Il romanzo di Julien Green si apre con la protagonista Adrienne Mesurat in piedi, le mani dietro la schiena che guarda il “cimitero”, una raccolta di ritratti dei suoi antenati appesi sulla parete del soggiorno. Anche loro avevano voluto in un momento della loro gioventù forse qualcosa di diverso, una vita migliore, alcuni però erano morti prima dei trent’anni, un mondo scomparso per sempre, ma come piante rassegnate a vivere e destinate a morire avevano seguito la loro vita e Adrienne costituiva la somma di questi desideri abortiti, cercando senza convinzione un legame con essi .
Adrienne Mesurat diciassettenne vive con il padre vedovo, un maestro di calligrafia in pensione e Germaine, una sorella maggiore cagionevole, in un piccola villa nella cittadina di La Tour–l'Évêque. Il padre Antoine vive solo per soddisfare i suoi gusti. Tre pasti al giorno, la mattina e la sera passeggiate, una partita a carte, il giornale preferito, ma in questa apparente tranquillità non si accorge di essere una specie di egoista e un tiranno verso le proprie figlie, l’idea che esse possano essere scontente delle loro vite non lo sfiora. Il vecchio Mesurat, considera le sue figlie superiori ai pretendenti che in passato si erano fatti avanti per proposte matrimoniali «La vita non scorreva ugualmente bene? Che bisogno c'era di complicarla?» pensa, perciò preclude ogni idea di lasciare andare via Adrienne con qualche amante.
Ma un giorno Adrienne su una strada mentre raccoglie dei fiori di campo, una carrozza gli passa accanto e dentro un uomo di mezza età la saluta toccandosi furtivamente il cappello.
E' il dott. Maurecourt che si è stabilito da qualche mese in paese a esercitare la sua professione. Benché siano vicini di casa e il padre provi interesse per la sua persona, non ha mai avuto l'onore di essere invitato a casa.
Questo breve incontro in lei stimola sentimenti di gratitudine e una certa ossessione amorosa per l’uomo, perciò spinta dal desiderio di vederlo, appena la sorella lascia la camera e il padre è fuori, lei corre a vedere dalla finestra la casa del dottore e la vista delle sue finestre illuminate gli danno un profondo sentimento di felicità sperando che lui la noti anche uscendo a volte la sera di nascosto per poterlo incontrare. Un giorno però viene sorpresa dalla sorella maggiore Germaine :
«Ebbene, Adrienne?»riprese la sorella puntando il gomito sul margine del sofà «Ma che vuoi?» domandò Adrienne.«Voglio una risposta», disse Germaine. «Da qualche tempo sei cambiata. Esci la notte. Dove vai? Devo saperlo.» Adrienne si voltò e fece qualche passo verso il divano.«Perché?» fece. «Tu non sei mia madre.»
Germaine racconterà tutto al padre il quale pensa abbia un amante, così gli proibirà di uscire di casa se non accompagnata.
Ma una tragedia è in agguato. Il padre cade dalle scale e muore, lei si sente colpevole perché sembra un incidente involontario. « Si precipitò verso la scala e tutto il suo peso gravò sulle spalle del padre che, perso l'equilibrio, cadde in avanti, mentre ella s'aggrappava alla ringhiera» rotolando giù.
Adrienne avrà una eredità ma non potrà adoperarla perché non ancora maggiorenne, consigliata dalla perfida vicina di casa la signora Legras che cercherà di mettere le mani sul patrimonio. Questa potrebbe essere un opportunità, un cambiamento nella sua vita senza il padre tiranno, ma successivamente la sorella del dott. Maurecourt gelosa del fratello impedirà ogni futuro rapporto, perciò Adrienne sola e disperata cercherà di fuggire da questo disagio psicologico partendo per Parigi, poi opterà per una località della provincia casuale intravista in un depliant, delusa ritornerà a casa dopo qualche giorno, cadendo in uno stato catatonico e perdendo la propria identità non riuscendo a sfuggire al suo destino .
I personaggi del libro cercano di preservare le loro vite così come sono, ma nulla può rimanere lo stesso. Anche la passività diviene una scelta, un'azione che ha delle conseguenze; e queste conseguenze possono obbligare il destino in attesa della fine tra un groviglio di fatalità tragiche senza rendersene conto se non troppo tardi. Adrienne vive circondata da un innato egoismo sia da parte del padre che dalla sorella vivendo solo per la sua malattia. Schiacciata dai testamenti miserabili che lascia la morte del padre senza farsene una ragione si lascia sopraffare dagli eventi. Si sa solo che la vita non è una fiaba a lieto fine, e che ci può essere un solo ed unico finale. La tragedia emerge dai protagonisti stessi, come se l’autore creasse i personaggi mentre i gli stessi tessono la loro trama.
L'autore
Julien Green (1900-1998) è stato uno scrittore francese di origine americana molto produttivo, il suo lavoro spazia dal romanzo al diario al teatro, soffermandosi sull'indagine introspettiva e la problematica presente a ogni suo libro: un inevitabile fatalità che attenua o neutralizza ogni volontà, conducendo l'individuo alla perdizione, al peccato o a un fermo complesso di colpa.
Autore: Julien Green
Titolo: Adrienne Mesurat
Pagine: 279
Editore: Corbaccio 1998
di Julien Green vedi anche il romanzo Relitti
Philippe, ricco e annoiato borghese parigino, vive con Henriette, una moglie che non ha mai amato, e con la cognata Eliane, devota vestale di un focolare domestico spento da tempo. Passa le sue giornate in ozio a meditare sul romanzo che non scriverà mai, sul quadro che non porterà mai a compimento.
Si sente votato a un più alto destino, ma è soltanto un velleitario egoista in cui non arde una scintilla d'amore.
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