Le fiabe inedite perdute e ritrovate di un autore dimenticato contemporaneo dei fratelli Grimm
C'era una volta... Franz Xaver von Schönwerth, segretario personale del principe Massimiliano di Baviera che intorno al 1850 si interessò al folklore culturale della regione dell’Alto Palatinato in Baviera. Nello stesso periodo in cui i fratelli Grimm raccoglievano materiale per scrivere le loro famose fiabe, Schönwerth andava alla ricerca di tradizioni popolari e racconti, talvolta crudi, affidati alla narrazione orale dei paesani. I suoi lavori vennero pubblicati in tre libri fra il 1857 e il 1859, ma senza successo, fino ad essere dimenticati, oscurati forse dalla fama dei Grimm, il quale Jacob però scrisse nel 1885 di Schönwerth «Nessuno, in tutta la Germania, ha mai raccolto le testimonianze della tradizione orale in modo così rigoroso e con un orecchio tanto fine»
C'era una volta... Franz Xaver von Schönwerth, segretario personale del principe Massimiliano di Baviera che intorno al 1850 si interessò al folklore culturale della regione dell’Alto Palatinato in Baviera. Nello stesso periodo in cui i fratelli Grimm raccoglievano materiale per scrivere le loro famose fiabe, Schönwerth andava alla ricerca di tradizioni popolari e racconti, talvolta crudi, affidati alla narrazione orale dei paesani. I suoi lavori vennero pubblicati in tre libri fra il 1857 e il 1859, ma senza successo, fino ad essere dimenticati, oscurati forse dalla fama dei Grimm, il quale Jacob però scrisse nel 1885 di Schönwerth «Nessuno, in tutta la Germania, ha mai raccolto le testimonianze della tradizione orale in modo così rigoroso e con un orecchio tanto fine»
Schönwerth intervistò persone comuni, popolani, domestici, servitori, contadini trascrivendo queste storie senza censure, tagli o abbellimenti (nelle storie si parla di teste mozzate, sangue, e altri umori fisiologici senza tanti giri di parole). Perciò i racconti sarebbero più adatti a giovani grandicelli e adulti che ai bambini. Egli si sentiva come "un minatore che porta alla luce i minerali dalle profondità della terra affinché vi si possano estrarre metalli". Un compito arduo dal momento che pochi presero seriamente in considerazione il suo progetto.
Fra questionari, appunti, interviste Schönwerth raccolse centinaia di racconti, dimenticati nel tempo vennero ritrovati nel 2009 da Erika Eichenseer curatrice del libro La principessa Rapa e altre fiabe, edito da Bompiani. La signora Eichenseer ex insegnante e ricercatrice di storie locali, mentre spulciava fra i lavori dell'autore nell' archivio di Ratisbona, trovò 500 fiabe, molte delle quali non compaiono in altre collezioni europee, selezionandone alcune per la pubblicazione.
Queste 80 fiabe presenti nel volume sono state divise per temi: Fiabe d'incantesimi e magia, Fiabe di animali, Fiabe di creature sovrannaturali, Leggende, Fiabe di astuzia e coraggio, Fiabe della natura.
Queste 80 fiabe presenti nel volume sono state divise per temi: Fiabe d'incantesimi e magia, Fiabe di animali, Fiabe di creature sovrannaturali, Leggende, Fiabe di astuzia e coraggio, Fiabe della natura.
Ad esempio vi si trova la storia di una fanciulla che per sfuggire a una perfida strega, si trasformerà in uno stagno. La strega allora berrà tutta l'acqua, ma la fanciulla riprenderà le sue forme e con un coltello si farà strada per uscire dal ventre della strega. Nel libro appaiono anche le versioni locali delle fiabe classiche conosciute nel mondo come Cenerentola e Tremotino, cui ogni paese ha dato la propria versione differente in tutta Europa.
Ci saranno sempre giganti, gnomi, re e streghe, oltre a ladri, briganti, assassini, ma rispetto ai Grimm e alle improbabili versioni disneyane, sono più enigmatiche, brevi, con l'emozione che una storia può dare nell'immaginazione del lettore.
