Lo scrittore inglese e il suo tormentato rapporto con gli Stati Uniti nelle sue note americane
In una lettera al suo amico John Foster si lamentava della sua popolarità "Non posso fare niente, andare da nessuna parte e vedere ciò che voglio vedere. Se mi giro in strada, vengo seguito da una moltitudine di persone “. Una delle ragioni per cui era andato in America era stato per via dei diritti sulle sue opere che nel Nuovo Mondo erano circolate senza una remunerazione all'autore il quale non aveva guadagnato neanche un centesimo, perciò voleva istituire una sorta di diritto d’autore internazionale ma il suo appello cadde nel vuoto “L'idea che io, un uomo solo, in America, proponevo agli americani e che questa idea avrebbe aiutato i propri connazionali si svolse nell’assoluto silenzio” scrive sempre indignato a Foster.
In American Notes il libro scritto dopo il suo ritorno in Inghilterra, seppur con una certa ironia, si sofferma stupito e anche disgustato sul particolare degli americani masticatori di tabacco e le loro relative sputacchiere che non venivano mai centrate e quindi consigliava di fare attenzione “se vi cade qualcosa o una borsa sul pavimento” e di mettersi i guanti per raccattarli.
Così come nel viaggio in treno da New York a Philadelphia in una bella serata dai finestrini vede volare come delle piume, si accorgerà con disgusto che erano solo sputi espettorati dai passeggeri. Durante una escursione in battello invece scrive:
Per tutta la notte, e ogni notte, su questo canale, c'è stata una tempesta perfetta, tempesta di sputi e una volta il mio cappotto, essendo al centro dell'uragano era sostenuto da cinque signori (che si muovevano in senso verticale, rigorosamente secondo la la teoria di Reid della legge delle tempeste), e la mattina successiva lo posavo sul ponte, strofinandolo con l'acqua in modo che potesse essere indossato di nuovo.
Nella la sua visita americana, descrive negativamente anche elementi sociali sulla condizione dei bambini e della povertà a lui cari, scrisse anche note critiche riguardo l'istituzione della schiavitù, citando fra l'altro resoconti dei giornali di schiavi in fuga orribilmente sfigurati dai loro padroni crudeli. Lasciò il paese qualche mese dopo abbastanza deluso "questa non è la repubblica che avevo sognato”.
Ritornato in Inghilterra e con il materiale raccolto scrisse American Notes e alcuni spunti gli servirono per il romanzo Martin Chuzzlewit. Il romanzo si occupa dell'avidità dei parenti del vecchio Martin, soprattutto Mr. Pecksniff, nella speranza di ereditare il suo patrimonio. In questo libro Dickens manda il nipote Martin junior in America dove continuerà a sfogare i suoi sentimenti per la giovane repubblica. La risposta americana al libro fu estremamente negativa, ma alla fine l’irritazione venne placata e la popolarità di Dickens si ristabilì.
Ritornato in Inghilterra e con il materiale raccolto scrisse American Notes e alcuni spunti gli servirono per il romanzo Martin Chuzzlewit. Il romanzo si occupa dell'avidità dei parenti del vecchio Martin, soprattutto Mr. Pecksniff, nella speranza di ereditare il suo patrimonio. In questo libro Dickens manda il nipote Martin junior in America dove continuerà a sfogare i suoi sentimenti per la giovane repubblica. La risposta americana al libro fu estremamente negativa, ma alla fine l’irritazione venne placata e la popolarità di Dickens si ristabilì.
Durante la scrittura del romanzo in difficoltà economiche e in attesa del terzo figlio lo scrittore decide di pubblicare un altro piccolo libro legato all’avidità Canti di Natale che uscì nel dicembre del 1843 il quale ebbe un successo inaspettato fino ad oggi.
Tuttavia, quando decise di tornare per un altro tour di letture dei suoi libri nel dicembre del 1867, per lui fu una sorpresa e venne accolto con lo stesso entusiasmo di quando i Beatles vennero in America quasi 100 anni più tardi. Al suo arrivo "Le strade vennero spazzate da un'estremità all'altra della città per la seconda volta in ventiquattro ore. The State House e la Old South Church vennero dipinti per l'occasione di un rosa delicato "- New York Tribune , 1867
Raymund Fitzsimons un biografo, descrive la scena al Tremont Temple di Boston :
"La coda iniziò a formarsi alle sette e mezzo di domenica sera (il 2 sarebbe stato lunedi). La temperatura era al di sotto del punto di congelamento. Alle dieci c'erano una cinquantina di persone in coda. Alcuni si erano portati delle sedie, altri avevano materassi e coperte, e si stesero sul marciapiede. A mezzanotte ci furono un centinaio di persone in coda che crescevano costantemente ora per ora. Battevano i piedi per mantenersi caldi e cantavano canzoni per passare il tempo. Alcuni furono costretti a uscire dalla coda sfiniti, qualcuno aveva bevuto troppo... Alle otto di mattina la coda era lunga mezzo miglio ... La vendita iniziò alle nove e durò undici ore, ogni biglietto per le prime quattro letture fu venduto".
Dickens non stava bene di salute (sarebbe morto tre anni dopo) ed era stato malato per la maggior parte del tour fra la solita stanchezza e l'insonnia, ma anche l'influenza, oltre a una condizione nevralgica nel suo piede che lo faceva zoppicare, ma ciò non gli impedì di passare un momento felice della sua vita.
A seguito di una conferenza a Portland, una bambina dodicenne Kate Wiggin, avendo perso una delle sue letture, incontrò Dickens nel treno diretto a Boston. Improvvisamente si sedette accanto a lui e lo scrittore fu abbastanza interessato a questa precoce lettrice dei suoi libri e sua fan, il quale trascorse molto tempo a discutere con lei durante il viaggio e Kate gli espresse una sua opinione verso i suoi libri : "Certo, io salterei alcune delle parti molto noiose, ogni tanto, non le brevi parti tristi, ma quelle lunghe". Lui rise di cuore. "Questa è una cosa che sento dire molto poco" disse "però distintamente vorrei imparare di più su quelle parti molto noiose" e annotò il tutto su un taccuino.
La precoce Kate divenne in seguito una autrice di libri per bambini e nel 1912 pubblicò A Child's Journey with Dickens un resoconto su questo famoso incontro.
I libri citati
A Christmas Carol. Canto di Natale, varie edizioni
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