La controversa scrittrice inglese Mary Butts ci racconta amori e tradimenti, magia, credenze mistiche e follia
Esce per la prima volta in Italia A Bloomsbury e altri racconti (Safarà editore) una selezione di racconti dell’inglese Mary Butts (1890-1937) una scrittrice dimenticata per la sua controversa biografia e che merita di essere annoverata con Katherine Mansfield e Virginia Woolf tra le più importanti e originali scrittrici moderniste d’Inghilterra. Nelle sue pagine Mary ci racconta amori e tradimenti, magia, credenze mistiche e follia della Generazione perduta negli anni '20 e '30.
Esce per la prima volta in Italia A Bloomsbury e altri racconti (Safarà editore) una selezione di racconti dell’inglese Mary Butts (1890-1937) una scrittrice dimenticata per la sua controversa biografia e che merita di essere annoverata con Katherine Mansfield e Virginia Woolf tra le più importanti e originali scrittrici moderniste d’Inghilterra. Nelle sue pagine Mary ci racconta amori e tradimenti, magia, credenze mistiche e follia della Generazione perduta negli anni '20 e '30.
Mary Butts era otto anni più giovane di Virginia Woolf, tanto per fare un paragone (fra l'altro le due donne si incontrarono nell'ottobre del 1922, nel suo diario la Woolf scrisse che quando se ne era andata gli aveva lasciato un gran mal di testa).
Nata nel Dorset, il paesaggio rurale ebbe forte influenza nel suo sviluppo e nelle sue convinzioni personali. In casa aveva appesi diversi quadri originali del poeta e pittore visionario William Blake, l'artista era stato un amico di famiglia. Queste opere incluso un dipinto di Ecate ebbero forse un impatto significativo sulla giovane Mary. Quando il padre morì nel 1904, sua madre vendette le opere di Blake, con grande dispiacere per l'adolescente Mary. Dal 1909 si iscrisse al Westfield College da cui fu espulsa nel 1912. Due anni dopo si diplomò alla London School of Economics.
Durante la Prima guerra mondiale intraprese volontariato insieme alla pittrice e scrittrice australiana Stella Bowen, che la definì "un oggetto fiammeggiante" nel tetro ufficio dove lavoravano "con i suoi capelli scarlatti, la pelle bianca e gli occhi penetranti e profondi".
Poi si sposò con uno scrittore John Rodker, diede alla luce una figlia Camilla Elizabeth, ma presto si separarono. Bisogna aggiungere che non fu un abile madre e la bambina passò pochissimo tempo con lei cresciuta in gran parte dalla zia.
Nata nel Dorset, il paesaggio rurale ebbe forte influenza nel suo sviluppo e nelle sue convinzioni personali. In casa aveva appesi diversi quadri originali del poeta e pittore visionario William Blake, l'artista era stato un amico di famiglia. Queste opere incluso un dipinto di Ecate ebbero forse un impatto significativo sulla giovane Mary. Quando il padre morì nel 1904, sua madre vendette le opere di Blake, con grande dispiacere per l'adolescente Mary. Dal 1909 si iscrisse al Westfield College da cui fu espulsa nel 1912. Due anni dopo si diplomò alla London School of Economics.
Ecate o le tre Parche, William Blake 1795 |
Durante la Prima guerra mondiale intraprese volontariato insieme alla pittrice e scrittrice australiana Stella Bowen, che la definì "un oggetto fiammeggiante" nel tetro ufficio dove lavoravano "con i suoi capelli scarlatti, la pelle bianca e gli occhi penetranti e profondi".
Poi si sposò con uno scrittore John Rodker, diede alla luce una figlia Camilla Elizabeth, ma presto si separarono. Bisogna aggiungere che non fu un abile madre e la bambina passò pochissimo tempo con lei cresciuta in gran parte dalla zia.
Trascorse gli anni '20 in ambienti artistici e letterari tra Londra, Parigi e la Costa Azzurra conoscendo grandi personaggi come Ezra Pound, Jean Cocteau, James Joyce, EM Forster.
Il suo spirito ribelle la portò a esplorare varie tematiche mistiche e incontrare personaggi eccentrici fra cui l' esoterista Aleister Crowley, passò alcuni mesi nella sua cosiddetta Abbazia di Thelema in Sicilia, qui trovò che gli adepti praticavano cerimonie scioccanti, questo la convinse a ritornare in Inghilterra dove le conseguenze la portarono alla dipendenza da oppiacei.
