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4 mag 2020

Libri da leggere su epidemie, virus e contagi

Dalla peste di Londra all'epidemia spagnola del 1918, libri su reali virus letali e altri nati dalla fantasia degli scrittori


Con la situazione attuale molti romanzi sulle epidemie stanno spuntando nelle liste di lettura di tutto il paese, ne è conferma la classifica di questo periodo che ha visto risalire in cima alle vendite romanzi come Cecità di Saramago, La peste di Camus e L'amore ai tempi del colera di Marquez, ma oltre a questi ci sarebbero altri titoli da prendere in considerazione se si vuole affrontare l'argomento dallo storico al futuristico. 





Daniel DeFoe 

Dal 1665 al 1666, la peste bubbonica tornò in Gran Bretagna, dopo trecento anni, e devastò la città di Londra, uccidendo circa un quarto della sua popolazione nell'arco di 18 mesi. Oltre 50 anni dopo, Daniel Defoe attingeva a documenti storici per scrivere un resoconto realistico degli effetti della peste sulla città. Il racconto di Defoe ha ancora il potere di sconvolgere, come quando scrive di famiglie costrette alla quarantena a causa di un membro della famiglia infetto: «...i numerosi e atroci spettacoli che dovunque mi si offrivano quando andavo per le strade, mi avevano riempito la mente d’un grande orrore, per tema della peste, che, di per sé, era veramente atrocissima cosa, e in alcuni colpiti più che non in altri: i bubboni, che di solito si formavano nel collo o all’inguine, quando si indurivano e non volevano scoppiare, ingrossandosi, divenivano così dolorosi, che uguagliavano la più raffinata tortura; e alcune persone, incapaci di tollerare la sofferenza, si gettavano dalle finestre, o si sparavano, o si uccidevano in altra maniera; e vidi parecchi spettacoli di tal genere. Altri, incapaci di contenersi, davano sfogo al loro tormento con urla incessanti; e mentre si andava per le strade si udivano grida così alte e lamentose, che trafiggevano il cuore al solo pensarvi, specialmente quando c’era da considerare che ci si poteva attendere che lo stesso flagello colpisse da un momento all’altro noi pure».










Katherine Anne Porter

Una raccolta di tre romanzi brevi come li chiamò la scrittrice americana nel 1939. "Pale Rider" racconta la storia semi-autobiografica di una giovane donna che sopravvive all'epidemia di influenza del 1918. Miranda è una giornalista e nel corso della narrazione si innamora di un bel soldato che è attualmente in congedo a Denver e alloggia nello stesso appartamento di lei. Pensare alla partenza di Adam darà alla donna la sensazione che un evento terribile sta arrivando e considera che potrebbe essere la sua stessa morte. Miranda si ammala, nel delirio febbrile dice ad Adam che lo ama e anche lui tenta di dirle che la ama. Per la prima volta in assoluto, la bacia, nonostante il rischio di infezione. Recupererà la salute solo per scoprire che il suo fidanzato Adam è morto per la malattia in un ospedale militare. Nel delirio sogna di cavalcare accanto a uno sconosciuto pallido e magro, allegoria della Morte. "Bianco cavallo, bianco cavaliere, non portar via il mio amore" canterà Adam vicino all'innamorata mentre la paura e la speranza incroceranno i loro destini.
In "Antico stato mortale" la controversa storia di Amy Gay viene raccontata dalle nipoti Miranda e Maria che, contemplando una foto della zia, sveleranno a poco a poco il segreto di una donna che "era stata bella, molto amata, infelice ed era morta giovane". 
Una piccola e isolata fattoria è lo scenario di "Vino a mezzodì", dove i proprietari, ormai sull'orlo della rovina, non riescono a gestire la loro attività. Sarà un vagabondo a offrirsi di aiutarli contribuendo a migliorare la situazione, fino a quando, nove anni dopo, uno sconosciuto comparirà alla loro porta rivelando il terribile passato dell'uomo.
Katherine Anne Porter (1890-1980) si ammalò davvero di influenza spagnola nel 1918. Dimessa dall'ospedale, mesi dopo, era fragile e completamente calva. Quando i suoi capelli finalmente le ricrebbero, erano diventati bianchi e quel colore gli rimase per il resto della sua vita.







Michael Crichton

Crichton ci ha lasciato innumerevoli romanzi che anticipavano i tempi, tra questi c'è Andromeda che nel 1969 affrontava pericolosi virus non terrestri, giunti sul pianeta da parte di un satellite contaminato. Una squadra viene mandata a recuperare un satellite militare che è tornato sulla Terra, ma il contatto si perde improvvisamente. La sorveglianza aerea rivela che tutti i cittadini di un piccolo paese in Arizona, la città più vicina a dove è caduto il satellite, sono apparentemente morti. L' ufficiale di servizio della base incaricato di recuperare il satellite sospetta che sia tornato con un contaminante extraterrestre e raccomanda di attivare un protocollo per un team di scienziati che cercherà di contenere la minaccia, ma il microrganismo è in costante evoluzione, viene chiamato in codice "Andromeda", e si trasforma ad ogni ciclo di crescita, modificando le sue proprietà biologiche.










Stephen King

La trama è incentrata su una pandemia a seguito di un arma batteriologica sfuggita al controllo che uccide l'intera popolazione mondiale. I pochi sopravvissuti, uniti in gruppi, instaurano un nuovo sistema sociale e si confrontano con se stessi.












