21 ago 2023

 

Sabato sera, domenica mattina. Alan Sillitoe e i giovani ribelli degli anni '50/'60

Nel romanzo il ritratto di un giovane anticonformista aiutato alla fine dall'amore di una brava donna

Sabato sera, domenica mattina (1958) ci racconta di cosa significasse essere un giovane operaio nella Gran Bretagna di fine anni '50. Il protagonista Arthur Seaton trascorre i giorni facendo un lavoro monotono presso la fabbrica locale, mentre nei suoi fine settimana beve al pub, litigando e dormendo con donne sposate. 

sabato sera, domenica mattina

immagine dal film  Sabato sera, domenica mattina (1960)



Con la minaccia di una nuova guerra che incombe pesantemente sullo sfondo, l'approccio edonistico di Arthur alla vita è rappresentativo di un uomo senza futuro, un uomo arrabbiato contro le istituzioni. È solo quando i suoi misfatti tornano su di lui che Arthur pensa di cambiare i suoi modi e conformarsi al sistema contro cui si infuria. 

Il dopoguerra inglese, periodo in cui è ambientato il romanzo, ha visto la fine del razionamento, una  certa abbondanza di posti di lavoro e livelli di prosperità senza precedenti. Per le classi lavoratrici si potrebbe immaginare un'aria di agio e appagamento tra coloro che avevano vissuto la guerra.

Tuttavia, Alan Sillitoe disegna un'immagine molto diversa della classe operaia di Nottingham, tra l'angoscia e la ribellione che si agitano dentro Arthur rispecchiati da molti dei suoi coetanei. 

È interessante notare che la rivolta di Arthur è in gran parte un affare individuale, egli non prova alcuna solidarietà con la comunità nel suo insieme, non ha un obiettivo distinguibile, e anzi tradisce amici e colleghi di lavoro che si trovano nella sua stessa barca. 

Sabato sera, domenica mattina attinge all'esperienza personale di Sillitoe della vita e della cultura della classe operaia. Cinque editori tradizionali rifiutarono il libro prima che un editore lo pubblicasse nel 1958. Altri editori avevano insistito affinché Sillitoe riscrivesse alcune sezioni per riflettere meglio la realtà della vita della classe operaia, ma egli rifiutò ogni cambiamento.  

Incontriamo per la prima volta Arthur Seaton ubriaco, bellicoso e che cade dalle scale del pub nella scena iniziale del libro. Quindi veniamo subito catapultati nel mondo del duro lavoro manuale, della birra, del calcio, dei soldi, del sesso occasionale in piedi nei vicoli o sdraiati su un cappotto in un campo, di ruoli di genere ben definiti sovvertiti solo da matriarche forti e uomini gentili, contrassegnati come deboli e inefficaci. 

Tutti aspettano l'ultima sirena della fabbrica prima della chiusura del venerdì sera, con l'idea di giungere presto al sabato sera. C'è qualche accenno a questa 'nuova moda' e ai 'fessi' che trascorrono il sabato sera ipnotizzati davanti alla televisione, invece che stare al pub. 

Il pub è il luogo centrale in cui si svolge la vita reale. Qui la monotonia della fabbrica viene espulsa momentaneamente dal tuo sistema. 'Sii ubriaco, sii felice', dice Arthur ai suoi compagni. 

Ci sono elementi di questa cultura che oggi potremmo disapprovare: il padre che spende tutto il suo stipendio alle corse dei cani, cavalli o motociclette. La madre che lascia i figli addormentati al piano di sopra mentre sgattaiola fuori a bere una pinta al pub. Oppure, la conoscenza segreta condivisa dalla maggior parte delle donne su come "farcela" ad abortire. 

Vediamo l'amante sposata di Arthur, Brenda, sdraiata in una vasca di acqua bollente, tracannando gin, nel disperato tentativo di "metterlo fuori" prima che suo marito torni a casa dal turno di notte. Le pillole non hanno funzionato e si farà aiutare da un'amica. 

Se il padre di Arthur appare appagato con pochi semplici piaceri, una TV, del buon cibo e un lavoro,  Arthur, il nostro antieroe della classe operaia, invece è meno interessato alla politica, ai sindacati o alla solidarietà di classe, più portato a conquistare belle donne, specie se sposate e bere pinte di birra. 

