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12 lug 2017

Il libro del mare - Morten Strøksnes. Due uomini in barca alla ricerca di un mito

Il libro del mare, ovvero come andare a pesca di uno squalo gigante con un piccolo gommone sul vasto mare norvegese


Due amici Morten Strøksnes e Hugo un eccentrico artista-pescatore, con un piccolo gommone, quattrocento metri di lenza, una catena di sei metri e un bue scozzese delle Highlands putrefatto come esca, partono alla caccia del grande squalo della Groenlandia un temuto abitante dei fiordi norvegesi al largo delle Isole Lofoten. I due uomini, Morten scrittore e padre in attesa, l'altro Hugo un artista indipendente, si imbarcano in una simile avventura perché il mare li chiama, innescando una profonda nostalgia nei due norvegesi. Vogliono sperimentare con tutti i sensi cosa si prova ad avere a che fare con uno dei suoi più pericolosi abitanti. Un’avventura fra Melville, Jules Verne o Jerome K. Jerome, che diventa il pretesto per un intelligente compendio di storia e poesia dell’universo marino: dalle antiche leggende dei marinai alla vita naturale degli abissi, dalla biologia alla geologia e alle grandi esplorazioni oceaniche.




Ne Il libro del mare (Iperborea) Strøksnes ci illustra che lo squalo della Groenlandia è un animale singolare: arriva a venti metri di lunghezza e passa centinaia d'anni nelle profondità dell’abisso "I biologi marini hanno recentemente scoperto che può raggiungere forse i quattro o addirittura i cinquecento anni di età" lo squalo elefante e lo squalo balena sono più grandi, ma si nutrono di plancton.

Come se non bastasse questo essere è spaventoso, può vivere diverse centinaia di anni con occhi praticamente ciechi e senza vita da cui penzolano parassiti, lunghe larve che gli trafiggono il bulbo oculare, afferrando le sue prede in base a oscillazioni elettromagnetiche. Una tossina contenuta nelle sue carni porta alla cosiddetta "sbronza da squalo" se ingerita cruda e non trattata: "Gli ubriachi di squalo parlano a vanvera, hanno visioni, barcollano e si comportano da pazzi. Quando finalmente si addormentano, è praticamente impossibile svegliarli".

In questo libro che narra di un mare particolare, ci si domanda perché qualcuno dovrebbe portare questo mostro in superficie come pensano di fare Strøksnes e Hugo Aasjord. Entrambi sono affascinati dai misteri del mare che lo squalo incarna. Aasjord proviene da una famiglia di pescatori, ma non lo ha mai visto. Gli amici prenderanno principalmente merluzzi e solo alla fine con un esca particolare troveranno il temuto animale che con un paio di morsi staccherà la lenza. L'ambiente è il Vestfjorden un arcipelago che si estende a nord-est della Norvegia, un luogo suggestivo, famoso per il gorgo citato da Jules Verne,  Edgar Allan Poe e il nostro Emilio Salgari

I due uomini, soli in barca scivolando fra l'acqua talvolta bianca e ferma come metallo liquido, parlano poco, lasciando il narratore a riflettere sugli squali, sulla vita marina, sull'evoluzione, sulla cultura e sulla storia delle comunità di pesca norvegesi, e sull'opera di Olaus Magnus, arcivescovo svedese del XVI secolo che ha lasciato scritto una epica Storia dei popoli settentrionali, pubblicata nel 1555 insieme a una mappa illustrata con mostri marini, scritti che diffusero nell'Europa meridionale la cultura dei popoli scandinavi .
"Qui vengono ad esempio trattati i vulcani islandesi, dove albergano gli spiriti e le ombre degli annegati, o di chi ha subito una morte particolarmente violenta. Le loro figure spettrali possono essere così ben definite che è impossibile distinguerle dai vivi, ma inavvertitamente svaniscono prima che si possa stringere loro la mano incontrandoli."

Un immagine del Vestfjorden (wikimedia)

Se la struttura associativa del libro appare divulgativa c'è anche un minimo di  curiosità e ironia apprendendo che il calamaro gigante dana (Taningia danae) ha grandi organi luminosi su tutti i tentacoli, e quando caccia, normalmente in branco, tutte le luci possono lampeggiare contemporaneamente, tanto che la preda potrebbe credere di essere attaccata da "un gigantesco addobbo natalizio".