Mario Bellatin

Lo scrittore messicano Mario Bellatin ambienta il suo romanzo in un mondo devastato da una pandemia che colpisce solo uomini, causando loro rapidi decessi di fronte all'inazione governativa. Il narratore del romanzo un eccentrico parrucchiere gestisce un salone di bellezza, che diventa un rifugio per gli uomini rifiutati da amici e parenti, poiché alcuni di questi malati non hanno un posto dove morire. In breve tempo il posto si trasforma in un lazzaretto medievale e i pesci tropicali che abitano gli scintillanti acquari sono testimoni indifferenti di ciò che succede lì dentro e dell'abnegazione con cui quest'uomo dal passato turbolento assiste i malati sconosciuti. Un romanzo commovente e poetico, un'allegoria sul rapporto con la sofferenza, la malattia e la morte che diventa un canto alla vita.











Ling Ma

Candace Chen più che vivere sopravvive, autoreclusa senza troppa convinzione in una rigorosa routine casa-lavoro. Per questo a malapena si accorge dell’epidemia che si sta diffondendo in tutto il mondo e che sta decimando anche la popolazione di New York, trasformando tutti in zombie. Arruolata dai suoi capi insieme ad altre persone per un compito inquietante e molto ben pagato, Candace si trova ben presto da sola a testimoniare la strana atmosfera di una metropoli abbandonata. Poi, per salvarsi, si unisce a un gruppo di sopravvissuti che cerca di raggiungere Chicago e lì dar vita a una nuova società. Con un’ambientazione apocalittica che ricorda The Walking Dead e L’alba dei morti viventi, Febbre di Ling Ma è un libro che è allo stesso tempo una feroce critica dell’alienazione della società contemporanea e un commovente tributo ai rapporti umani che ci spingono a fare qualcosa in più della semplice sopravvivenza.











Zach Hughes

Un epidemia parte da alcune isole del Pacifico verso il continente australiano e il mondo intero. Nulla di simile è stato mai visto con corpi mummificati, complice una zanzara. La soluzione arriverà da San Francesco Saverio nato nel 1506 un gesuita che ebbe dal Papa l’incarico di diffondere il cattolicesimo fra i pagani in Oriente. Alla morte « Il beato padre aveva un aspetto così bello e felice che lo si sarebbe detto ancora vivo. Lo seppellirono dopo aver versato un sacco di calce sotto e  sopra il corpo, nella bara, perché la calce avrebbe consumato la carne lasciando solo le ossa, casomai qualcuno volesse riportarle in seguito in India. Il corpo venne poi trasportato in India, due mesi dopo era intatto, odorava di fresco, la carne morbida e cedevole, le vene piene di sangue... »












Mark Ronson

Durante l'epidemia di peste nella Londra del Seicento i cadaveri venivano sepolti in fosse profonde, talvolta sigillate con mattoni e calce. Ronson immagina, nella Londra moderna, divenuta una sorta di cantiere aperto alla costruzione di grattacieli e centri commerciali, che durante uno di questi scavi vengano trovati degli scheletri di appestati risalenti a quell'epoca. Questi erano stati sigillati in eterno, ora una ruspa ha aperto una breccia, che come un vaso di pandora appesterà l'intera isola, dopo che un operaio trafuga e tocca un sacchetto di vecchie monete sepolte insieme ai cadaveri e un ciondolo con la scritta "Abracadabra" con le lettere disposte a triangolo, usata un tempo come incantesimo contro il male.











Riccardo Chiaberge
Quindici storie della febbre spagnola 


Walt Disney e Guillaume Apollinaire, Edvard Munch, Franklin Delano Roosevelt, il padre dell'atomica Leó Szilárd e Sophie, la figlia perduta di Freud, le vite di questi personaggi vengono tutte attraversate dalla febbre spagnola, la terribile epidemia che infuriò nel mondo tra il 1918 e il 1920, facendo più vittime della prima guerra mondiale. Il virus non fece distinzioni di merito cambiando in modo imprevedibile i destini individuali e, a volte, collettivi. Riccardo Chiaberge trasforma la storia della Spagnola in un castello dei destini incrociati, dove si incontrano o si sfiorano le vite diverse, fragili e mirabili di quindici donne e uomini che hanno contribuito a forgiare il Novecento per come lo conosciamo.











Carlo M. Cipolla
IL PESTIFERO E CONTAGIOSO MORBO
Combattere la peste nell'Italia del Seicento

"Gli ammalati nel lazzaretto sempre vanno crescendo et non vi è più luogho ove metterli poiché stanno quattro o cinque per letto. Ci è bisogno di cerotti et olii et lo hospidale dice non ne haver più".
Sembrano parole con un fine attuale se non fossero scritte in un italiano arcaico.
Come ci si difendeva dalla peste nel 1600 ? Il libro dello storico Carlo M. Cipolla è dedicato "alla battaglia disperata che un manipolo di uomini abnegati combatterono in condizioni impossibili contro un nemico temutissimo e invisibile". Per contrastare la peste i principali stati dell'Italia settentrionale avevano sviluppato un sistema di sanità pubblica con rudimenti già nella pandemia del 1348 e alla metà del Cinquecento, registrando decessi, sepolture vendita di cibi controllo delle acque di scolo, ospedali, prostituzione e altro. L'obiettivo principale era quello di prevenire e controllare le epidemie.




da considerare anche

FEBBRE ; storia di Mary la tifoide   
La biografia romanzata di Mary Mallon una donna scomoda che non riuscì a vivere pienamente la sua vita, prima portatrice sana di tifo in America.


THE SURVIVORS - I sopravvissuti 
un popolare serial tv degli anni '70 che analizzava una futura pandemia nata da un virus letale.









   

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