suo figlio nel parco con alcuni bulli che lo prendono in giro.
L'umiliazione vale la pena quando Will incuriosito da questo panda gigante, finalmente gli parla per la prima volta dalla morte di sua madre. Il problema è che il ragazzo non sa che dentro il costume da panda c'è suo padre, e Danny non vuole rivelare la sua vera identità con la paura che Will smetta di parlare di nuovo.
I giorni del panda è una storia a tratti commovente e drammatica, ma anche con alcuni tocchi di ilarità, specie quando Danny ancora con il costume logoro sale su un autobus e incontra Krystal, un ragazza sboccata dai capelli scuri con "orecchini a cerchio più grandi delle ruote del bus" e una minigonna cortissima:
«Mi hai colpito in testa con la borsa.»
«Embe’? Tu hai colpito la mia borsa con la testa, ma non mi sto lamentando, no?»
«E cos’hai lì dentro, dei mattoni?» aggiunse Danny massaggiandosi la nuca.
«Un tirapugni d’ottone» rispose la ragazza. «Vuoi vederlo?»
Danny le osservò le dita: con tutti quegli anelli, non aveva certo bisogno di un tirapugni. Le dita dalle unghie rosa fluo stringevano un cellulare irto di borchie luccicanti che componevano la parola “Krystal”.
Scoprirà che lavora in un locale notturno come ballerina di pole dance, sarà lei a insegnargli a ballare dato che lui è totalmente negato, al contrario della moglie Liz che invece se la cavava bene e aveva insegnato anche al figlio Will.
Will era sopravvissuto all'incidente mentre era insieme alla madre, da allora per quasi un anno e mezzo si rifiuta di parlare. Lei gli manca. Si rinchiude spesso in un armadio ad annusare la crema per le mani della madre che profuma di arance, ultimo ricordo piacevole e doloroso "...Se chiudo gli occhi mi sembra che la mamma sia ancora lì con me."
Anche Danny è ancora legato al ricordo della moglie morta, i suoi vestiti, le foto, e la casa stessa cui molti consigliano di lasciarla, anche per non avere a che fare con l'infido padrone di casa.
«...La mamma non era solo la mia mamma, era anche mia amica, capisci? Mio papà, invece… è solo mio papà. Ha sempre lavorato un sacco, usciva presto al mattino e rientrava tardi la sera, quindi facevo quasi tutto con la mamma.»
Tra padre e figlio si era creata una rottura poiché il ragazzo si sentiva più affine alla madre che al padre quasi sempre assente. Quando si accorge che con il costume da panda il figlio si apre e si confida, scopre delle cose tra figlio e madre che non conosceva, Danny allora ha paura di dirgli la verità, che comunque prima o poi il ragazzo scoprirà, specie quando il padre per racimolare dei soldi si iscrive a una gara di artisti di strada strampalati con un primo premio allettante.
I personaggi secondari contribuiscono notevolmente alla storia: dal losco padrone di casa che minaccia di piegare Danny se non paga l'affitto, al migliore amico di Danny, un ucraino imponente che parla un inglese smozzicato, poi Mo l'amico fidato di Will con l'apparecchio acustico, e gli altri stravaganti artisti di strada, incluso un mago folle che crede di avere davvero poteri magici, un tempo legato a Krystal .
Insomma una lettura bizzarra ma obbligata per chiunque voglia rendere felice il proprio cuore. L'autore riesce a raccontare in modo molto onesto, equilibrato e sensibile, dosando il dolore in modo tale che ti tocchi il cuore durante la lettura, ma non ti deprime mai nella sua malinconia.
Inoltre, argomenti come la perdita, il desiderio, le paure, l'amicizia e soprattutto l'amore e la famiglia, per quanto minori, sono inseriti in una cornice di umorismo effervescente raccontati in modo vivace alternando risate e dramma.
Il libro
Titolo: I GIORNI DEL PANDA
Autore: James Gould-Bourn
Editore: Mondadori
Anno: 2020
Pagine: 288
Traduzione: Aurelia Di Meo
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