Viktor Vasnetsov - The princess at the window 1920 |
L'aspetto interessante delle fiabe di Schönwerth è un opposta raffigurazione illustrata nei racconti dai Grimm o di Perrault : qui in gran parte non abbiamo fanciulle o principesse favorite, ma fanciulli o principi i quali come novelli Cenerentoli subiscono le stesse angherie, cosi come sono giovani bellissimi a rimanere vittime di incantesimi, soprusi da madri malvagie, costretti a vagare nei boschi abbandonati da padri ostili. D'altronde il loro scopo principale era quello di aiutare i giovani nel loro percorso verso l'età adulta, mostrando loro che i pericoli e le sfide potevano essere superati attraverso la virtù, la prudenza e il coraggio.
La stessa storia del ritrovamento dei racconti appare egli stessa una fiaba: trenta casse di legno con dentro fascicoli e manoscritti rimasero nell'oblio per oltre centocinquant'anni, fin quando la tenacia della signora Erika Eichenseer ha fatto si che un tesoro ritrovato, tenuto sotto chiave, venisse improvvisamente alla luce.
Se i Grimm non raccontano storie di fanciulli perseguitati, affrontando situazioni sofferenti, è perché essi stessi ne subirono le conseguenze nella loro infanzia, mentre Schönwerth racconta di padri che abbandonano i loro figli senza alcun risentimento, felici di liberarsene con meno bocche da sfamare, non nascondendo la crudeltà e l'odio tra fratelli.
La maggior parte dei racconti non incominciano con "C'era una volta", ma iniziano in medias res, al centro dei fatti come certe storie televisive: "Un principe era malato", "Un principe si perse nel bosco", o "Un re ebbe un figlio con i capelli d'oro" mescolando temi fiabeschi con motivi mitici e metamorfosi di personaggi.
Combinando l'ordinario con lo straordinario anche nel titolo, il racconto della Principessa Rapa affascina, fra chiodi arrugginiti e rape, trasformando metalli e piante in oro da favola, dove un principe deve affrontare numerose prove e anche quando seguirà le istruzioni, si ritroverà nei guai. Tirare fuori un chiodo arrugginito dalla parete di una grotta sembra uno strano mezzo un po' surreale per togliere una maledizione, ma l'azione porta alla trasformazione finale di una vecchia e il suo l'orso come animale di compagnia.
Un giovane principe si perse nel bosco e arrivò a una grotta dove passò la notte. Quando al mattino si svegliò, trovò vicino a sé una vecchia che teneva un orso al guinzaglio, come fosse un cane. La vecchia fu molto gentile con lui e gli chiese di rimanere e diventare suo marito. Il principe trovava la vecchia repellente, ma nonostante ciò non aveva la forza di andarsene...
L'austerità dello stile di Schönwerth si manifesta in racconti come Re Chioma d'oro rievocando il principe ranocchio dei Grimm, dove un giovane supera la repulsione per un rospo femmina mettendo il viscido animale sotto le coperte, risvegliandosi il mattino dopo accanto a una bella fanciulla.
Si potrebbero definire racconti del popolo, semplici storie talvolta scatologiche, boccaccesche
"In quale altra fiaba troviamo una donna che mostra il sedere nudo a un sarto malandrino creduto morto o un ragazzo che si libera la vescica e causa un’inondazione? Schonwerth riconosce e difende fino in fondo il valore della fedeltà alle fonti e ne rifiuta ogni alterazione."
Maria Tatar nell’introduzione cita la storia di un uomo alla ricerca degli occhiali adatti; provandone diversi egli si accorge sempre di vedere tanti scarabocchi neri finché non capirà che se non impara a leggere nessun occhiale potrà mai aiutarlo. Gli stessi contemporanei intervistati da Schönwerth spesso non possedevano occhiali, ne libri e neppure sapevano leggere, eppure egli ebbe la capacità di decodificare quegli scarabocchi per mettere alla luce un eredità che sarebbe andata perduta.
Se vi chiedete perché leggere questo libro, il poeta George Trakl (1887 - 1914) vi dà la risposta:
Se vi chiedete perché leggere questo libro, il poeta George Trakl (1887 - 1914) vi dà la risposta:
"Un mondo senza favole e miti è silenzioso come la vita senza musica"
Il libro
Franz Xaver von Schönwerth
LA PRINCIPESSA RAPA
E ALTRE FIABE RITROVATE
446 pagine
Bompiani
2016
- Altri libri di fiabe in nuove edizioni integrali
Grimm - Tutte le fiabe. Prima edizione integrale 1812-1815
Nessun commento :
Posta un commento