La casa di uno scrittore famoso è come una sorta di autobiografia,
percorrendo i luoghi in cui è stata scritta una grande opera di letteratura, può
dare una più profonda comprensione sia del libro che della persona che l'ha
scritta. Vediamo qui alcune belle case di scrittori famosi americani e sognare per chi ama questi autori.
Emily Dickinson House, Amherst (Wikimedia) |
- Emily Dickinson House Amherst, Massachusetts
Emily Dickinson (1830-1886)
Forse in nessun altro letterato l'associazione fra la casa e la vita contribui a sviluppare un rapporto duraturo in Emily Dickinson, consapevole del suo ambiente, quando ascoltava un pianoforte nel salone fra le ombre di un corridoio, abbassando canestri di pan di zenzero dalla finestra della sua camera da letto, o conversare con i visitatori da dietro gli angoli o da dietro una porta parzialmente chiusa. Preferiva rimanere in gran parte nascosta all'interno della sua camera nella casa di famiglia. Biografi e psicologi interpretarono il suo comportamento come una risposta nevrotica ad una serie di traumi personali presunti, altri insistevano sul fatto che fu una sua personale scelta vivere isolata al fine di assumere la vita di un poeta professionista, ipotizzando che il poeta "si è murato all'interno di una prigione magica che, paradossalmente, ha liberato la sua arte" (Jane Donahue Eberwein )
Emily Dickinson Museum |
Le sue poesie vennero scoperte dopo la sua morte. Era da qui che Emily Dickinson vedeva i cortei funebri da una finestra che si affacciava a nord del cancello d'ingresso al cimitero del paese, adiacente la proprietà Dickinson. E' qui che Emily visse gli anni più sociali, la sua corrispondenza piena di riferimenti di gite in slitta, sciarade, gite in campagna e passeggiate nella foresta prima di isolarsi.
Ed è qui che Dickinson incontrò la cognata Susan Gilbert, la donna che la maggior parte degli studiosi ammettono, sia stata il centro emotivo della vita della Dickinson. Ma la casa dove trascorse la sua vita appare piacevole, luminosa, con grandi finestre e soffitti alti. E' possibile vedere la sua camera da letto dove ha scritto molte delle sue oltre 2000 poesie.
Da leggere sulla misteriosa Emily Dickinson:
Tutte le poesie
Mondadori
Fra le biografie :
Lyndall Gordon
Come un fucile carico
Fazi editore
Barbara Lanati
Vita di Emily Dickinson
Feltrinelli
Ed è qui che Dickinson incontrò la cognata Susan Gilbert, la donna che la maggior parte degli studiosi ammettono, sia stata il centro emotivo della vita della Dickinson. Ma la casa dove trascorse la sua vita appare piacevole, luminosa, con grandi finestre e soffitti alti. E' possibile vedere la sua camera da letto dove ha scritto molte delle sue oltre 2000 poesie.
Mi lego il cappello – ripiego lo scialle – le piccole incombenze della vita compio – precisamente – come se la più insignificante fosse per me – infinita – Dispongo fiori freschi nel vaso – e i vecchi li getto via – dalla mia gonna tolgo il petalo – che vi si è ancorato – calcolo quanto tempo ci vorrà fino alle sei – perché ho tanto da fare – eppure – l’esistenza – tempo fa – si fermò – batté – infranse – il mio ticchettio... (J443)
Da leggere sulla misteriosa Emily Dickinson:
Tutte le poesie
Mondadori
Fra le biografie :
Lyndall Gordon
Come un fucile carico
Fazi editore
Barbara Lanati
Vita di Emily Dickinson
Feltrinelli
- Mark Twain House, Hartford, Connecticut
Mark Twain (1835-1910)
Twain trascorse gli anni più felici della sua vita in questa casa con la moglie e le tre figlie. Scrisse qui le sue grandi opere tra cui Le avventure di Huckleberry Finn. La casa infatti ricorda un battello a vapore del Mississippi, ma gli costò diversi soldi contribuendo a procurare problemi finanziari nella vita dello scrittore.
Twain e sua moglie Olivia si sposarono nel 1870 e si trasferirono ad Hartford nel 1871. Qui trovarono un terreno per edificare la loro casa e la costruzione iniziò nel mese di agosto del 1873, mentre i coniugi erano all'estero. Anche se era ancora incompleta la famiglia si trasferì nella casa nel settembre 1874. Ritardi nella costruzione ed i costi sempre crescenti diventarono una frustrazione. Nonostante ciò egli fu felice alla fine dicendo: "Si tratta di una casa. E la parola casa non ha mai avuto per me così tanto significato prima".
