25 mag 2015

 

6 Bellissime case di scrittori famosi

Sei case affascinanti di grandi scrittori famosi da visitare: da Goethe a Pirandello 

Alcuni scrittori del passato probabilmente sono stati influenzati dal luogo in cui hanno vissuto sia durante l'infanzia che in età adulta perciò le case degli scrittori possono avere un aura particolare specie per i loro lettori che immaginano i loro beniamini seduti davanti alle loro scrivanie a scrivere le opere che li avrebbero resi immortali, oppure a prendere un tè sul giardino di casa contemplando la natura circostante mentre le idee per nuovi libri frullavano nelle loro menti, o ad intrattenere ospiti illustri che si sarebbero fermati a cena. In un articolo nel 1904 Virginia Woolf scrisse : "Io non so se i pellegrinaggi ai santuari di uomini famosi, dovrebbero essere condannati come viaggi sentimentali (...) La curiosità è legittima solo quando la casa di un grande scrittore o il paese in cui è vissuto aggiunge qualcosa alla nostra comprensione dei suoi libri " . Ecco qui alcune di queste abitazioni qualcuna lussuosa altre umili ma pur sempre affascinanti.

casa di Alexandre Dumas



Alexandre Dumas : Villers-Cotterêts, Aisne (Piccardia) 

Lo scrittore nacque qui il 24 Luglio 1802, al numero 46 della Rue Lormet. La strada si chiama rue Alexandre Dumas dal 1873. La casa è rimasta intatta con una lapide che ricorda il luogo. L'autore de Il conte di Montecristo e dei  Tre moschettieri  nelle sue memorie scrive : "Sono nato a Villers-Cotterêts, un piccolo dipartimento della città di Aisne, situato sulla strada da Parigi a Laon, duecento passi da Rue de la Noue,  due leghe da La Ferte-Milon, luogo di nascita di Racine, e sette leghe dal ChâteauThierry, città natale di La Fontaine". Aveva nove anni quando entrerà nel collegio di Padre Gregory a Villers-Cotterets. Qui riceverà le basi di istruzione primaria. A tredici anni, il piccolo Alexander non sa quasi nulla: ha solo letto la Bibbia, alcune storie mitologiche, la storia naturale di Buffon, il Robinson Crusoe e i racconti delle Mille e una notte. Vi rimarrà fino al 1822 poi partirà per l'avventura parigina che lo renderà famoso.


Casa natale di George Eliot a Arbury Hall

George Eliot: Arbury Hall (Warwickshire)

Mary Ann Evans nota come George Eliot nata nel 1819 è cresciuta vicino a Arbury. Il padre era responsabile delle grandi proprietà della famiglia Newdigate ad Arbury Hall e di questo luogo ne parla nelle tre storie delle Scene di vita clericale. Per alcuni romanzi successivi come Adam Bede o Il mulino sulla Floss si servì delle esperienze di vita ad Arbury anche se in forma immaginaria. Già da bambina si sarebbe rivelata una lettrice vorace tanto che il padre l'avrebbe accompagnata spesso nella biblioteca della tenuta di Arbury Hall dove aveva  libero accesso alla fornita biblioteca che sarebbe stata fondamentale per la sua formazione culturale. Alcuni mesi dopo si trasferirono a Griff a pochi chilometri ma ora questa casa è stata trasformata in un ristorante.




La casa delle sorelle Brontë

Le sorelle Brontë: Haworth ( West Yorkshire)

'Haworth manifesta le Bronte; come le Bronte manifestano Haworth ', scrisse Virginia Woolf, dopo una visita alla casa delle tre sorelle, Charlotte, Emily e Anne. 'Si adattano come una lumaca dentro al suo guscio.' Una delle prime cose che i visitatori vedono è la sala da pranzo, che era anche un salotto dove i membri della famiglia si riunivano e dove le sorelle Brontë davano vita ai loro romanzi, con l'abitudine di leggere a voce alta gli estratti delle loro opere. Jane Eyre, Cime Tempestose e Agnes Grey sono stati scritti qui. 




