Una dimora di campagna, una famiglia in decadenza e un inquietante presenza invisibile
Nel romanzo L'ospite di Sarah Waters (Ponte alle grazie) Hundred Hall è un antica dimora di campagna della famiglia Ayres. In passato era viva e rigogliosa si tenevano feste, balli e ospiti d'alto rango. Adesso dopo la Seconda Guerra Mondiale appare decaduta, insieme ai loro ultimi tre componenti della famiglia rimasti nella dimora con le due governanti. Ma in questa casa c'è qualcosa che non va. Una piccola presenza invisibile, un piccolo ospite letale, che sembra assorbire le energie di chi vi abita e la amministra.
Nel romanzo L'ospite di Sarah Waters (Ponte alle grazie) Hundred Hall è un antica dimora di campagna della famiglia Ayres. In passato era viva e rigogliosa si tenevano feste, balli e ospiti d'alto rango. Adesso dopo la Seconda Guerra Mondiale appare decaduta, insieme ai loro ultimi tre componenti della famiglia rimasti nella dimora con le due governanti. Ma in questa casa c'è qualcosa che non va. Una piccola presenza invisibile, un piccolo ospite letale, che sembra assorbire le energie di chi vi abita e la amministra.
Il dottor Faraday è un medico di campagna figlio di un droghiere e di una domestica che lavorava a Hundred Hall. Il suo racconto inizia fra i ricordi di quando era bambino nel 1919 abbagliato dallo sfarzo e lo splendore di una festa nel giardino della tenuta mentre i proprietari, la signora Ayres e il Colonnello, passano in rassegna i bambini del luogo per donare delle medaglie commemorative. Faraday ricorda ancora i particolari dell'edificio già segnato dal tempo con i mattoni rossi consumati, i vetri delle finestre incurvati, le cornici di arenaria sbriciolate dalle intemperie "Davano all’edificio un’aria confusa e leggermente malsicura... come un gelato, pensai, che comincia a sciogliersi al sole".
"I gradini che conducevano alla grande porta d’ingresso erano pieni di crepe da cui spuntavano rigogliose le erbacce." |
Non era permesso entrare nella casa ma essendo il figlio di una domestica, dopo la festa di nascosto, entrerà da una porta di servizio nella cucina fra la cuoca e le sguattere che gli daranno un dolce da mangiare. Quelli saranno gli ultimi giorni felici a Hundred Hall, col tempo e la scomparsa del Colonnello la casa si richiuderà in se stessa come i cancelli del grande parco che resteranno quasi sempre sbarrati.
E ora quando il dottor Faraday vi capita per caso, dopo quasi trent'anni, rimarrà sconcertato dai cambiamenti subiti. Il parco un tempo abilmente curato adesso è in costante abbandono, i gradini dell'ingresso con crepe da cui spuntano erbacce e l'edera appigliata ovunque secca come code di ratto. Nonostante la struttura appaia imponente e solida, agli occhi di Faraday sembra precaria. Era stato chiamato per visitare una cameriera malata.
Incontrerà quello che rimane della famiglia la signora Ayres, sua figlia Caroline e il fratello Roderick rimasto invalido dalla guerra. Gli Ayres ostentano un certo snobismo di classe, una superiorità nei confronti del medico di campagna, ma il dottore non ci farà molto caso anzi ricorderà alla signora il suo passato con la madre.
In tutta questa apparente decadenza, fra stanze chiuse, abbandonate all'incuria e tappeti consunti c'è anche qualcos'altro. La casa, lamenta la neo cameriera, gli dà i brividi e gli sembra malvagia. Nel corso del racconto la portata di tale malvagità diventerà evidente: mobili che si muovono, strane macchie appaiono sui muri, insoliti passi si sentono in alcune camere chiuse da anni al piano superiore, un cane che era sempre stato docile diverrà aggressivo verso una bambina.
Insomma, strani avvenimenti avvengono a Hundred Hall che nel racconto del dottore non verranno presi tanto in considerazione dal suo punto di vista da scienziato distratto anche dall' infatuazione per Caroline "una zitella nata" con i lineamenti spigolosi. Il dottore comunque verrà affascinato da questa insolita famiglia e diverrà il loro medico con visite successive.
Insomma, strani avvenimenti avvengono a Hundred Hall che nel racconto del dottore non verranno presi tanto in considerazione dal suo punto di vista da scienziato distratto anche dall' infatuazione per Caroline "una zitella nata" con i lineamenti spigolosi. Il dottore comunque verrà affascinato da questa insolita famiglia e diverrà il loro medico con visite successive.
