L'affascinante storia di Caroline Fitzgerald, americana cosmopolita che ispirò lo scrittore Henry James
Sconosciuta fino ad ora, Caroline Fitzgerald, (1865-1911) colta e ricca americana, nasce in Connecticut, la madre è figlia di un ricco mercante di New York. Attenta viaggiatrice Caroline si trasferirà in Europa. Nel 1901 sposerà in seconde nozze un medico esploratore italiano Filippo De Filippi (1869-1938). A Ginevra vedrà Victor Hugo, poi a Londra frequenterà la società mondana e letteraria, incontrando lo scrittore Henry James che probabilmente si ispirerà a lei per il personaggio di Isabel Archer nel suo noto romanzo Ritratto di signora.
Gottardo Pallastrelli nella sua biografia Ritratto di signora in viaggio (Donzelli) porta all'attenzione del grande pubblico la figura di questa donna americana, grazie alla messa a disposizione degli archivi da parte degli eredi, tra cui diverse lettere con cui la ricca signora intrattiene un intensa corrispondenza con la mondanità europea di fine Ottocento.
Questa donna snella, flessuosa e un po’ fragile di salute, con uno sguardo malinconico e pensieroso, rimarrà affascinata dalle poesie di Robert Browning, che incontra a Londra e a Venezia, sposerà un Lord inglese il barone Edmond Fitzmaurice ma durerà poco, il matrimonio verrà annullato perché non consumato. La corrispondenza tra Henry James e Lady Edmond inizierà nel 1896 mentre lo scrittore si rifugia in Sussex lontano dalla vita mondana cittadina.
Più avanti, nel 1901, sposerà il medico e archeologo Filippo De Filippi definito da lei un "rospiciattolo" che ha la passione per le scalate in montagna, ma comunque sarà felice, lo seguirà in capo al mondo avventurandosi nell'India remota. Nel 1909 chiede consiglio a Henry James se è il caso di andare in Kashmir, lo scrittore pacatamente gli risponde che fa bene ad andarci "vivete una grande vita".
Più avanti, nel 1901, sposerà il medico e archeologo Filippo De Filippi definito da lei un "rospiciattolo" che ha la passione per le scalate in montagna, ma comunque sarà felice, lo seguirà in capo al mondo avventurandosi nell'India remota. Nel 1909 chiede consiglio a Henry James se è il caso di andare in Kashmir, lo scrittore pacatamente gli risponde che fa bene ad andarci "vivete una grande vita".
Caroline in effetti visse con intensità la propria vita, consumata in poco più di quarant’anni nel corso dei quali si spostò incessantemente dall’America, all’Europa fino in Estremo Oriente.
Conobbe pittori, poeti e scrittori famosi, ma ciò che Henry James apprezzò in lei fu la capacità di assumersi sempre e comunque la responsabilità delle proprie scelte, al pari delle eroine dei suoi romanzi.
Conobbe pittori, poeti e scrittori famosi, ma ciò che Henry James apprezzò in lei fu la capacità di assumersi sempre e comunque la responsabilità delle proprie scelte, al pari delle eroine dei suoi romanzi.
James era affascinato da queste figure femminili da Daisy Miller a Milly Theale (Le ali della colomba) entrambe però le farà morire prima del tempo, la prima di malaria e l’altra probabilmente di tisi, quasi a trovare un simbolismo per il loro eccesso di vita.
Isabel Archer in Ritratto di signora (il libro su Amazon) invece non ha saputo approfittare della sua fortuna, lasciandosi travolgere dall'infelicità. Lo schema ha una similitudine con la realtà, descrivendo giovani donne americane arrivate in Europa che incontrano uomini con cui iniziano complicate relazioni.
Tra tanti personaggi letterari la realtà si trova tracciata nella vita di una donna reale, da cui le memorie sono riemerse dalla scoperta di alcune lettere che James le aveva indirizzato.
Pallastrelli si imbatterà in una ventina di lettere inedite dello scrittore americano verso quella che fino ad ora era una sconosciuta, avvicinando così in modo nuovo l'opera di James.
Il biografo le racchiude in un altro libro intitolato Su letti di asfodelo - Henry James. Lettere a Caroline Fitzgerald (Archinto).
Caroline Fitzgerald affronterà la sua vita mostrando una certa indipendenza, specie nei momenti più difficili, assumendosi molte responsabilità, le sue scelte e la sua prematura fine a 46 anni proprio a Roma, intrecciandosi con le tante protagoniste femminili dei romanzi di James.
Ma Caroline non era una signora elegantissima e sofisticata, appariva ai suoi occhi un essere complicato, bella, malinconica, che vedeva i frequenti viaggi come forma di libertà ed emancipazione.
Caroline Fitzgerald De Filippi (Litchfield Historical Society ) |
Diviso in due parti, il libro attraversa la vita di questa donna attraverso le lettere, con personaggi noti e meno noti che appartenevano alla società intellettuale dell'epoca. La seconda parte è dedicata ai fratelli di Caroline, Augustine e Edward, impegnati in lunghi viaggi e romantiche escursioni in montagna, oggetto dell’attento James, sempre in cerca di spunti per le sue storie che seguì tra un misto di coinvolgimento appassionato e vigile distacco, ma accompagnato da un leggero e sincero sentimento di affetto nei confronti dell’amica.
Il sedentario James vedeva in lei una sorta di alter ego dinamico. Dal ritorno della donna di uno dei tanti viaggi esotici gli scrisse «Che piacere avere vostre notizie, e di cose così selvagge e romantiche, e di energie cosi abbondanti, e di progressi così trionfali! La grande e rapida corrente della vostra vita, cosmopolita e ampia, mi fa sentire - per contrasto - vecchio e uggioso e semplicemente obeso!».
Lo scrittore la stimava molto, era lo stereotipo della sua donna ideale moderna e autonoma con «l’idea di attaccamento al passato, di storia, di continuità e conservatorismo».
Come Daisy Miller, protagonista dell'omonimo libro di James uscito nel 1878, Caroline, ironia della sorte, morirà di malaria a Roma nel giorno di Natale del 1911.
Il libro su Amazon
Titolo: RITRATTO DI SIGNORA IN VIAGGIO
Autore: Gottardo Pallastrelli
Editore: Donzelli
Anno: 2018
Pagine: 253
disponibile anche su Apple Books
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