Breve selezione di libri novità in uscita nel mese di ottobre. In evidenza due classici del'800 inediti di Frances Trollope e Louisa May Alcott.
In questo mese autunnale troviamo in uscita un romanzo classico vittoriano di Frances Trollope madre del noto scrittore Anthony, una madre molto prolifica come scrittrice ma praticamente ignorata in Italia con questo suo libro La vedova Barnaby si cerca di rimediare, offrendo al lettore uno sguardo sull'ambiente sociale delle città di Bristol, Cheltenham e Londra, questo romanzo mette in mostra sia l'arguzia dell'autrice che la sua capacità di osservazione; la signora Trollope crea un'affettuosa caricatura del mondo aristocratico, mettendo in luce i suoi numerosi difetti.
Seguiamo la storia della vedova Barnaby e di sua nipote, Agnes, mentre intraprendono un'odissea attraverso la società alla moda, alla fine della quale, sperano, potrebbe trovare un marito. Ai suoi tempi questo romanzo era così popolare che la vedova sarebbe riapparsa più volte nelle opere future dell'autrice, ma è stato in quest'opera che ha davvero rivendicato la sua affermazione di essere una delle grande dame della letteratura.
Altro classico questa volta americano di Louisa May Alcott Un ringraziamento vecchio stile uno dei tanti racconti affascinanti che Louisa May Alcott ha scritto dopo il successo di Piccole Donne. È una semplice storia di un tempo lontano (primissimo Ottocento), con protagonista una famiglia di campagna del New Hampshire, povera di denaro, ma ricca di terra e amore, durante i preparativi per la Festa del Ringraziamento, tra tacchini ripieni e budini di prugne mentre la mamma è via a prendersi cura della nonna, sarà un'occasione in cui la figlia maggiore e gli altri sette ragazzi dovranno dare il meglio per preparare il cibo per la festa.
A seguire un paio di thriller di Stephanie Wrobel e Caroline Corcoran e un libro insolito intitolato Fantasme, storie di "anime che vagano in cerca di giustizia o attendono che il dolore per un amore spezzato si trasformi in gioia, legate al luogo (il castello, la città, il maniero, il palazzo, il borgo) dove hanno dimorato in vita e nel quale ritornano.
Il termine usato è al femminile poiché vengono prese in considerazione 80 casi in tutta Italia, su donne morte tra i 10 e i 60 anni di ogni estrazione sociale: serve, nobili, borghese, brigantesse, partigiane «che bramano di comunicare con i viventi».
Sono "anime inquiete che tornano o restano nei luoghi terreni del loro supplizio. Spesso per una vendetta impossibile o per una paura che continua o per un amore mai terminato nonostante tutto." ma tanto per tornare all'attualità molto spesso uccise per mano dell'uomo.
Alcune sono note come Beatrice Cenci o la Baronessa di Carini; altre, come Filomena di Dolceacqua e Bianca Maria Aloisia, poco note a livello nazionale. Sono “Fantasme” che coprono un arco di tempo enorme dalla Magna Grecia fino agli anni di piombo. Una storia d'Italia di entità al femminile, dove ognuna di loro è presente in quasi ogni regione del paese.
Infine un giallo classico inglese di Shelley Smith degli anni '50 ambientato in un villaggio isolato dove molte signore spettegolano su tutti, specie sui nuovi arrivati, ma quando ci scappa il morto tutto è diverso.
Frances Trollope
Elliot editore
Frances Trollope (1780-1863) era la madre del famoso scrittore Anthony autore della saga del Barsetshire e altri romanzi vittoriani. Frances anche lei scrittrice pubblicò diversi romanzi di generi diversi: sociali, industriali, anticattolici. Nel 1839, il New Monthly Magazine ha affermato: "Nessun altro autore dei giorni nostri è stato allo stesso tempo così letto, così tanto ammirato e così tanto abusato". La vedova Barnaby appare oggi per la prima volta in traduzione italiana. Ne è protagonista Martha Barnaby - una sorta di perfida Lady Susan austeniana - alla ricerca di un secondo ricco marito. In questa caccia, la donna trascina con sé la deliziosa e remissiva nipote Agnes, costringendola a un tour picaresco tra le ipocrisie e i tic dell'alta società inglese. Un'esilarante odissea a scopo matrimoniale, sostenuta dall'incedere arguto e ironico dell'autrice, che con questa saga inaugurò il primo sequel della letteratura.
UN RINGRAZIAMENTO VECCHIO STILE
Louisa May Alcott
flower-ed
Questo racconto venne pubblicato nel 1882. Nel mese di novembre, fra le colline del New Hampshire, fiocchi di neve e folate di vento preannunciano un freddo e lungo inverno. In un turbinio di pentole fumanti e pane da impastare, di mele da affettare e preziose spezie, la cucina della famiglia Bassett è in pieno fermento: al fuoco scoppiettante del camino, nell’aria carica di fragranti aromi, sono tutti indaffarati nei preparativi per il Giorno del Ringraziamento. Ma una notizia inaspettata porta la mamma e il papà lontano da casa, lasciando una squadra di ragazzini a occuparsi delle faccende domestiche. Tilly e Prue, le sorelle più grandi, prendono in mano la situazione: senza esperienza in cucina e con qualche imprevisto, riusciranno comunque a preparare una cena indimenticabile?
