27 set 2017

 

Moll Flanders – Daniel Defoe. Fortune e sfortune di una ladra

Analisi e storia di una ladra che voleva essere una gentildonna

Il titolo completo di Moll Flanders, ora in una nuova traduzione per Feltrinelli, mostra già una sintesi della trama : "Le fortune e sfortune della famosa Moll Flanders, ecc. che nacque a Newgate e durante una vita di incessante varietà, per sessant’anni, esclusa l’infanzia, fu per dodici anni *prostituta*, cinque volte moglie (una del suo stesso fratello), per dodici anni ladra, e per otto una criminale deportata in Virginia, e infine, divenuta ricca, visse con onestà e morì da penitente. Scritte a partire dalle sue Memorie.”




Il classico libro di Defoe, autore famoso per Robinson Crusoe, Lady Roxana, e un Diario dell'anno della peste, venne pubblicato nel 1722, prima ancora dei romanzi di Henry Fielding (Tom Jones) e di Samuel Richardson (Pamela), considerati insieme a Defoe i fondatori del romanzo realista inglese, autori che fecero molto per rendere il genere romanzo rispettabile, riuscendo a produrre delle narrazioni scritte in prima persona a modo di autobiografia, con fare convincente e fantasioso su ciò che era accaduto nelle loro vite in precedenza. Moll Flanders è perciò ritenuto da molti studiosi contemporanei una delle figure chiave nello sviluppo del genere romanzo.



  • La vera Moll Flanders

Il libro figura steso nel 1683 dalla protagonista, di cui in realtà non sappiamo il nome reale, Defoe finge di pubblicare delle memorie autentiche facendoci credere dell'assoluta autenticità di quanto narra.

D'altronde una parte di verità c'era, dato che una vera Moll è esistita davvero e si chiamava Mary Frith, detta "Moll la tagliaborse" nota ladra del 17° secolo (1584-1659) che tagliava letteralmente le tasche e i borselli dai vestiti dei proprietari godendosi una carriera lucrativa di ricettazione.

Al contrario del personaggio di Defoe pare non avesse un bell'aspetto, si vestiva con abiti maschili, fumava (impensabile all'epoca per una donna rispettabile) e non mancò di essere coinvolta in giri di prostituzione. Per sfuggire alla prigione di Newgate (che Defoe conosceva bene essendoci rimasto per un anno e mezzo) pagò una ricca tangente, ma morì di idropisia in una strada di Londra.

Secondo la storica Siân Rees autrice di The Life and Times of Moll Flanders a quell'epoca esistevano diversi personaggi pittoreschi che probabilmente Defoe da giornalista conosceva bene: come una borseggiatrice che portava un paio di false braccia per distrarre alcuni fedeli mentre si trovavano in preghiera, per poi rovistare con le vere mani nelle tasche dei malcapitati.



  • La gentildonna 

Cosa, come? disse lei, ma che, sei pazza? Cos’è, vuoi fare la gentildonna? Sì, dissi io, e piansi calde lacrime, fino a che non ripresi a strepitare.
Defoe sintetizzò l'ambiente e il contesto storico nel suo romanzo raccontandoci questa eroina nata nella prigione di Newgate da una condannata a morte che si era fatta mettere incinta da un carceriere per scampare all'impiccagione.

Moll verrà rapita da alcuni gitani, poi raccolta dalla carità pubblica e messa a imparare l'arte del cucito con l'idea di diventare una gentildonna. Essendo particolarmente intelligente e graziosa attirerà su di sé l'attenzione di una ricca signora, che l'assumerà in casa.
In quella casa ci sono anche due giovani: uno la seduce e l'altro la sposerà, «ogni giorno nei miei desideri commettevo [con lui] adulterio e incesto».

Rimasta vedova si sposerà poi con un mercante gentiluomo che poi l’abbandonerà per sfuggire ai creditori. Ritornata libera, Moll lascia credere di esser ricca per trovare più facilmente un terzo marito. Abboccherà un proprietario di terre in Virginia; i due si trasferiranno in America, dove però Moll scoprirà che la suocera è la sua stessa madre, la quale uscita da Newgate, era stata deportata in Virginia. Suo marito perciò sarebbe il suo fratellastro.

Moll finirà col lasciarlo senza svelargli il segreto della sua nascita, e tornare in Inghilterra, anche perché all'epoca in America rischiava di essere condannata per incesto.

Nel luogo simbolo della buona borghesia inglese a Bath, (la città, sede di famose acque termali, balli e feste, sarà sempre la stessa anche nel 1803 quando Jane Austen la citerà ne L’abbazia di Northanger), ebbene, qui la nostra Moll senza un patrimonio arriva vestita da grande dama, da gentildonna, ma anche con animo da ladra, rubando tutto quello che può: dai tessuti ai calici d'argento, tabacchiere, perfino parrucche di gentiluomini e spadini lasciati senza custodia in qualche scaffale.

“Decisi perciò che, viste le mie circostanze, era necessario ad ogni costo migliorare la mia posizione sociale; avrei dovuto presentarmi da qualche altra parte dove nessuno mi conosceva e perfino cambiare nome se fosse stato il caso... il mio patrimonio era modesto, poiché dal mio ultimo affare avevo ricavato appena un 540£, e in parte le avevo spese; me ne erano rimaste comunque sulle 460, una quantità di vestiti di gran pregio, un orologio d’oro e alcuni gioielli – di scarso valore però – e intorno alle 30 o 40£ in tessuti rimasti invenduti.”

