20 dic 2018

 

Novità libri dicembre 2018: Isabel, Cucinare un orso, Sorelle Bunner

Tre romanzi nuovi consigliati ambientati nel 1800

L'irlandese John Banville riprende il personaggio di Isabel Archer o Mrs Osmond da dove Henry James lo aveva lasciato in Ritratto di signora. Nella scena finale, uno dei pretendenti di Isabel, l'industriale americano Caspar Goodwood, la segue nella casa della sua amica Henrietta Stackpole a Londra, solo per sentirsi dire che Isabel è tornata a Roma. James non ci dice del suo futuro, Banville lo fa con questo romanzo sequel "alla James". Lo svedese Mikael Niemi ci racconta una storia nell'estremo Nord in Svezia ambientata nel 1852, un predicatore scienziato e un giovane allievo dovranno indagare su alcuni omicidi cui la popolazione locale incolpa un orso selvatico. L'americana Edith Wharton scrive una storia inedita su due sorelle sole molto legate che gestiscono un piccolo negozio di fiori artificiali e piccoli articoli di abbigliamento. La loro vita tranquilla e misera verrà sconvolta da un uomo, un poco di buono che le porterà alla rovina. 

Auguste Reading to Her Daughter, Mary Cassatt (1910)








John Banville
ISABEL
Guanda

Alla fine di Ritratto di signora Henry James aveva lasciato Isabel Archer, che aveva scoperto gli inganni del marito e della sua amica Madame Merle, in un freddo e cupo palazzo romano, rassegnata al triste destino che l’attende. L'apparente ingenua ragazza americana giunta in Europa con una zia, era stata corteggiata da diversi uomini, appagata da una cospicua eredità, finita per maritare un abile e cinico avventuriero. James non riusciva a dare una fine felice alle sue eroine lasciandole con una certa crudeltà di fondo se non a volte facendole morire di una qualche malattia.
John Banville ha deciso di dare una seconda opportunità a Isabel scrivendone un seguito. Sempre tenendo presente l'originale, Banville fa rivivere quei personaggi con un piglio psicologico, cercando di riscattare il destino della sventurata protagonista, una donna che s'interroga su ciò che pensa. Ora tocca a Isabel, e a lei soltanto, chiudere i conti con il passato e prendere in mano il proprio destino: trovare qualcuno o qualcosa per cui spendere degnamente la propria libertà e la propria fortuna, senza più «dilapidare se stessa fino alla bancarotta emotiva e spirituale».













Mikael Niemi
CUCINARE UN ORSO
Iperborea

Cucinare un orso è la fantastica storia del predicatore Lars Levi Laestadius e di un giovane ragazzo di etnia Sami, salvato da una caduta, del quale il predicatore si prenderà cura di lui.
È l'estate del 1852 nel villaggio di Kengis, nell'estremo nord della Svezia, e Jussi - come viene chiamato il ragazzo - è fuggito da una casa crudele afflitto da maltrattamenti, fame e alcolismo. Jussi diventa il fedele compagno e discepolo del predicatore Laestadius, un appassionato botanico e i due si dedicheranno a lunghi viaggi nei boschi con diverse discussioni filosofiche.
Il predicatore insegnerà a Jussi tutto sulle piante e sulla natura; ma anche come leggere, scrivere e non meno importante amare e temere Dio. Perché è un periodo di rinascita, e grazie a Laestadius la fede appassionata si diffonde a macchia d'olio tra la gente del posto. 
Mentre i potenti sermoni domenicali del predicatore concedono la salvezza ai contadini e ai lavoratori, gli procurano nemici tra i sovrani locali, i quali vedono diminuire i profitti mentre la gente sceglie la rinascita gettandosi nell'alcol. Un giorno una cameriera sparisce nella foresta e subito dopo un altro scompare. Uno di loro viene trovato morto, l'altro gravemente ferito: la gente del posto sospetta sia un orso predatore in libertà. 
C'è una ricompensa per catturare l'orso, ma il predicatore - che in entrambi i casi è stato il primo ad essere chiamato sulla scena del crimine - vede altre tracce. Tracce che indicano un killer peggiore in libertà. Insieme a Jussi, il predicatore si reinventa come un esperto forense, ignaro del male che si sta avvicinando a lui.
Basato su personaggi reali Lars Levi Læstadius è una figura storica realmente esistita, Niemi è cresciuto nella  vecchia canonica di Pajala dove il predicatore visse con la famiglia fino alla sua morte, avvenuta nel 1861. Era un pastore luterano e ancora oggi il læstadianesimo (anche noto come luteranesimo apostolico) e presente nel mondo. Partecipò a una spedizione tra la Norvegia e la Svezia per studiare la cultura degli abitanti Sami una popolazione spesso vittima di discriminazioni.
Lo scrittore mescola romanzo filosofico, giallo, storico e di formazione e qualcuno vi ha visto una correlazione con Il Nome della rosa di Eco, nei personaggi del predicatore e del giovane Jussi, con più visionarietà e crudeltà.






