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11 mag 2020

La principessa del grano - Jean Webster. Storia d'amore nell'Italia di fine Ottocento

La principessa del grano è un piacevole classico della letteratura americana del 1905 mai tradotto in Italia, ora pubblicato da Flower-ed, scritto da Jean Webster (1876-1916), scrittrice nota principalmente per il romanzo Papà Gambalunga (1912). Questa è una storia romantica su un gruppo di ricchi americani in vacanza nel nostro paese dove qualcuno di loro troverà, oltre alla povertà, anche l'amore. 

The Gardens of the Villa d'Este Tivoli, Corot
The Gardens of the Villa d'Este Tivoli, Corot (1843)


La principessa del grano è una sorta di nomignolo che viene dato a Marcia, una bella ragazza americana, figlia di un milionario, che giunge in Italia per trascorrere le vacanze insieme ad alcuni parenti che vivono in un antica dimora tra le campagne di Palestrina, Lazio, nel piccolo borgo (credo fittizio) di Castel Vivalanti. 

"Vivalanti è un nome che viene ancora pronunciato con rispetto tra i vecchi nobili di Roma". Villa Vivalanti ha un viale con una doppia fila di cipressi un tempo maestoso, la villa ha un passato oscuro che qualsiasi abitante del luogo conosce, per via dell'assassinio di un principe malvagio e una storia di magazzini pieni di grano con i contadini che morivano di fame mentre il suddetto principe passeggiava sulla terrazza appagato della sua malvagità. 

La leggenda vuole che durante la luna piena il vecchio principe torni e si sieda sul bordo della fontana dove venne ucciso pensando ai suoi peccati. Secoli dopo la villa è diversa, ricostruita vicino alle rovine della vecchia con gli usignoli che cantano tutto il giorno, i bordi del giardino si illuminano di colore, siepi di rose, fiori e camelie rosse e bianche, margherite e gigli e iris viola, fioriscono insieme. 

Ma la storia - come dice la narratrice all'inizio - non ha nulla a che fare con i Vivalanti, anche se un nuovo principe discendente occupa la villa seicentesca e preferisce passare le giornate al casinò di Montecarlo,  ma bensì attrae l'atmosfera idilliaca del giardino e di una famiglia milionaria americana i Copley che vengono a trascorrere qui la primavera, una di loro è giovane, e gli uomini la definiscono bellissima, proprio in questo giardino.


Tra romanticismo, visite turistiche nella Capitale, la ragazza viene subito conquistata dal nostro magico paese, terra incantevole e sfondo ideale per una grande storia d’amore.

Due uomini ruotano intorno a lei: Paul Dessart, aspirante pittore, giovane stravagante, con giacca di velluto e capelli lunghi che gli cadono spesso sugli occhi, e Laurence Sybert, affascinante e tormentato segretario dell’ambasciatore americano, sarà lui a darle il nomignolo Principessa del grano, per essere la figlia del re del grano americano. Marcia però seppure affascinante, agli occhi dei presenti appare altezzosa con un aria egocentrica, data dalla sua vita agiata da borghese, tanto che un personaggio fa una battuta dicendo che per lei un mendicante sarebbe da condannare. 

Dietro l'agiatezza dei protagonisti, c'è però sullo sfondo la realtà della povertà, la fatica e la miseria dei poveri contadini di una nazione che, alla fine dell’Ottocento, era politicamente instabile.

Il romanzo pare collocarsi tra Henry James (che pure viene citato) per via degli americani in Italia, Jane Austen e George Eliot per la tematica storico sociale descritta sulla carestia del grano che colpì il paese all'epoca.

In una scena Marcia si trova bloccata in carrozza circondata da una folla di poveri ragazzi brulicanti come topolini chiedendo soldi, ma lei aveva finito i suoi in precedenza per una festa a Genazzano, mentre ad un tratto chiedono a gran voce "Grano!  Grano! " gli stessi ragazzi a cui aveva dato la cioccolata alcuni giorni prima i quali si erano dimenticati rapidamente del generoso gesto, regalare cioccolata invece che carne per la domenica. 


Paesaggio italiano, composizione, Corot 1831
Paesaggio italiano, composizione, Corot 1831 


C'è un Italia misera e pittoresca descritta tra rovine antiche, superstizioni, briganti minacciosi, abitazioni contadine con polli e maiali in casa, divertente agli occhi di questi stranieri ma poi riflettendo iniziano a pensare a quale basso livello di vita devono avere le persone che tengono con sé i loro maiali e le loro galline in casa, e non sembra più divertente.

Poi ci sono gli innamorati che si rifugiano durante un temporale tra i monti Sabini nella cantina di un casolare con l'odore pungente del succo d'uva in fermentazione, guardando fuori il nubifragio in silenzio.

La storia ha un suo fascino particolare quando Marcia è presente, descritta come una ricca ereditiera sensibile alla causa dei contadini affamati, tra l'apatia del governo e il disprezzo del sistema di classe.