Si parla anche dell'isolamento dei guardiani dei fari cui per tutelare la loro salute mentale l'Ente Norvegese Fari aveva distribuito le sue collane di libri itineranti che giravano da un faro all’altro.
"Qualcuno di quei volumi è per caso finito nella mia biblioteca personale, incluse alcune saghe islandesi. Quando ne apro una e vedo il logo dell’Ente Fari all’interno della copertina, penso che quel libro ha fatto il giro di tutti i fari norvegesi, al tempo in cui erano abitati. Mi vedo davanti il guardiano immerso nella lettura delle saghe d’Islanda negli inverni bui, mentre la tempesta sferzava contro i vetri e la vita nel faro era piena di sogni e di nostalgie".

Durante il viaggio prima di rientrare a Skrova senza fretta, mentre Hugo ascolta la radio con le cuffie, lo scrittore gli chiede se sa perché c'è l'acqua nell'universo, lui scuote la testa e Morten spiega poeticamente che "Le molecole si combinano a un ritmo vertiginoso in varianti sempre nuove, come le lettere si legano l’una all’altra in nuove parole, che diventano frasi, e magari interi libri. Se si pensa alle molecole d’acqua come a lettere, si può affermare che il mare contiene tutti i libri mai scritti, in lingue conosciute e non".

"Un vento dolce soffia dalla ricca biblioteca del mare. La luce sopra di noi si scinde tra le nubi, e quando i raggi si proiettano sull’acqua, si flettono come verbi irregolari".


Non mancano momenti di tensione quando Strøksnes durante un immersione viene raggiunto da una forte corrente, oppure quando prendono troppi merluzzi in un giorno d'inverno e ne vengono quasi sommersi, ma è nelle descrizioni del suggestivo paesaggio il suo forte. Davanti alla distesa del mare che riflette come uno specchio ci rivela che questa calma o "mare d'olio" viene chiamato Transtilla dove sotto, a 500 metri di profondità, convivono silenziosi merluzzi neri, l’eglefino, merluzzi bianchi, gialli e molte altre specie.

Il faro di Skrova, Lofoten, Norvegia (wikimedia)

Ma anche momenti d'irritazione con Hugo che si ostina a tenere la radio a volume alto per cui lo scrittore non può concentrarsi a prendere appunti o ad elaborare un pensiero chiaro, gli volterà le spalle come un "crostaceo sordo". Riflettendo che "Nessuno di noi ha rimostranze, e certo io non vorrei essere altrove. Il paesaggio non è davanti a me. È intorno a me. C’è un forte senso di "qui" nella corrente fisica al largo del faro di Skrova, ben lontano dalla corrente di informazioni di vita quotidiana su cui normalmente galleggiamo".

La sua poesia, la scienza accennata e le sue qualità distensive, oltre che alla suggestione dei luoghi lo hanno reso un bestseller in Norvegia, ma non bisogna essere norvegesi per apprezzarlo (il libro è stato tradotto in 20 paesi), in tempi frenetici può essere un rifugio essenziale per i lettori che soccombono al fascino ineluttabile del mare.


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L'autore

Nato a Kirkenes in Norvegia nel 1965, Morten Strøksnes è scrittore, storico, giornalista e fotografo. Dopo gli studi a Oslo e a Cambridge ha intrapreso la carriera giornalistica. Ha scritto reportage, saggi, ritratti, recensioni per i principali giornali norvegesi ma anche su Granta e su altre riviste letterarie, ed è un opinionista molto conosciuto nel Nord Europa. Morten Strøksnes ha pubblicato nove libri acclamati dalla critica di reportage letterario e di saggistica narrativa, tra cui Un omicidio in Congo. Il suo ultimo lavoro Il libro del mare è stato un caso alla Fiera di Francoforte 2015 ed è in corso di pubblicazione in più di 20 paesi.




Il libro

Autore: Morten Strøksnes
Titolo: IL LIBRO DEL MARE
Editore: Iperborea
Anno:  2017
Pagine: 352
Formato: Cartaceo ed ebook
disponibile su  Amazon 
laFeltrinelli














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