Stephanie Wrobel
Fazi editore
Cara Rose Gold è un thriller psicologico su una relazione madre-figlia estremamente oscura e contorta.
Per i primi diciotto anni della sua vita, Rose Gold Watts credeva di essere gravemente malata. Era allergica a tutto, usava una sedia a rotelle e viveva praticamente in ospedale. I vicini hanno fatto tutto il possibile, organizzando raccolte di fondi, ma non importa quanti dottori, test o interventi chirurgici, nessuno riusciva a capire cosa c'era di sbagliato in Rose Gold.
È venuto fuori che sua madre, Patty Watts, era solo una brava bugiarda affetta dalla sindrome di Munchausen abusando di sua figlia per anni.
Dopo aver scontato cinque anni di carcere, Patty implora sua figlia di accoglierla. L'intera comunità è scioccata quando Rose Gold dice di sì. E Rose Gold non è più il suo debole tesoro...
E ha aspettato così tanto tempo che sua madre tornasse a casa. Madre e figlia sembrano cercare di riparare la loro relazione, ma sotto la superficie della loro riconciliazione, stanno giocando a un gioco subdolo del gatto col topo che si traduce in pura follia.
Caroline Corcoran
Piemme
Lexie ama la sua casa. Si sente al sicuro e protetta - e amata, grazie al suo ragazzo Tom. Ma di recente, qualcosa non è andato per il verso giusto. Un libro fuori posto. Una porta dell'armadio lasciata aperta. Manca un mazzo di chiavi…
Tom pensa che Lexie stia impazzendo, ma poi è via più spesso di quanto non sia a casa al giorno d'oggi, quindi non capirebbe.
Perché Lexie non lo sta perdendo. Sa che c'è qualcuno là fuori che la osserva. E, in fondo, sa che non c'è niente che possa fare per farli smettere…
Lexie e il suo compagno Tom vivono accanto a Harriet in un condominio. Con Harriet non si sono mai incontrati né si sono nemmeno parlati, ma spesso sentono la vita dell'altro attraverso le pareti sottili e si sono cercati su Google, entrambi invidiosi di ognuno.
da Messalina a Giorgiana Masi dove e come incontrarle
a cura di Claudio Marrucci, Carmela Parissi
Fefè editore
I fantasmi sono anime inquiete che tornano o restano nei luoghi terreni del loro supplizio. Spesso per una vendetta impossibile o per una paura che continua o per un amore mai terminato nonostante tutto. Vittime che restano vittime oltre la loro vita terrena, vittime che nella gran parte dei casi erano e sono donne. Ci è sembrato giusto, innanzi tutto, creare per loro il nome che neppure avevano: Fantasme. E poi indagarle.
Carmela Parissi ha scoperto che solo in Italia sono più di un migliaio. Con Claudio Marrucci ne hanno selezionate 80 tra le più conosciute, tutte riportate nelle pagine finali di questo libro. Le 25 più rappresentative – per le pene loro inflitte senza fine – sono raccontate e interpretate da Marrucci, che ci rivela anche dove e come incontrarle. E Parissi ci rende, di ciascuna, l’immagine sublime su carta, quasi viva, forse viva...
Shelley Smith
Polillo
Shelley Smith (1912-1998), pseudonimo di Nancy Hermione Courlander, nacque a Richmond on Thames, in Inghilterra. Il suo primo giallo, Background for Murder, è del 1942 e a questo faranno seguito altre quattordici opere, le prime più vicine al mystery tradizionale. In un villaggio inglese (The Lord Have Mercy 1956) L'elemento giallo è ridotto al minimo esplorando di come il gossip distrugga il tessuto della popolazione di un piccolo villaggio. L'autrice trascorre gran parte del suo tempo esaminando le vite private e gli hobby idiosincratici del suo ampio cast di personaggi eccentrici.
In un tipico villaggio inglese la vita scorre lentamente è quasi estate, ma il clima è particolarmente piovoso. Le donne si ritrovano mentre vanno a fare la spesa, raccontandosi gli ultimi pettegolezzi. Sono poche le persone benvolute da tutti.
Una di queste è il dottor Robert Mansbridge, il medico. Arrivato da fuori, all’inizio ha fatto fatica a essere accettato, ma ben presto le cose sono migliorate. È bravo, di buon carattere, sempre disponibile. Tutto il contrario della moglie, Editha, bella e antipatica, scostante e altezzosa anche nei confronti del marito, non perde occasione per mostrare la sua insofferenza verso quel luogo dove è circondata da gente che non stima.
Molti sono quelli che la odiano, ma c’è anche chi prova per lei una passione inconfessata: Leslie Crispin, che nelle sue più audaci fantasie spera prima o poi di fuggire con lei. Nel villaggio la gente mormora, spia dalle finestre, sembra non attendere altro che la situazione precipiti. E un giorno viene trovata morta per un'apparente overdose di droga, il pettegolezzo inizia a sfornare una storia dopo l'altra. Trame di suicidi, incidenti e omicidi si succedono a discussioni sussurrate sull'infedeltà coniugale e la lussuria tra persone dello stesso sesso.
Smith si diverte a creare deliziose vignette con personaggi minori. Alcuni dei più divertenti coinvolgono un piccolo esercito di vecchiette sedute alle finestre del loro salotto con binocoli e quaderni durante le sessioni di gossip all'ora del tè, ficcanaso che spesso sbirciano convinte che qualcosa di strano sta succedendo nei nuovi vicini.
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