La libreria (marktwainhouse.org) |
"Per noi, la nostra casa non era un problema concreto - aveva un cuore e un'anima, era parte di noi, e siamo stati nella sua fiducia, vissuto nella sua grazia e nella pace della sua benedizione ".
I problemi finanziari costrinsero i Twain a spostarsi in Europa nel 1891. Anche se lo scrittore si lamentò di altri luoghi in cui la famiglia visse rispetto alla casa di Hartford ("Che brutti, insipidi, ripugnanti sono tutti gli interni domestici che ho visto in Europa rispetto al gusto perfetto di questo piano terra "), la famiglia non ritornò mai ad abitare a Hartford.
La morte della figlia Susy nel 1896 rese troppo difficile per Olivia tornare alla loro casa che vendettero nel 1903.
- The Mount tenuta di Edith Wharton , Lenox, Massachusetts
Edith Wharton (1862 – 1937)
Edith Wharton nacque da una ricca famiglia di New York. Da
giovane Edith trascorse gran parte della sua infanzia in Europa, soprattutto in
Francia, Germania, Italia, sviluppando sia il suo dono per le lingue e un
profondo apprezzamento per la bellezza dell' arte, architettura e la letteratura.
Ritornata a New York si sposò nel 1885. Nel 1901, desiderosi di fuggire da
Newport, i Wharton acquistarono 113 acri a Lenox, facendo costruire The
Mounth, una casa che potesse soddisfare le sue esigenze di designer,
giardiniera, padrona di casa, e soprattutto scrittrice.
Ogni aspetto della tenuta, tra cui i suoi giardini, l'architettura e il design degli interni, evoca lo spirito del suo creatore.
La casa, completata nel 1902, incarna principi enunciati nel libro della Wharton La decorazione della casa (1897) , e il paesaggio circostante mostra la sua profonda conoscenza dei giardini italiani. "La civetteria più pericolosa di una donna può consistere non tanto nell’abbigliamento quanto nell’arredo del suo salotto" commenterà nel racconto New Year’s Eve.
Ogni aspetto della tenuta, tra cui i suoi giardini, l'architettura e il design degli interni, evoca lo spirito del suo creatore.
La casa, completata nel 1902, incarna principi enunciati nel libro della Wharton La decorazione della casa (1897) , e il paesaggio circostante mostra la sua profonda conoscenza dei giardini italiani. "La civetteria più pericolosa di una donna può consistere non tanto nell’abbigliamento quanto nell’arredo del suo salotto" commenterà nel racconto New Year’s Eve.
The Mount si trova nel paesaggio collinare delle Berkshire Hills,
con vista sul lago di Laurel e la strada verso le montagne. Alla fine del
secolo Lenox e Stockbridge erano fiorenti località estive, sede dei
Vanderbilt, Sloanes, e altre famiglie di spicco della Gilded Age.
The Mounth fu cruciale per il suo successo, e la storia della sua vita è piena di incontri di letterati e artisti, fra cui Henry James che era spesso ospite. E poi “...lunghe pedalate felici attraverso i sentieri boscosi di quella bella regione, la compagnia di cari amici, e la libertà dagli obblighi banali, che erano necessari se dovevo continuare con la mia scrittura. The Mounth è stata la mia prima vera casa... la sua influenza benedetta vive ancora in me. " - Edith Wharton (1934).
The Mounth fu cruciale per il suo successo, e la storia della sua vita è piena di incontri di letterati e artisti, fra cui Henry James che era spesso ospite. E poi “...lunghe pedalate felici attraverso i sentieri boscosi di quella bella regione, la compagnia di cari amici, e la libertà dagli obblighi banali, che erano necessari se dovevo continuare con la mia scrittura. The Mounth è stata la mia prima vera casa... la sua influenza benedetta vive ancora in me. " - Edith Wharton (1934).
Nei dieci anni in cui visse in questo luogo avrebbe scritto alcune delle sue più grandi opere, tra cui La casa della gioia (1905) e Ethan Frome (1911). Il tutto mentre il suo matrimonio si disintegrò sotto il peso dell' instabilità mentale del marito Teddy.