Sposò un pittore inglese e si stabilì nell'estremo ovest della Cornovaglia, dove morì nel 1937 all'età di soli 46 anni per complicanze di un ulcera allo stomaco.
Mary Butts è stata una prolifica scrittrice di narrativa, saggi, poesie, in particolare i racconti dove si manifesta tutta la potenza e la liricità della prosa dell’autrice inglese, influenzata dagli albori della psicanalisi, dal misticismo e dal soprannaturale.
La sua scrittura riesce a raccontare l’impercettibile, la vitalità della campagna inglese e, più in generale, l’essenza misterica della natura. Mary Butts dà vita a un quadro inatteso della campagna inglese, affrontando temi classici, come la contrapposizione città/campagna-mondo rurale, e intrecciandoli a profonde e sofisticate riflessioni sul potere, sia esso politico, femminile o naturale.
L’autrice esplora inoltre i rapporti che legano l’animato e l’inanimato, l’umano e il non umano, immergendosi nei meccanismi sotterranei che governano le relazioni tra gli esseri umani.
Non mancano nei racconti di Mary Butts riferimenti alla sessualità (aveva avuto relazioni saffiche con diverse donne), alla storia, alla guerra, all'occultismo, trasfigurati dal linguaggio del mito.
Nel racconto "Dall'altare al soprammobile del camino" Vincent il protagonista quarantenne, è un uomo che "fin dalla guerra, non aveva mai raggiunto una vita piena", si stabilisce per riprendersi nell'amata Parigi che non riconosce, ma si innamora di una giovane donna americana corrotta.
"Con e senza bottoni" è una bella storia di fantasmi in cui due sorelle tentano di spaventare il loro vicino di cottage con dei vecchi guanti di capretto ma la cosa gli si ritorce contro.
Il lungo racconto "A Bayswater" è una storia domestica che coinvolge una famiglia disturbata e un estraneo intrigante. Con "Bellerofonte ad Antea" la scrittrice fa un escursione nella leggenda classica greca. Il racconto che dà il titolo alla raccolta "A Bloomsbury" vede una drammatica faida tra cugini lontani.
"Brightness Falls" invece racconta di un uomo, Max, che si confida preoccupato al narratore riguardo alla sua donna che si sta spingendo piuttosto lontano con "incantesimi, magia; o tutte quelle smancerie riguardanti la teosofia: l’aura e le reincarnazioni" queste stranezze sono per Max tutte occupazioni femminili non tollerando questo genere di cose.
Il racconto attesta che molte donne e anche uomini (anche la stessa scrittrice) all'epoca stavano esplorando con curiosità questi stati di alterazione mentale o euforici assuefatti dagli oppiacei.
Iniziò la sua carriera come modernista, attirando notevole attenzione e lodi (insieme alle polemiche) durante la sua vita. Al momento della sua morte era vista principalmente come una scrittrice religiosa o mistica, e dopo di ciò la sua scrittura rimase in gran parte trascurata fino a un risveglio di interesse negli anni '90.
Il suo famigerato stile di vita mise in ombra l'importanza del suo lavoro. Solo negli ultimi anni c'è stata una rinascita per l'interesse delle opere di Mary Butts a seguito della pubblicazione dei suoi diari. Alla sua morte, la figlia di Mary, Camilla, divenne il suo esecutore letterario, ma era riluttante a separarsi dai documenti di sua madre. Perciò i documenti rimasero privati relativamente fino pochi anni fa, a quel punto Camilla permise alla biografa Nathalie Blondel di avere accesso alla Yale University che li aveva acquistati e pubblicare i diari e le lettere, dando una giusta collocazione a questa scrittrice dimenticata.
Una nota sul progetto grafico spiega la copertina "intessuta da una trama di simboli appartenenti alla simbologia dell’occulto, dell’astronomia e dell’alchimia" rispecchiando il flusso della narrazione, simboli incastonati nel colore viola considerato magico per eccellenza.
Il libro
Titolo: A BLOOMSBURY e altri racconti
Autore: Mary Butts
Editore: Safarà
Anno: 2019
Pagine: 168
traduzione: Giulia Betti e Cristina Pascotto
Il libro
Titolo: A BLOOMSBURY e altri racconti
Autore: Mary Butts
Editore: Safarà
Anno: 2019
Pagine: 168
traduzione: Giulia Betti e Cristina Pascotto
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