Si sposerà ancora e fra le varie peripezie che gli capiteranno - non riuscendo a tenere niente da parte  - finirà in prigione, quella stessa prigione dove era nata.
Condannata e poi graziata verrà deportata in Virginia passando diversi anni tranquilli; incontrerà a malincuore il figlio, ignaro di tutto, avuto dal fratellastro. A settant'anni tornerà in Inghilterra pentita dei suoi errori stendendo così le sue memorie. 

...era una cosa atroce per una madre vedere suo figlio, un giovane gentiluomo bello, avvenente e facoltoso, e non potersi far riconoscere da lui, non poter accennare alcuna attenzione. 

Ritratto di Gentildonna, thought to be Ann Davis, Lady Lee
John Michael Wright XVII sec.



  • L'America luogo di cambiamento

Sintetizzare la storia in poche righe è difficile, essendo l'opera più articolata dell'autore.
Moll Flanders  oltre a essere una storia di una donna indipendente, narrata in prima persona (e scritta da un uomo), può essere vista anche come una storia dell'imperialismo economico inglese in secoli di espansione verso il Nuovo Mondo.
Gli stati della Virginia e del Maryland erano come una sorta di discariche per i diseredati, oltre che luoghi di opportunità economiche. Sarà in Virginia che la madre di Moll verrà mandata ai lavori forzati, sempre qui Moll vivrà per otto anni verso la mezza età come moglie di un coltivatore di tabacco aiutata dai quaccheri. 

L'America come luogo dove i personaggi riflettono cercando di reinventarsi la propria vita.
Qui i ladri possono diventare agricoltori e le prostitute si trasformano in madri rispettabili. E anche se la storia, narrata in modo semplice, ha il sentore di essere fantasiosa, si apprezza come se fosse scritta per esperienza vissuta.

Certo Defoe non si sarà ridotto a prostituirsi, ma tutto il resto lo scrittore lo ha vissuto in prima persona. La sua vita venne segnata dalla miseria che lo portò ai margini della disperazione con gli ufficiali giudiziari che bussavano alla sua porta.

Gli mancavano i soldi per maritare la figlia e fu il successo di Robinson Crusoe, scritto prima di Moll Flanders, a dargli una buona sistemazione economica.
Egli forse scriveva i suoi capolavori perché aveva bisogno di denaro e ripianare sempre i debiti: i suoi romanzi erano in fin dei conti bollettini di una vita disperata, la propria.  

Moll Flanders maestra del travestimento e dell'inganno, vuole essere una donna indipendente, non ha alcuna pretesa di scalata sociale, desidera vivere del suo lavoro, nella sua ricerca egli "è sola quanto Robinson Crusoe" (scrisse Cesare Pavese nell’introduzione di Moll Flanders per Einaudi) gli amici che conoscerà saranno solo superficiali.

"Moll, invece, nasce sola e si trova quasi sempre sola in scena" - scrive il curatore e traduttore di questa edizione Antonio Bibbò - nella società che la circonda dovrà scendere a compromessi che la porteranno verso la via del crimine, diventando con un certo orgoglio la ladra più rispettata e temuta d’Inghilterra: 
"Divenni la più grande ladra della mia epoca, e scampai a ogni pericolo con tale destrezza che mentre molti altri dei miei compari finivano a Newgate dopo neanche sei mesi che erano stati del mestiere, io ormai esercitavo da oltre cinque anni e a Newgate neanche sapevano com’ero fatta".
La donna si lascerà attrarre più dal denaro che dai sentimenti, con gli anni questo diventerà una sorta di dipendenza da cui non ne potrà uscire.
Sarà il motivo della condanna finale: un peccato principale che dovrà essere espiato per completare il cammino spirituale della penitente.








L'autore

Daniel Defoe (1660-1731) scrittore inglese, dopo aver provato vari mestieri ed esperienze (commerciante di tabacco, politico, addirittura galeotto, assicuratore mercantile), si stabilì a Londra, dove fondò e diresse il settimanale “The Review” (1704-1713), pubblicando una serie di libelli e pamphlet, fra cui il paradossale e satirico La via più breve con i dissenzienti (1702), che gli costò una condanna al carcere, dove scrisse l’Inno alla gogna (1703).
Dedicò gli ultimi anni alla scrittura dei romanzi e ottenne un grande successo con la pubblicazione di Robinson Crusoe nel 1719. Tra le sue altre opere ricordiamo: Memorie di un cavaliere (1720); Il capitano Singleton (1720); Il colonnello Jack (1722); Il Diario dell'anno della peste (1722), Le fortune e le sventure della famosa Moll Flanders (1722), Lady Roxana (1724). Morirà a Londra nel 1731.

*(nella nuova traduzione di Antonio Bibbò il termine è puttana)


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Autore: Daniel Defoe

Titolo: MOLL FLANDERS

Traduzione di Antonio Bibbò

Editore: Feltrinelli 2017

Pagine: 416























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