22 ott 2018

 

Il morto piovuto dal cielo. Secondo volume dei racconti gialli dedicati al dottor Jean Dollent di Simenon

Secondo volume dei racconti dedicati al dottor Jean Dollent, personaggio creato da Simenon nel 1938 usciti in rivista e poi pubblicati nel 1940. Il dottor Jean o il dottorino, tra una visita e l'altra ai suoi pazienti, si rivela un detective ricco d'intuito. Le prime quattro storie per Adelphi sono già uscite sotto il titolo  Il fiuto del dott. Jean.  
In questo secondo volume abbiamo altri quattro racconti: Gli sposini del 1° dicembreIl morto piovuto dal cieloL'avventura galante dell'olandeseIl passeggero e il suo guardaspalle negro.





Gli sposini del 1° dicembre 
(Les mariés du 1er décembre)

Il dottor Jean Dollent viene chiamato dal suo amico Philippe Lourtie a Boulogne. Appena sceso dalla stazione la città gli appare buia e malinconica in questo periodo a ridosso del Natale. 
La pioggia a catinelle, anzi a secchiate, con alle tre del pomeriggio i lampioni già accesi lo incupiscono ancora di più, ma sono tanti anni che non vede il suo amico, medico anche lui, avevano studiato medicina insieme, e mentre Dollent esercitava in campagna vicino a La Rochelle, Philippe si era riscattato a Boulogne-sur-Mer una clientela consistente. 


copertina della rivista Police-Roman dove è apparso il racconto 

Philippe si è appena sposato il primo dicembre con Madeleine e già ci sono dei problemi. Qualcuno lo tempesta di lettere anonime sul fatto che la donna pare lo tradisca con un altro. Ancora prima del matrimonio gli avevano consigliato di lasciarla perdere. Ma dopo il viaggio di nozze a Tunisi l'anonimo insiste ancora "Tua moglie ha una doppia vita. Te lo dimostrerò presto se non gli parlerai di nulla. Altrimenti, peggio per te". Philippe conoscendo le capacità intuitive dell'amico si affiderà a lui per scoprire se l'innocente moglie lo tradisce veramente.







copertina della rivista Police-Roman dove è apparso il racconto

Il morto piovuto da cielo
(Le mort tombé du ciel)

Una visita imprevista nello studio del dottore rompe la monotonia di una giornata pesante. Una bella ragazza molto elegante che stona con il suo studio di campagna lo invita a seguire uno strano caso accaduto nei pressi di Marsilly. Dollet sottolinea che è un dottore non un detective, ma lei insiste tirando fuori due banconote da mille franchi e racconta l'accaduto. Il dottorino appassionato di storie criminali si incuriosisce. 
In una lussuosa tenuta che appartiene al nobile Vauquelin-Radot, il giardiniere balbuziente Cogniot aveva trovato fra le insalate dell'orto, il cadavere di un uomo che non conosceva, che non aveva mai visto prima, e che non assomigliava a nessuno degli abitanti del paese. Nelle vicinanze c'era un grosso coltello macchiato di sangue, e il sangue era schizzato sul muro imbiancato di calce.
Era come se fosse caduto dal cielo per morire, con una pugnalata nel cuore, in questo tranquillo giardino. Il cadavere era molto magro, e il suo corpo consumato per privazione e alcool.
Che cosa era venuto a fare a Dion, e perché aveva scavalcato un muretto basso per introdursi nell' orto di Mr. Vauquelin-Radot per poi morire tra pomodori e insalate ?







copertina della rivista Police-Roman dove è apparso il racconto

L'avventura galante dell'olandese
(La bonne fortune du Hollandais)

In questo racconto appare l'ispettore Lucas uno dei collaboratori di Maigret.
È agosto, il dottor Jean decide di trascorrere quindici giorni di vacanze a Parigi e approfittarne per apprendere i metodi d'indagine della polizia giudiziaria. Lucas metterà alla prova il nostro dottore con un caso complicato in cui è coinvolto un facoltoso olandese, accusato di aver ucciso una ballerina appena conosciuta in un locale, trovata morta nella stanza di un albergo. Ma durante le ricerche il dottore s'imbatterà in un altro cadavere chiuso dentro un baule.








copertina della rivista Police-Roman dove è apparso il racconto


Il passeggero e il suo guardaspalle negro
(Le passager et son nègre)

Il racconto affronta un aspetto della realtà coloniale francese negli anni '30.
Il nostro dottore si trova a bordo di un lussuoso transatlantico ancorato nel porto di Bordeaux per via di un omicidio. Trattato con riguardo da molti membri dell'equipaggio, il dottorino di Marsilly, con il suo abito grigio opaco, la cravatta annodata male, il cappello sformato dalla pioggia, deve fare uno sforzo enorme per contenersi da una gioia infantile nel ritrovarsi seduto in un salone di prima classe a sorseggiare whisky con ghiaccio e fumare costosi sigari.
Questo perché un signore con barbetta e pince-nez, il proprietario della compagnia di navigazione, gli ha dato carta bianca, e pensa che il neo detective sia più utile della polizia per evitare scandali nello scoprire al più presto la verità e riuscire ad avere il permesso di salpare verso la costa africana, in attesa di incolpare un assassino. 
La vittima è Cairol un "tagliatore d'alberi", un imprenditore avventuriero che nelle foreste equatoriali recluta indigeni per tagliare alberi pregiati come mogano e okumè per poi trasportarli dai fiumi sulla costa. Questo Cairol ha fatto una grossa fortuna, ma a qualcuno non è andata a genio, giunto dal Gabon era accompagnato da una sorta di guardia del corpo, un negro "un orrendo negro bantu" che chiamava beffardamente "Victor Hugo", incapace di parlare il francese, risultando così il principale sospettato.


Il libro

Titolo: IL MORTO PIOVUTO DAL CIELO e altri racconti
Autore:  Georges Simenon
Editore:  Adelphi
Anno: 2018
Pagine:  178






Vedi anche l'articolo
IL FIUTO DEL DOTTOR JEAN










immagini tratte dalla rivista Police-Roman (1940) 
Association Jacques Riviere-Alain-Fournier








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