 





Edith Wharton
SORELLE BUNNER
Flower-ed

Oltre alle due protagoniste, Sorelle Bunner (Bunner Sisters) è il nome di un negozio dove queste due donne lavorano. Ann Eliza la maggiore, e Evelina la più giovane, mantengono un piccolo negozio in un seminterrato malmesso che vende fiori artificiali, strisce di flanella smerlata, cappelliere in filo metallico e vasi di conserve fatte in casa alla "popolazione femminile" in uno squallido quartiere di New York.
Non è quello che ti aspetti se associ la storia principalmente a una scrittrice che ritraeva classi elevate tra ricchezza e snobismo. La Wharton scrisse il romanzo breve nel 1892, quando ancora non era divenuta famosa con La casa della gioia,  ma venne pubblicato solo nel 1916. 
Ann Eliza regala a Evelina un orologio per il suo compleanno. L'orologio porterà le sorelle a farsi coinvolgere da Herman Ramy, proprietario di un bizzarro negozio vicino. Presto l'uomo diventerà un ospite abituale delle sorelle Bunner, le quali si rendono conto che la loro routine una volta così comoda, è ora diventata "intollerabilmente monotona". 
Ramy inizia a flirtare con le sorelle, ma il suo passato è avvolto nel mistero, l'ingenuità delle sorelle copre le assenze inspiegabili di Ramy che si presenta spesso con un insolito pallore in viso. L'uomo propone ad Ann Eliza di sposarlo perché è solo al mondo, ma lei lo rifiuta incoraggiandolo a sposare la sorella Evelina.
Mancano i soldi per la dote matrimoniale e la sorella maggiore offre una somma che è riuscita faticosamente a mettere da parte. I novelli sposi si trasferiscono in una altra città  mentre la povera Ann Eliza deve gestire il negozio da sola e gli affari non vanno bene: sarà costretta a vendere i suoi beni per rimanere a galla. Si preoccupa per la sorella che non scrive più lettere, specie quando viene a sapere che Ramy era stato licenziato in precedenza per consumo di droga.
Quando Evelina si fa viva, non sembra più lei con salute e spirito spezzati, un bambino morto dopo pochi giorni e il marito che non è più in grado di controllare la sua dipendenza alla droga, mentre altri problemi incombono.
Come Zola e il naturalismo dell'epoca, la scrittrice è ben consapevole delle disuguaglianze economiche e sociali che circondano il mondo in cui si specializza. Bunner Sisters è la prima, e di gran lunga la meno conosciuta delle sue tre novelle di povertà e privazione, e merita di essere famosa come Ethan Frome, o Estate,  una storia commovente e crudele, di solitudine, di grandi speranze perdute. Una disperata Ann Eliza arriverà a dire che non c'è affidamento alla bontà di  Dio, "e quindi vi era solo un abisso oscuro sotto il tetto delle Sorelle Bunner ".




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