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L’albergo stregato – Wilkie Collins. Un romanzo gotico in una Venezia decadente

L'albergo stregato è un racconto di fantasmi e mistero ambientato nell'Inghilterra del 1860. La storia si apre con la contessa Narona, una donna di mezza età dal volto pallido e spettrale, che si reca dal rinomato dottor Wybrow, temendo di stare perdendo la ragione. Vedova e prossima a risposarsi con un uomo che era già fidanzato con una giovane di nome Agnes, la contessa è tormentata dalla convinzione che questa unione possa condurla alla rovina.



Dopo il matrimonio, la contessa e suo marito, Lord Montbarry, si trasferiscono in un decadente palazzo veneziano. 

La vicenda si infittisce quando Montbarry si ammala improvvisamente e muore, lasciando alla vedova una generosa somma derivante dall'assicurazione. 

Nel frattempo, la moglie del servitore del Lord, la signora Ferrari, riceve misteriosamente una banconota da 1000 sterline, mentre il marito svanisce nel nulla. Anni dopo, il palazzo viene trasformato in un lussuoso albergo, ma eventi inquietanti e spettrali iniziano a manifestarsi, soprattutto nella famigerata stanza numero 13.


L'albergo stregato (Newton Compton) con il sottotitolo Un mistero della moderna Venezia , si concentra sul tema del destino e della suggestione, infondendo al lettore l'idea che qualcosa di sfavorevole si debba verificare nel corso degli eventi. 

Pur essendo un romanzo breve rispetto agli altri libri dello scrittore noto per La donna in bianco, Armandale, e La pietra di luna, lo scrittore, amico di Dickens, costruisce un racconto con una lenta suspense, cosa che nei primi capitoli può far perdere la concentrazione, ma che si riscatta nell'ultima parte abbastanza raccapricciante. 

Collins si serve saltuariamente di testimonianze, lettere e manoscritti, per evidenziare gli avvenimenti come una sorta di indizi, dove man mano si arriva alla conclusione. 

Tratteggia anche con ironia alcuni personaggi secondari come la signora Rolland una ex cameriera mandata via a causa del suo brutto carattere: 
"Una donna alta e ossuta, già avanti con gli anni, con gli occhi infossati e capelli grigi come il ferro, si alzò rigidamente e salutò le signore con austera deferenza. Il suo aspetto era irreprensibile, ma con alcuni difetti evidenti: le sopracciglia folte e cespugliose, la voce solenne e spaventosamente profonda, i modi bruschi e severi, e soprattutto l’assoluta mancanza di curve femminili nella figura. Sembrava, insomma, una personificazione della Virtù nel suo aspetto meno attraente. Un estraneo, vedendola per la prima volta, si sarebbe chiesto se non si trattasse di un uomo."

Di grande rilievo è anche l'ambientazione, una Venezia decadente dove la presenza della morte sembra costantemente incombere, come in seguito narreranno nei loro racconti Thomas Mann e Daphne du Maurier in Non voltarti
La città si anima di avvenimenti insoliti e pericolosi, con luoghi storici intrisi di mistero, che l'autore arricchisce con uno stile gotico, introducendo passaggi segreti e tetri sotterranei avvolti nella polvere.


La camera 13 cambia numero 

Dopo la morte di Lord Montbarry, l'hotel rimase chiuso per ben 17 anni. Successivamente, gli eredi decisero di ristrutturarlo e trasformarlo in un prestigioso hotel alla moda. 

Henry Westwick, fratello di Montbarry, entrò a far parte della società incaricata della gestione dell'albergo. La stanza in cui Lord Montbarry trovò la morte venne modificata con il numero 14.

La famiglia Westwick, inclusa Agnes, trascorse una vacanza nel rinnovato hotel, ignara del fatto che avrebbero dormito proprio nella camera dove Montbarry era deceduto. 

Durante il soggiorno, tre membri della famiglia sperimentarono, in momenti diversi, strani fenomeni: insonnia, incubi inquietanti e l’inspiegabile presenza di odori nauseabondi.

  
Per non perdere la clientela la direzione cambierà la targhetta con il numero 13A, ma se altri estranei non avranno problemi, i familiari continueranno ad avvertire strane presenze anche in una altra stanza un tempo appartenuta al misterioso barone Rivar, uomo spietato senza principi morali.
"...dev’essere successo qualcosa a milord mentre stava morendo in questa casa, qualcosa che noi non sappiamo. Il suo fantasma si aggirerà inquieto fra queste mura finché non sarà riuscito a comunicare il suo segreto, e i vivi che appartengono alla sua famiglia possono percepirne la vicinanza."
Agnes si sveglierà nel cuore della notte e vedrà una testa mummificata librarsi dal soffitto "come separata dal corpo dalla lama di una ghigliottina.". Successivamente in un vano segreto verrà trovata una vera testa mozzata, e dai denti d'oro Henry scoprirà a chi appartiene.



La contessa Narona e Henry - Illustrazione di A. Hopkins (1879)



La contessa abbassò la veletta sul volto con un gesto brusco. «Il Destino può ancora farlo! Il Palace Hotel?», aggiunse, ancora una volta parlando soprattutto a se stessa. «Quel vecchio inferno trasformato in un moderno purgatorio. Lo stesso posto! Gesù, lo stesso posto!». 

Nel frattempo la lugubre contessa Narona giunge a Venezia e si mette in contatto con Henry soggiornando nell'albergo. Ha intenzione di scrivere una storia di fantasmi sotto forma di opera teatrale dove gran parte di quello che scrive fa intuire ad Henry, leggendo poi lo scritto, che sono avvenimenti già accaduti alla sua famiglia e che la contessa conosce bene.



L'albergo stregato uscì nel 1878 nel Belgravia Magazine poi in volume l'anno successivo.
Essendo nato come un romanzo a puntate cerca di tenere il lettore, capitolo per capitolo, in attesa che qualcosa avvenga. 

Chi si aspetta una pura storia di fantasmi rimarrà deluso, poiché Collins prende la storia alla lontana, come era d'uso all'epoca, e ne fa una sorta di dramma intricato, con scambio di cadaveri, per poi infine giungere al momento clou della rivelazione del mistero.  

Occorre però arrivare alla quarta parte per trovare delle scene d'orrore. Per i gusti del lettore moderno forse può appare lento, ma essendo breve, e si ha la pazienza di arrivare in fondo, risulta sempre una storia del genere giallo gradevole, dove alla fine l'autore chiede se ci può essere davvero una spiegazione al mistero della vita e della morte.


L'inventore della Sensation Novel

Wilkie Collins (1824-89) fu l'inventore della Sensation Novel - una evoluzione del romanzo melodrammatico con temi come l'adulterio, furti, bigamia, seduzioni e omicidio, con richiami al genere gotico, riunendo tutto nell'intreccio, destinato a tenere in sospeso il lettore con imprevisti misteriosi, molte volte terrificanti.

Lo scrittore fu un caro amico di Charles Dickens incontrato nel 1851 fino alla morte di lui nel 1870, con cui collaborarono e fondarono due rinomate riviste letterarie Household Words e  All the Year Round. Collins è stato uno dei più noti, più amati, e, per un certo tempo, più pagati scrittori della narrativa vittoriana.


  • Il libro


L'albergo stregato
190 pagine
Newton Compton 2016



L'albergo stregato è disponibile anche nella collana  Mammut  che include i 6 romanzi più noti dello scrittore.











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