Il padre, industriale del grano, non è ben visto dalla comunità, questi pensano si ripeta la storia del principe leggendario, e lei stessa non si rende conto della situazione se non più avanti, riflettendo sul mondo che le aveva dato molto: era educata, era colta, aveva sviluppato gioia e sensibilità, e in cambio cosa faceva per il mondo? Ha salvato un cane. Fantasticherà citando Giulietta e Romeo mentre si trova sulla terrazza osservando il panorama delle creste dei monti Sabini, sentendosi una principessa su un balcone in attesa che i cacciatori tornino dalla loro battuta.

Sarà la campagna romana, come un grande mare inquietante, misteriosa e insaziabile che attirando molti stranieri, li terrà prigionieri come di un incantesimo, ispirando un amore più passionale di qualunque luogo, mentre le campane del borgo Castel Vivalanti suonano l'Angelus e i nostri amanti mano nella mano si lasceranno trascinare dai sentimenti (non vi dico chi sceglierà Marcia tra i due giovani pretendenti).

Sullo sfondo è percepibile la vita italiana tra la fine del 1800 e primi del 1900, dove il povero e il ricco risiedevano fianco a fianco. Dal 1896 al 1900 ci fu un periodo di grave crisi economica in Italia dovuta allo scontento crescente per il costo della vita, il prezzo del pane si era elevato di parecchio perché nel 1898 vennero bloccate le importazioni in Europa dell'economico grano statunitense a causa della guerra tra Spagna e Stati Uniti. 

Una cosa grave, come viene citato nel libro, in un paese che vive di pane e maccheroni. Il padre di Marcia, non è solo incapace di comprendere la situazione economica dell'Italia durante i disordini, ma è in realtà la fonte del loro travaglio, poiché, come magnate americano, i suoi negoziati sul mercato del grano sono la causa della fame dei contadini.

Il romanzo fu ispirato durante un semestre trascorso in Europa, con l'Italia come base, Jane Webster fece delle ricerche per la sua tesi intitolata Pauperism in Italy, documentò i suoi viaggi su un giornale mettendo insieme materiali per un racconto, "Villa Gianini", pubblicato nel 1901. In seguito lo ampliò diventando il romanzo in questione, con una trama genuina e descrizioni appassionate inserite al punto giusto per far rivivere il romanticismo dell'Italia di un tempo. 

La traduzione è a cura di Sara Staffolani che aveva già dedicato una biografia a questa scrittrice  C'è sempre il sole dietro le nuvole. Vita e opere di Jean Webster che consiglio di leggere per scoprire questa autrice quasi dimenticata. 

Jean Webster

L'autrice

Alice Jane Chandler Webster nacque il 24 luglio 1876 a Fredonia, New York, trascorse la prima infanzia in un ambiente fortemente matriarcale e attivista. La bisnonna, la nonna e la madre vivevano tutte sotto lo stesso tetto. La Webster rimase per tutta la sua breve vita sostenitrice del suffragio femminile e della riforma istituzionale dei bambini. La madre era nipote di Mark Twain. 

Frequentò la Fredonia Normal School e si laureò nel 1894 in pittura cinese, successivamente frequentò la Lady Jane Grey School a Binghamton dal 1894-96. Fu quest'ultima istituzione a fornire l'ispirazione per il romanzo successivo di Webster, Just Patty pubblicato nel 1911, (in italiano Studentesse d'oltreoceano, Salani 1954). Dopo la laurea nel 1901, Webster iniziò a scrivere When Patty (1903) il suo primo romanzo in cui descrisse la vita del college femminile contemporaneo. Fu pubblicato con buone recensioni, che la spinsero a completare il suo secondo romanzo The Wheat Princess, (La principessa del grano) uscito nel 1905.

Il romanzo più famoso di Webster, Daddy-Long-Legs (Papà Gambalunga), è stato scritto mentre l'autrice alloggiava in una vecchia fattoria nel Massachusetts. Racconta la storia di una ragazza orfana, `Judy 'la cui frequenza al college femminile è aiutata da un benefattore anonimo. Il romanzo in forma di lettere scritte dalla giovane al suo benefattore, riscosse consensi e anche critiche alla sua uscita nel 1912. Si sposò a trentanove anni con Glenn Ford McKinney dopo il divorzio di questi. 

Fecero la luna di miele in Canada. Al loro ritorno a New York, Webster pubblicò Dear Enemy, 1915 (in italiano Caro nemico Marzocco 1939), un sequel di Papà Gambalunga che si rivelò anche un bestseller. Più tardi quell'anno, Webster era felice nello scoprire che era incinta, ma fu avvertita che la gravidanza poteva essere pericolosa a causa di una storia di nascite difficili in famiglia.
Il 10 giugno 1916 diede alla luce una figlia sana. Sfortunatamente, nonostante una prospettiva positiva all'inizio, Webster si ammalò e morì per complicazioni dovute al parto il giorno seguente. Sua figlia venne chiamata Jean in suo onore.




la principessa del grano cover



Il libro 

Titolo: LA PRINCIPESSA DEL GRANO
Autore: Jean Webster
Editore: Flower-ed
Anno: 2020
Pagine: 388
Traduzione: Sara Staffolani


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