6 gen 2025

 

Gibbet Hill. Il racconto sconosciuto di Bram Stoker ha inquietanti affinità con il suo classico Dracula

Ritrovato dopo oltre 130 anni il racconto sconosciuto di Bram Stoker, "Gibbet Hill," pubblicato poco prima di lavorare su "Dracula," presenta inquietanti somiglianze con il suo celebre romanzo sui vampiri. 

uomo che riposa a gibbet hill



Questa storia è stata scoperta per caso da un appassionato di Bram Stoker, Brian Cleary, mentre esaminava gli archivi dell'autore presso la National Library of Ireland. 

Brian Cleary ha trovato questa perla in un supplemento natalizio del 1890 del Daily Express Dublin Edition. 

La storia è rimasta sconosciuta persino ai biografi di Stoker e agli studiosi di letteratura per oltre 130 anni. Essendo un titolo a lui sconosciuto, Cleary decise di approfondire la sua indagine.

Cleary rintracciò la pubblicazione e si accorse che si trattava di un racconto dimenticato. 

La storia narra di un protagonista senza nome che incontra tre bambini accanto al monumento storico di un marinaio assassinato a Gibbet Hill, nel Surrey, menzionato anche da Dickens nel suo romanzo del 1839, "Nicholas Nickleby".

Durante un'escursione autunnale, il narratore incontra tre bambini enigmatici: due ragazze indiane e un ragazzo dai capelli biondi. 

Dopo aver assistito a una cerimonia insolita con un serpente, il narratore si addormenta riflettendo sulla bellezza della natura e sul suo effetto purificatore sull'anima e si ritira in un boschetto ombroso per riposare. 

Si risveglia legato dallo stesso trio di bambini, che lo coinvolgono in un gioco inquietante con un pugnale. 

Salvato da una coppia di turisti, il narratore si rende conto che il serpente, apparentemente usato dai bambini per una sorta di divinazione, è sparito dal suo petto. 

Il racconto mescola elementi naturali di mistero e soprannaturale, lasciando il lettore con una sensazione di disagio e incertezza riguardo alla vera natura dei bambini e degli eventi.

Cleary contattò il biografo di Stoker, Paul Murray, per sapere se la storia era autentica. 

Sebbene Murray fosse emozionato dalla scoperta, non ne fu sorpreso: aveva già scoperto altre storie simili, quindi sapeva che c'era altro materiale su Stoker in circolazione. 

Il biografo era incuriosito perchè la storia fu pubblicata, e quasi certamente scritta, nel 1890, l'anno in cui Bram Stoker inizierà a lavorare su "Dracula".

Secondo Murray, che ha analizzato l'evoluzione letteraria di Stoker dal periodo della metà degli anni '70 dell'Ottocento fino alla pubblicazione di Dracula nel 1897, Gibbet Hill rappresentava un elemento nuovo e stimolante in quel puzzle. 

Questo elemento si integrava perfettamente con la teoria della lunga gestazione di Dracula, fungendo da tappa intermedia in quel lungo percorso di oltre 20 anni che Stoker ha dedicato all'evoluzione della sua narrazione.


Gibbet Hill ha dei parallelismi con Dracula. C'è l'immaginario gotico, una trinità di personaggi malevoli e una descrizione di occhi che "brillavano di una luce oscura ed empia"  anticipando gli occhi che " risplendevano di una luce malefica" in Dracula. 

Altro parallelo tematico è quello della vendetta nella colonizzazione, o "colonizzazione inversa" Reverse Colonization dal libro di David Higgins,   immaginando cosa significhi essere colonizzati piuttosto che colonizzatori.  

In Gibbet Hill, due dei bambini sono indiani in terra inglese, in Dracula, c'è il conte che viene dalla Transilvania, invade l'Inghilterra e minaccia di conquistare la società britannica alle sue stesse condizioni. 


Il luogo elemento chiave del racconto

 

Un altro elemento che rende gotica la storia è proprio il luogo in cui si svolge. 

Gibbet Hill, situata nel Surrey, è il punto più alto della scarpata che circonda il Devil's Punch Bowl, un grande anfiteatro naturale ricco di leggende. 