L' abitazione amata da Henry James a Lamb House

Henry James : Lamb House ( East Sussex)

Henry James vide la prima volta Lamb House, situato nella pittoresca East Sussex di Rye, in un acquerello appartenente ad un amico architetto. Nel corso delle estati successive in vacanza, James passava sempre davanti a questa casa che lo attirava e se ne innamorò. Nel 1897 scoprì che il proprietario era morto e la casa disponibile in affitto. Egli non perse tempo per l'acquisto del contratto di locazione. James era immensamente felice. Consultò il suo architetto per arredarla, comprò mobili e quadri. Immaginava la sua nuova vita con gusto. In quei mesi scriverà la sua storia più famosa e più spaventosa, Il giro di vite, che racconta di una giovane governante che arriva in una casa  fatalmente perseguitata. Parte della storia era stata raccontata a James dall'arcivescovo di Canterbury due anni prima. James scrisse tutte le sue opere successive in questa casa di mattoni rossi. Alla sua morte nel 1916 Lamb House divenne in seguito la casa di E.F. Benson altro scrittore inglese di opere sentimentali come Lucia a Londra , biografie e racconti di fantasmi.




La Goethehaus

J. Wolfgang Goethe : Goethehaus (Francoforte sul Meno)

La casa natale di Goethe venne acquisita nel 1733 dalla nonna e nel 1755 il padre di Goethe la fece ristrutturare unendo due stabili , uno più grande e un altro più piccolo. L'edificio finito era una casa con un aspetto totalmente nuovo, anche se le vecchie sezioni della grande vecchia casa erano ancora visibili nel nuovo edificio. Qui visse Johann Wolfgang Goethe - fatta eccezione per gli anni di studio a Lipsia e a Strasburgo fra il 1765-1771 - fino a quando si recò a Weimar nel 1775.

Scrive nell' autobiografia: "Il 28 agosto 1749 a mezzogiorno allo scoccare di dodici anni, sono venuto al mondo a Francoforte (...) abbiamo vissuto in una vecchia casa, che in realtà erano due divise. Una scala a chiocciola portava alle camere separate, e la differenze fra i piani era compensata da alcuni gradini. Per noi bambini, una sorella più giovane e io, il corridoio inferiore era la stanza preferita. Alle finestre che davano sulla strada c'erano delle gabbie di legno. Di tale gabbie ne erano fornite molte case, chiamate Geräms (sorta di inferriata). Vedevo le donne sedute a cucire e lavorare a maglia; il cuoco che tagliava la sua insalata; i vicini che parlavano tra loro , e le strade avevano una vista a sud. Si aveva una certa familiarità con la gente". Ai tempi di Goethe Francoforte aveva ancora l'aspetto di una città medioevale con torri, muri di cinta e vie strette. La casa venne distrutta durante i bombardamenti del 1944 e poi ricostruita fedelmente nel 1949.



Il  Caos di Pirandello

Luigi Pirandello : Il casale del Caos (Agrigento)

Nel 1897 lo scrittore da Roma scrive alla sorella Lina pittrice pregandola di mandargli un “pezzettino di Caos” dipinto su una tavoletta a proposito della nostalgia che l'autore aveva di quei luoghi dove nacque e visse nel 1867. “Una notte di giugno caddi come una lucciola sotto un gran pino solitario in una campagna d'olivi saraceni affacciata agli orli d'un altipiano d'argille azzurre sul mare africano. Si sa le lucciole come sono. La notte, il suo nero, pare lo faccia per esse che, volando non si sa dove, ora qua ora la' vi aprono un momento quel loro languido sprazzo verde".

Una nostalgia latente quella della sua amata casa natale dove aveva trascorso i momenti migliori della sua gioventù e della sua luna di miele. Intorno alle colline di argilla e l'azzurro mare mediterraneo, con il suo pino solitario sotto il quale si appoggiava  per leggere, studiare e riflettere e dove oggi riposano le sue ceneri. In questa casa riceverà le prime fondamenta di istruzione con il suo precettore ritratto nel Fu Mattia Pascal e che lo accompagnava spesso a vedere il teatro dei pupi, la sua passione. Leggendo i romanzi popolari, gli avventurosi di Walter Scott e le tragedie di Silvio Pellico, e cominciando a nutrire simpatia verso gli interessi teatrali. Finché costretto dagli studi si trasferirà a Roma, ma il suo cuore rimarrà sempre a Girgenti

" Io son figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti, corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco "Kaos" " .








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