Un romanzo di Simenon senza Maigret del 1941 protagonista un medico di provincia inquieto
A seguito di un terribile errore medico di cui si sente responsabile, il dottor Élie Bergelon fugge. Fugge dal paese natio, alla spiaggia di una località turistica, fino ai moli di Anversa; fugge dalla moglie e dai figli che, secondo lui, lo stanno giudicando. Fugge anche il marito della sfortunata donna morta di parto per sua colpa, che ha giurato di vendicarsi: fuggono da una vita segnata dalla mediocrità e dal fallimento. Ma il piccolo dottore imparerà che arriva sempre un momento in cui bisogna affrontare ed espiare, imparerà che a volte alcune punizioni sono peggio della morte.
Bergelon è un medico di una cittadina sulle rive della Loira, è sposato con Germaine conosciuta fin dai tempi della scuola, lei gli ha dato due figli, Annie ed Emile; una famiglia con la quale conduce un'esistenza mediocre e monotona con lo studio adiacente.
Un ricco collega di Bergelon, il dottor Mandalin, ha appena aperto una clinica privata e offre a Bergelon di consigliare la sua clinica ai suoi pazienti, al primo cliente che gli manderà, riceverà l'intero compenso.
Il trentenne Cosson, un impiegato di banca, vuole che sua moglie partoriente abbia un'ostetrica molto brava e Bergelon consiglia la clinica di Mandalin. Ecco trovato il primo cliente.
Purtroppo, per colpa di Mandalin, ubriaco quella sera, la madre e il bambino muoiono. Cosson, che scopre la verità, persegue però Bergelon: pensa di ucciderlo. Ma il "piccolo dottore" non cerca di sfuggirgli. Pur non avendo fatto nulla se non quello di mandarlo alla clinica, Cosson se la prende con il debole Bergelon poiché Mandalin è troppo tutelato.
Cosson si era trasferito da Cécile, la sua amante, una giovane prostituta che, fra l'altro, veniva visitata da Bergelon ogni settimana. Quest'ultimo, che ha compreso le reazioni di Cosson, lo incontra durante un commovente colloquio, e Cosson, se non ha rinunciato al suo folle progetto, ne ritarda l'esecuzione.
Cécile consiglia a Bergelon, per prudenza, di andarsene: si prenderà quindi una vacanza. Si riposerà sulla spiaggia di Riva-Bella per alcuni giorni, sdraiato al fianco di Edna, la "signora con il ragazzino", una donna con figlio a carico incontrata prima nell'hotel.
Mentre Bergelon si gode la giornata sdraiato al sole, vede di sfuggita Germaine, sua moglie, che è arrivata inaspettatamente, in passato la famiglia aveva già trascorso le vacanze in quell'hotel.
Preso da un certo rimorso decide di scappare. Fugge dalla moglie che vede sempre tutto nero. Fugge dai suoi figli che, forse, lo giudicherebbero male. Un tempo con l'assenza della moglie aveva sempre pensato a una scappatella e ora lo ha fatto davvero.
Fugge anche da Cosson che, sotto l'influenza di un crescente squilibrio mentale, gli ha inviato una lettera minacciosa a casa sua.
Così Bergelon vaga senza meta da Le Havre e altre località, finendo ad Anversa. Qui incontra per caso un suo amico d'infanzia grazie al quale tutto potrebbe ricominciare. Questi - proprietario di una compagnia - gli offre un lavoro come medico di bordo in partenza per Trebisonda in Turchia.
Mentre si prepara a salire a bordo e partire, Bergelon riceve un telegramma da Cosson che lo ha quasi miracolosamente rintracciato. I due uomini si incontrano a Parigi, vicino alla Gare du Nord.
Sarà l'occasione per Cosson di confermare a Bergelon che tutto è sistemato, non si deve preoccupare, ha trovato una nuova ragione di vita in Africa come cercatore di diamanti, quindi Bergelon può tornare a casa senza paura.
Il piccolo medico di provincia torna al paese durante un giorno di festa. È felice di essere di nuovo a casa. Ma al momento non c’è nessuno, non ha la chiave, quindi si rifugia da Cécile, tra i due nasce un intesa.
Poi si unisce alla moglie e ai due figli a tavola con un "intruso", il sostituto Charles che aveva preso il suo posto durante la sua assenza nello studio medico. Riprende così la sua monotona esistenza e continua le sue visite. Ma, di tanto intanto, troverà una piccola via di fuga con Cécile.
Il dottor Bergelon è un dramma psicologico descritto in modo affascinante, dove le rappresentazioni dei personaggi, le atmosfere dei luoghi attraversati, i paesaggi e soprattutto i pensieri che perseguitano il protagonista ne fanno un romanzo ricco di apprensione.
Il flusso interiore dei pensieri di Bergelon permette di far emergere una doppia introspezione psicologica: quella del protagonista che si analizza facendo riferimento alla mediocrità del suo ambiente, e quella di Cosson, vittima di una tragedia che innesca in lui un processo di fallimento. Nel complesso è la storia di una crisi, anche coniugale, che mette a nudo l'intimità dei personaggi.
Pubblicato nel 1941, nelle descrizioni si sentono echi di un passato ormai lontano, come le prostitute che il dottore visita una volta a settimana, tanto che di Cécile conosce già tutto il suo corpo, i ricordi del paratifo che costrinse a letto il piccolo Bergelon, i vasi da notte da svuotare, l’idea che i viaggi in treno possano sciupare i vestiti buoni, l'odore delle case dove il nostro dottore fa le visite, d'altra parte è nel racconto dei piccoli dettagli quotidiani che si apprezza questo romanzo.
Il romanzo era già stato pubblicato per Mondadori nel 1964 nella collana Medusa con la traduzione di Elena Cantini.
VEDI ANCHE L'ARTICOLO
Considerazioni sparse sul dottor Bergelon di Andrea Franco
Il libro su Amazon
Titolo: IL DOTTOR BERGELON
Autore: Georges Simenon
Editore: Adelphi
Anno: 2022
Pagine: 195
Traduzione: Laura Frausin Guarino
(foto geneanet.org)
Analisi ottima e condivisibile, grazie per la citazione del mio post
RispondiEliminaho contraccambiato il link
RispondiElimina