"A dominare la scena, tuttavia, era la scala di mogano che si sviluppava in una morbida spirale squadrata per altri due piani." |
Nonostante alcuni segnali premonitori L'ospite di Sarah Waters non è solo un racconto di case stregate, ma piuttosto l'esposizione di un mondo che stava scomparendo "gli Ayres non vogliono e non possono adattarsi, dal punto di vista sociale, sono sconfitti, dal punto di vista nervoso agli sgoccioli ". Sorta di gattopardi apatici in una società in mutamento. La rappresentazione di una classe in declino, così come è in declino la stessa Hundred Hall, si può intravedere un debole legame con Poe e gli Usher anche dal nome del proprietario Roderick.
Gli Ayres sono economicamente al verde e dovranno vendere una parte del terreno per costruire nuove case, cercare di tirare avanti e far quadrare i conti. Gli inverni sono rigidi, le grandi stanze sempre fredde e il riscaldamento viene limitato nelle camere più usate.
La notte è illuminata da candelabri e lampade a olio, in una atmosfera lugubre e un silenzio assordante. Impassibili a tutto questo fra gli echi di un passato lontano nel rammentare le ex domestiche, appaiono sprezzanti verso di esse, facendo riflettere Farady "dopo due secoli quella gente aveva smesso di elargire il proprio lavoro, e la fiducia in quella casa che come un castello di carte incominciava a crollare, mentre la famigliola se ne stava seduta a interpretare il ruolo di ricchi possidenti terrieri, con gli stucchi scrostati, i tappeti logori al punto di intravedere la trama e le porcellane rotte incollate".
La notte è illuminata da candelabri e lampade a olio, in una atmosfera lugubre e un silenzio assordante. Impassibili a tutto questo fra gli echi di un passato lontano nel rammentare le ex domestiche, appaiono sprezzanti verso di esse, facendo riflettere Farady "dopo due secoli quella gente aveva smesso di elargire il proprio lavoro, e la fiducia in quella casa che come un castello di carte incominciava a crollare, mentre la famigliola se ne stava seduta a interpretare il ruolo di ricchi possidenti terrieri, con gli stucchi scrostati, i tappeti logori al punto di intravedere la trama e le porcellane rotte incollate".
Ma c'è poi apparentemente una forza malefica nella casa che probabilmente viene dal passato: una figlia della signora Ayres "il mio piccolo e unico amore" morì prima del tempo e a quanto pare insieme alla casa vuole sua madre con se, ma è un entità indefinita che chiameranno infezione, questa attaccherà la razionale Caroline, cercandone un rimedio: Faraday la troverà immersa nella lettura di libri dai titoli evidenti come Fantasmi dei vivi, e Il lato oscuro della natura trovati nella biblioteca del padre.
Se la morte può essere una dura condanna, si rimane con la sensazione che gli Ayres siano stati inutilmente travolti dal progresso e il cambiamento sociale, intrappolati da un elemento che non dà alternative a essi. Tutto il racconto, poi, ha un punto di vista fatto da un narratore inaffidabile che non crede al soprannaturale, e non ha mai visto stranezze, ascoltate solo dai personaggi, quindi in realtà non sappiamo se gli avvenimenti siano reali o frutto dell'immaginazione degli Ayres.
Come scrive Massimo Scotti a proposito del romanzo nel suo interessante saggio su letteratura e fantasmi Storia degli spettri: "con abilità si riesce a trasformare un plot adatto a una ghost story in argomento di un lungo romanzo, con un accurata ricostruzione di un atmosfera, quella del secondo dopoguerra inglese". Il libro comunque è il risultato di diversi generi, gotico, psicologico, sociologico, intrecciati così abilmente che non possono essere separati fra loro, ma che alla fine rendono il romanzo gradevole con una sorta di malinconico finale.
Il libro
Sarah Waters
L’OSPITE
Ponte alle Grazie
Come scrive Massimo Scotti a proposito del romanzo nel suo interessante saggio su letteratura e fantasmi Storia degli spettri: "con abilità si riesce a trasformare un plot adatto a una ghost story in argomento di un lungo romanzo, con un accurata ricostruzione di un atmosfera, quella del secondo dopoguerra inglese". Il libro comunque è il risultato di diversi generi, gotico, psicologico, sociologico, intrecciati così abilmente che non possono essere separati fra loro, ma che alla fine rendono il romanzo gradevole con una sorta di malinconico finale.
Il libro
Sarah Waters
L’OSPITE
Ponte alle Grazie
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