I Wharton vendettero la tenuta nel 1911, divorziarono nel 1913. Edith poi si trasferirà definitivamente in Francia, mentre Teddy ritornerà a casa di sua sorella a Lenox.
The Mount, la sua casa sontuosa, dispone di 35 camere, su quattro piani, e acri di lussureggianti giardini. La scrittrice componeva di solito al mattino, mentre si trovava a letto. "Il nucleo della mia vita era sotto il mio tetto, tra i miei libri e i miei amici intimi."
Ernest Hemingway (1899 - 1961)
Hemingway ha vissuto in questa casa fra il 1931 e il 1939 quando sposò la sua seconda moglie, Pauline, nel periodo più produttivo della sua vita. Fu in questa casa che Hemingway scrisse alcuni dei suoi migliori capolavori, come Le nevi del Kilimangiaro, La breve vita felice di Francis Macomber , Avere o non avere e Verdi colline d'Africa .
Hemingway lasciò Key West per Cuba nel 1940. Dal 1940 al 1951 Pauline divorziata dallo scrittore rimase nella casa con i suoi 2 figli, Patrick e Gregory.
Pauline morì nel 1951. Hemingway vi ritornò solo occasionalmente e dopo la morte dello scrittore nel 1961 i figli vendettero la proprietà a Bernice Dixon che la trasformò in museo.
Quasi tutto in questa casa ha una storia, dalla fontana del giardino, al cancello di un monastero perché pensava portasse fortuna. La casa contiene ancora i mobili che lui e la sua famiglia utilizzavano, fra cui uno scrittoio di noce del 18 ° secolo con tre scomparti segreti. Un cimelio importante per uno scrittore professionista, d'altronde Hemingway era un appassionato collezionista di mobili spagnoli dei secoli XVII e XVIII.
Al suo editore Maxwell Perkins il 26 dicembre 1931 scriverà da Key West:
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6 Bellissime case di scrittori famosi europei
Personaggi letterari e le loro abitazioni
Hemingway ha vissuto in questa casa fra il 1931 e il 1939 quando sposò la sua seconda moglie, Pauline, nel periodo più produttivo della sua vita. Fu in questa casa che Hemingway scrisse alcuni dei suoi migliori capolavori, come Le nevi del Kilimangiaro, La breve vita felice di Francis Macomber , Avere o non avere e Verdi colline d'Africa .
Hemingway lasciò Key West per Cuba nel 1940. Dal 1940 al 1951 Pauline divorziata dallo scrittore rimase nella casa con i suoi 2 figli, Patrick e Gregory.
Pauline morì nel 1951. Hemingway vi ritornò solo occasionalmente e dopo la morte dello scrittore nel 1961 i figli vendettero la proprietà a Bernice Dixon che la trasformò in museo.
Quasi tutto in questa casa ha una storia, dalla fontana del giardino, al cancello di un monastero perché pensava portasse fortuna. La casa contiene ancora i mobili che lui e la sua famiglia utilizzavano, fra cui uno scrittoio di noce del 18 ° secolo con tre scomparti segreti. Un cimelio importante per uno scrittore professionista, d'altronde Hemingway era un appassionato collezionista di mobili spagnoli dei secoli XVII e XVIII.
Al suo editore Maxwell Perkins il 26 dicembre 1931 scriverà da Key West:
Caro Max
Siamo qui da una settimana nella nuova casa fra idraulici, falegnami, la nursery malata, e io nella stanza di fronte a scrivere tutto il giorno. Pare un inferno. Speravo di inviarti il manoscritto per Natale, ma forse non sarà finito prima della fine dell'anno [...] il prato è venuto bene, abbiamo i fichi sugli alberi, noci di cocco e un sacco di tigli. Vorrei piantare più tigli e noci di cocco, e forse un albero di gin.
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(Rif. Edith Wharton at Home: Life at the Mount - Richard Guy Wilson)
L'America non è fra le mie aspirazioni di viaggio, ma, quando si parla di letteratura, scopro interessi che non credevo di avere: un itinerario nei luoghi dei grandi scrittori potrebbe farmi cambiare idea. Fra queste case famose mi attirano soprattutto quella di Twain, eccentrica come il suo proprietario, di cui ho appena letto alcuni racconti, e quella di Hemingway, molto originale e colorata.
RispondiEliminaA giudicare poi da queste dimore gli scrittori non se la passavano male, anche se vennero abitate per poco tempo.
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