Si ritiene soddisfatto del suo salario settimanale di 14 sterline, lavorare di più significava più tasse sul reddito: 

"Qualcosa di più sarebbe stato come buttare soldi sudati dentro le grandi finestre dell'ufficio delle tasse - dar perle ai porci, come diceva la mamma - e anche questa è una cosa contraria ai miei principi."


Molti episodi del romanzo riguardano bevute di birra, sesso o lieve brutalità, spesso tutti e tre talvolta con ironia. Per esempio Arthur si vendica della vecchia signora Bull, sparandole di striscio con il suo fucile ad aria compressa. 

Soprannominata "Gazzetta" lei se ne sta ogni giorno all'angolo della sua strada a spettegolare con altre donne, davanti alla fabbrica per raccogliere qualche notizia da spargere in giro: tutto è tollerato fino a un certo punto. 

"...Furba com'era, la signora Bull, dopo avere imprecato per qualche minuto, si guardò intorno per scoprire il colpevole. Le punte di spillo dei suoi occhi percorsero il cortile e la strada fino alla fabbrica, poi tornarono dal muro della fabbrica al cortile, passando in rivista tutte le finestre, senza che alcun particolare architettonico o movimento umano le sfuggisse. Correva voce che il governo, in caso d'una guerra, volesse arruolarla in una pattuglia d'esploratori".

Poi a volte qualcuno interviene. Arthur e suo fratello Fred si oppongono al padre per porre fine alla violenza in casa: le regolari percosse del sabato sera del padre contro la madre. E la famiglia di Arthur ha dato rifugio a sua sorella e suo figlio quando ha lasciato il marito dopo le frequenti violenze. 

Dopo un brutale pestaggio da parte di due squadristi cornuti Arthur raggiunge finalmente una certa consapevolezza, ora si sente alla deriva in mezzo al mare. È aiutato, ovviamente, dall'amore di una brava donna, Doreen, e dalla sua volontà interiore di sopravvivere:  

" Vincere significava sopravvivere; sopravvivere con della forza vitale ancora dentro di te, significava vincere." 


Quindi, cosa porta la domenica mattina? La pesca, ovviamente. Gli uomini pescano, in disparte sulle rive del fiume, curando i postumi di una sbornia, prima di riunirsi al pub condividendo storie su chi aveva fatto cosa la sera prima, prima di tornare a casa per l'arrosto della domenica. 

Arthur è uno di loro. Alla fine del libro, castigato e non proprio addomesticato dal suo pestaggio, Arthur si reca con il suo nuovo amore, Doreen, lungo le rive del canale Erwash dove, condividendo una tavoletta di cioccolato e una bottiglia di bibita, suggerisce, in modo indiretto, che potrebbero condividere un futuro insieme. 

"Be', la vita è bella, tutto sommato, se ce la fai, e se pensi che prima o poi il vasto mondo sentirà parlare di te." dice al lettore, e una volta ribelle, sei sempre ribelle. Non potrai fare a meno di esserlo.


Sabato sera, domenica mattina venne pubblicato in Italia da Einaudi nel 1961, ultimamente ristampato per Minimun fax. 




saturday poster


Dal romanzo nel 1960 venne tratto un film indipendente con un giovane e promettente Albert Finney. Considerato una delle opere più stimolanti di quel Free cinema (cinema libero) che in Inghilterra si proponeva di stravolgere la produzione cinematografica dal conformismo e dalle imposizioni commerciali.  

Un tropo comune in questi film denominati kitchen sink drama, dramma della realtà domestica,  era il personaggio della classe operaia " giovane arrabbiato " (in questo caso, il personaggio di Arthur), che si ribella contro il sistema oppressivo degli anziani.

Saturday Night and Sunday Morning ricevette recensioni generalmente favorevoli. Il film è stato un successo al botteghino inglese, essendo il terzo film più popolare in Gran Bretagna quell'anno,  considerato aspro e violento, è un film senza ipocrisia, ma che non cerca mai di urtare ne di scandalizzare gratuitamente.



sabato sera, domenica mattina copertina



Il libro su Amazon

Titolo: SABATO SERA, DOMENICA MATTINA

Autore: Alan Sillitoe

Editore: Minimum Fax

Anno:2010

Pagine: 207

Traduzione: F. Bossi


👉  qui l'edizione Einaudi del 1961

sillitoe einaudi









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