Una di queste narra che il diavolo, infastidito dalle numerose chiese costruite nel Sussex durante il Medioevo, decise di scavare un canale dalla Manica attraverso i South Downs per inondare l'area.

Tuttavia, disturbato dal canto di un gallo e credendo che l'alba stesse per arrivare, saltò nel Surrey, formando così il Devil's Punch Bowl.

Nella realtà storica Gibbet Hill era un luogo malfamato a causa delle scorribande di briganti e ladri, cui i cadaveri di tre dei quali vennnero esposti su una forca come punizione per i loro crimini. 

Gibbet Hill e la zona circostante furono menzionate da Charles Dickens nel suo romanzo del 1839 Nicholas Nickleby , nella scena in cui Nickleby stava camminando da Londra a Portsmouth:

"...Camminavano sull'orlo del Devil's Punch Bowl; e Smike ascoltò con vivo interesse Nicholas che leggeva l'iscrizione sulla pietra eretta in quel punto solitario in memoria di un assassinio che vi era stato commesso una notte.
L'erba su cui essi stavano, una volta si era macchiata del sangue dell'assassinato che era colato goccia a goccia, nel fosso che dà il nome al luogo. "La ciotola del diavolo", pensò Nicholas, mentre guardava nel vuoto, "non tenne mai un liquido più adatto".


Dickens si riferiva all'omicidio avvenuto il 24 settembre 1786 di un marinaio sconosciuto che incontrò tre uomini sul Red Lion a Thursley mentre si recava verso la sua nave a Portsmouth.

L'uomo offrì loro da bere in un pub, poi dopo averlo seguito lo assassinarono nel Devil's Punch Bowl, lo derubarono e lo spogliarono dei suoi vestiti. 

I tre poi si diressero lungo la strada da Londra a Portsmouth, ma furono arrestati poche ore dopo mentre cercavano di vendere i vestiti del marinaio assassinato al Sun Inn a Rake .


stone front gibbet hill

La pietra commemorativa
del marinaio morto a Gibbett Hill
(immagine Wikipedia)


Processati e giustiziati e i loro corpi furono appesi nella collina di Gibbet Hill. Il marinaio sconosciuto venne sepolto nel cimitero di Thursley e una pietra commemorativa fu eretta vicino alla scena del crimine. 

La Sailor's Stone a Gibbet Hill fu eretta subito dopo l'omicidio. Si trovava sulla Old Coaching Road da Londra a Portsmouth, vicino al luogo dell'omicidio. L'iscrizione sulla parte anteriore della pietra recita:


Eretta in odio a un barbaro omicidio commesso qui su un marinaio sconosciuto il 24 settembre 1786 da Edwd. Lonegon, Mich. Casey e Jas. Marshall che furono tutti presi lo stesso giorno e appesi in catene vicino a questo posto. "Chi sparge il sangue dell'uomo, dall'uomo il suo sangue sarà sparso" Genesi, capitolo 9, versetto 6. 


Nel 1851 Sir William Erle fece erigere una croce celtica in granito su Gibbet Hill, sul sito del patibolo. Lo fece per dissipare le paure e le superstizioni della gente del posto e per sollevare il loro morale.

All'epoca del racconto di Stoker la zona era divenuta destinazione turistica come accenna lo stesso scrittore. 


celtic cross

La Celtic Cross a Gibbet Hill, Hindhead, Surrey 
(da Wikipedia)

La croce ha quattro iscrizioni latine attorno alla sua base. Si legge:

POST TENEBRAS LUX.  IN OBITU PAX . IN LUCE SPES . POST OBITUM SALUS

che si traducono in "Dopo le tenebre, la luce. Nella morte, la pace. Nella luce, la speranza. Dopo la morte, la salvezza". Tutti i monumenti sono ancora presenti.


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Titolo: GIBBET HILL

Autore: Bram Stoker

Editore: Caravaggio editore

Anno: 2024

Pagine: 70 con alcune illustrazioni

a cura di Enrico de Luca










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